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Mister Perra, addio con signorilità: «Meglio sapere ora che l'Arzachena non poteva mantenere gli impegni»
«Inutile facessi valere un accordo sulla parola»

Mister Perra, addio con signorilità: «Meglio sapere ora che l'Arzachena non poteva mantenere gli impegni»

Improvvisa e inaspettata più nei tempi che nelle motivazioni. La separazione tra Virgilio Perra e l’Arzachena ha colto di sorpresa l'ambiente smeraldino, che aspettava di conoscere i primi colpi di mercato ma, soprattutto, il tecnico che spiega i motivi dell’improvvisa interruzione del rapporto con il club del presidente Tonino Ragnedda: «Alla base di tutto ci sono dei problemi economici e la voce allenatore nel bilancio dell'Arzachena è la più importante. Alla fine ho trovato inutile far valere un accordo sulla parola che avevamo raggiunto a maggio».

 

In quel mese avevate gettato le basi per il progetto di ringiovanimento che sarebbe continuato per la prossima stagione

«Si sente parlare spesso di progetti ma esistono solo sulla parola. I programmi a maggio non erano certo quelli di vincere il campionato ma di allestire una squadra giovane con pochi soldi bene sapendo che certi giocatori di spessore che avevamo in squadra non si sarebbero potuti tenere (Angheleddu è passato alla Torres e Figos va via, ndr) e che ne avremmo portati di più giovani»

Che cosa rimproverare allora alla società?

«Sicuramante i tempi coi quali mi hanno comunicato che non avrebbero potuto mantenere gli accordi verbali. Si poteva per lo meno evitare di arrivare a questa scelta a 10 giorni dall’inizio del ritiro dopo avermi bloccato tutta l’estate. Io vivo a Cagliari e avevo programmato di stare un altro anno fuori organizzando e pianificando il tutto con la mia famiglia. Dico queste cose senza fare polemica perché comunque il presidente Ragnedda e i dirigenti sono stati corretti, meglio sapere adesso che non è possibile mantenere gli impegni presi che cominciare un'altra stagione di ritardi»

In ogni caso il danno sta nell'aver tolto Perra dal mercato

«Beh, ovviamente con la stretta di mano a maggio ero sicuro di restare ad Arzachena e, col fatto che si era pubblicizzata la mia riconferma, è chiaro che nessun altra società si sia fatta avanti in questo periodo. Ora potrebbe essere tardi ma non mi preoccupo, vuol dire che farò un’estate al mare e mi riposerò. A volte non tutti i mali vengono per nuocere e io sono comunque disposto anche ad andare fuori, non avrei problemi se dovessi spostarmi»

Dopo aver lasciato il Selargius si sperava in un'ulteriore crescita professionale, dopo un anno si può dire che Perra ci ha perduto?

«Ma no, a Selargius era comunque finito il mio ciclo, la società di Melis e Zedda non aveva rispettato gli impegni con me. Perciò sono andato via per vivere la nuova esperienza ad Arzachena con entusiasmo e pensavo si potesse continuare il lavoro anche per questo secondo anno visto che stavamo programmando la stagione successiva e io avevo già contattato diversi ragazzi che potevano fare al caso nostro»

In questo articolo
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2012/2013
Tags:
Intervista