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Marco Carboni, presidente, Monastir
«Se il problema sono io mi faccio da parte»

Monastir, Carboni sbotta: «La nostra classifica è fortemente penalizzata dai torti arbitrali, chiediamo solo rispetto»

«Sto pensando seriamente di dimettermi e di ritirare la squadra. Adesso è veramente troppo, in sette gare abbiamo subito solo torti arbitrali. È troppo se chiedo rispetto per la società e serietà nel dirigere le gare?». Neanche il giorno dopo Marco Carboni sbollisce la rabbia accumulata nella gara perso contro la Ferrini, il presidente del Monastir ha esternato il proprio disappunto al commissario di campo (nella foto) prima che entrasse nello spogliatoio del direttore di gara (l'arbitro Scifo, ndr) e ribadisce il concetto: «Magari il problema del Monastir sono io che, spesso e volentieri, non mando a dire quello che penso. Se questo serve a dare maggior rispetto alla squadra, lascio la presidenza domani mattina. Sicuro che così non vado avanti e passo la mano». Il problema del Monastir con gli arbitri è allargato alla polisportiva: «Lo stesso atteggiamento lo rileviamo con la squadra di calcio a 5. Addirittura ci misurano la palestra contando i passi ma cosa pensano di rilevare se la palestra viene omologata tutti gli anni? Non gli andiamo proprio giù, siamo una piccola società in paradiso a dispetto dei santi»

 

Tornando al calcio di Eccellenza, Carboni sciorina i torti subiti: «Col Muravera, il rigore del 3-2 su Nurchi era inesistente. Contro l'Arbus ancora più incredibile, fallo evidente in area avversaria su Serra, rilanciano la palla su Atzeni che segna partendo con un metro di fuorigioco, Mancavano 5' al termine, se ci danno il rigore e segniamo sono tre punti per noi anziché zero. Vogliamo parlare della gara col San Teodoro? Annullati due gol regolari e meno male che abbiamo vinto 3-0. A Samassi vincevamo 1-0 e pareggiano grazie ad un calcio di rigore che non c'era. Contro la Ferrini dov'era il fallo del loro rigore? Sarei voluto andare al riposo con l'1-0 e non so come sarebbe finita la partita». La richiesta del presidente del club biancoceleste è semplice: «Che sia chiara una cosa, il Monastir non vuole certo regali ma il giusto, cioè che la mia squadra abbia pari dignità e rispetto come tutte le altre. Il risultato lo devono decidere i giocatori, con la bravura degli altri e i demeriti nostri. Se i nostri avversari sono più forti sarò sempre il primo a complimentarmi con loro. Oggi la nostra classifica è fortemente penalizzata dai torti arbitrali». E non manca un altro punto di rammarico: «Il presidente regionale degli arbitri Francesco Cabboi manco ci pensa ed evita qualsiasi incontro con le società».


 

In questo articolo
Squadre:
Campionato:
Stagione:
2018/2019
Tags:
7ª giornata