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Andrea Piccarreta, direttore sportivo, Muravera
Diesse, capitano e regista: «A completa disposizione del club»

Muravera, Piccarreta si fa in tre: «Stiamo crescendo bene, questa squadra potrà ritagliarsi uno spazio importante»

Direttore sportivo, capitano e perno del centrocampo del Muravera. Andrea Piccarreta è uno e trino nel club sarrabese che per settimane è stato con un piede in serie D e l'altro in Eccellenza. Ma, quando è iniziata la stagione nel massimo torneo regionale, con la rosa ancora incompleta ha indossato le scarpette, si è messo la fascia al braccio e ha fatto da guida ai giovani e meno giovani della truppa gialloblù. Come ha fatto anche domenica contro il Sorso per la terza giornata di campionato, una gara finita 1-1 con i romangini avanti all'83' con Falchi e ripresi dalla rete di Satta all'88'. «Due belle squadre che si sono affrontate a viso aperto - osserva Piccarreta - il Sorso è ben organizzato e ha molta qualità, dirà la sua sino all'ultimo. La differenza la fanno gli episodi che ci hanno punito, se dopo 3' ci avessero fischiato il rigore a favore con l'espulsione di un loro giocatore la partita sarebbe cambiata. Potevamo portar via il risultato pieno ma non è stato così, ci prendiamo il punto senza problemi e andiamo avanti cercando dopo domenica dopo domenica il nostro valore che sappiamo di avere, nonostante le mille problematiche che abbiamo sulle spalle, con una preparazione iniziata, interrotta e ripresa sempre a ranghi ridotti. Sono convinto però che questa squadra potrà ritagliarsi uno spazio importante». Piccarreta mette l'accento sui tifosi: «Ho visto un grande pubblico, gli spalti erano quasi pieni, questo fa piacere, vorrei ogni domenica che i muraveresi stessero meno a casa e più al campo per essere il nostro dodicesimo uomo. La squadra lo merita, ci sono tanti giovani locali, stiamo crescendo in una certa maniera e siamo sulla strada giusta. I risultati contano per unire tutti, squadra e pubblico, ora aspettiamo i rientri di Boi e Diaz per darci una grande mano». Sul triplice ruolo il classe 1972 osserva: «Io do una mano al Muravera. Io mi alleno con la squadra ma non chiedo di giocare e il mister Oliveira lo sa, ma se c'è bisogno di essere in campo una mano la do visto che in questo momento abbiamo delle defezioni, se devo dare un aiuto fuori dal campo lo farò, io sono a completa disposizione di questa società, migliorando certe cose la mia presenza sarà più sugli spalti che in campo o in panchina»

In questo articolo
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2017/2018