«Il ko per 2-1 dell'andata? C'è la fiducia di dimostrare il nostro valore»
Monastir, ultima chiamata per la serie D, Pinna: «Contro la Vianese è la partita più importante dell'anno»
Il Monastir e il calcio sardo d'Eccellenza arriva al dunque. Domani pomeriggio, al Comunale con fischio d'inizio alle ore 15.30, la squadra di Marcello Angheleddu ospita la Vianese, squadra dell'Emilia Romagna giunta al secondo posto nel girone A, nella gara di ritorno della finale degli spareggi-promozione.
Una sfida senz'appello e con un risultato obbligato: la vittoria. Perché nella gara d'andata a Reggio Emilia i campidanesi hanno perso 2-1, puniti da un calcio piazzato di Bernabei all'11' della ripresa dopo il botta e risposta tra Santoro e Bertetti nel primo tempo. Il pareggio, nell'ultima mezzora di gioco, è stato sfiorato in diverse occasioni ma non è arrivato costringendo Simone Pinna e compagni a ribaltare il pronostico: un successo del Monastir con due gol di scarto darebbe la certezza della storica conquista della serie D; un successo del Monastir con un gol di scarto porterebbe la finalissima ai tempi supplementari e, persistendo la parità nel punteggio aggregato, saranno i calci di rigore a decidere chi festeggerà il salto di categoria e chi potrà sperare di farlo ancora attraverso la domanda di ripescaggio.
«Sarà la partita più importante dell'anno - dice il capitano Simone Pinna - perché ormai siamo arrivati in fondo in un percorso che è partito 10 mesi e mezzo fa con l'inizio del ritiro. Lì abbiamo fissato gli obiettivi che poi, alla fine, dovevano essere quelli di far bene giornata dopo giornata e questo ci ha portato a giocarci domani uno scontro per salire di categoria».
La convinzione di ribaltare il punteggio è intatta: «Già dopo il fischio finale dell'andata, nonostante la sconfitta. In squadra c'era il rammarico, perché perdere ovviamente non piace a nessuno; ma, visto com'è andato il secondo tempo in cui siamo comunque riusciti a dimostrare le nostre qualità nonostante non abbiamo raggiunto il pareggio, siamo rientrati a casa con la fiducia e con la voglia di riscendere in campo e dimostrare il nostro valore».
La gara è storica e al Comunale ci si aspetta la spinta dei tifosi: «Quando siamo andati a giocare da loro c'era una cornice di pubblico importante, nonostante ci fossero anche i nostri ragazzi del Settore. Ora speriamo di sfruttare noi al meglio il fattore casa, ci aspettiamo un sacco di gente a fare il tifo per noi».