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Mura torna al Serramanna, Maccioni: «Scelta obbligata, conosce la squadra»
Il presidente: «Niente alibi, dobbiamo salvarci»

Mura torna al Serramanna, Maccioni: «Scelta obbligata, conosce la squadra»

Il Serramanna cambia ancora guida tecnica. Mariano Ruggiero non è più l'allenatore dei mediocampidanesi, al suo posto è stato chiamato Giuseppe Mura. Il presidente Chicco Maccioni torna così al tecnico della storica promozione per centrare la salvezza al primo campionato di Eccellenza della storia del club biancoceleste fondato nel 1979. Mura è il terzo allenatore della stagione dopo le prime 5 giornate in cui in panchina si è seduto Guido Fenza poi sostituito da Ruggiero, ma sarebbe anche il quarto se si considera che in estate era stato investito dell'incarico Riccardo Spini che stava lavorando alla costruzione della squadra prima che fosse sostituito da Fenza per la preparazione.

La scelta di Mura arriva in un momento in cui Aresu e compagni sono reduci da una vittoria nelle ultime 11 giornate nelle quali hanno conquistato solo sei punti che hanno portato il Serramanna ad un pericolosissimo arretramento in classifica dal quinto posto (insieme con il Sanluri) fino ad essere ai margini dei playout (3 punti di vantaggio sulla quartultima). L'ex tecnico di Muravera, Sarroch e Porto Corallo farà il suo esordio domenica nella delicata sfida interna contro il Progetto Sant'Elia.

 

Il presidente Maccioni con i tecnici Ruggiero e MuraIl presidente Enrico Maccioni spiega l'avvicendamento in panchina: «È stata una scelta comune con Ruggiero, dopo la sconfitta contro il Samassi (4-2 alla 14ª giornata, ndr) ci sono state tante squalifiche e infortuni che hanno portato la squadra a giocare partite importanti con tanti assenti, nel girone di ritorno abbiamo fatto solo due punti e ora siamo di nuovo vicinissimi alla zona playout». La scelta di riprendere il mister della promozione era quasi obbligata. «In questo momento Giuseppe Mura è l'unico che conosce bene la squadra - continua Maccioni - e può inserirsi senza perder tempo in vista dei delicati scontri diretti che ci aspettano domenica contro il Progetto Sant'Elia e poi in casa del La Palma». Dopo tre tecnici (Spini, Fenza e Ruggiero) alla fine si è tornati all'antico, il presidente spiega perché Mura non fu confermato: «Ci furono divergenze dopo la vittoria del campionato ma io ripeto sempre che gli allenatori e i giocatori devono capire che ormai soldi non ce ne sono più come in passato e devono adeguarsi altrimenti faranno calcio da un'altra ma non a Serramanna». Mura ha già diretto due allenamenti e cercherà di dare più tranquillità alla squadra che si trova invischiata nella zona playout dopo esser stata tra le sorprese del torneo. «La paura di retrocedere c'è - ammette Maccioni - chi lotta per salvarsi ha fatto cambi in panchina o si è rinforzata come dimostrano le vittorie del Tempio, la scalata del Calangianus o la ripresa del Samassi. Noi siamo al primo anno di Eccellenza, un campionato difficilissimo, la squadra ha un buon potenziale se però è al completo. Rispetto alle prime sei gare dell'andata abbiamo solo 2 punti in meno ma con Mura in panchina ora non ci sono più alibi per nessuno, domenica col Sant'Elia è una sfida per non retrocedere». Non ci sarà Frau, l'ennesimo squalificato di una stagione costellata da tante espulsioni e ammonizioni. «Ha preso tre giornate ma sono esagerate - spiega il presidente Maccioni - come la maggior parte delle squalifiche che abbiamo accumulato. Per due anni di fila abbiamo preso la Coppa Disciplina, improvvisamente non siamo diventati una squadra cattiva. Gli arbitri esagerano contro di noi? Dico solo che quando ti girano male le cose va tutto storto, pensiamo a riprenderci e a chiudere bene la stagione con una salvezza».

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2013/2014
Tags:
Sardegna
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