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Michele Artedino, presidente, Nuorese
«Deluso per il ko in finale playoff, poteva farci tornare in serie D»

Nuorese, Artedino lascia: «Sette anni meravigliosi, ho dato tutto me stesso ma ho perso l'adrenalina che ci vuole per raggiungere i grandi risultati»

L'amarezza per aver visto svanire il sogno di tornare immediatamente in serie D, la delusione per la seconda sconfitta in uno spareggio a distanza di un anno, prima il playout col Lanusei e pora oi il playoff col Sorso, infine lo spegnersi di quel fuoco dentro che ha sempre spinto Michele Artedino nel cercare di fare grande la Nuorese quando l'ha presa sette anni fa in Promozione, l'ha portata in serie D cercando poi di rivincere il secondo campionato di Eccellenza dovendo però fare i conti prima col Muravera e poi col Sorso. Due giorni dopo la sconfitta nella finale playoff di Olbia, il presidente annuncia le proprie dimissioni in un video-massaggio nel quale ripercorre la stagione, i successi e gli insuccessi del suo mandato, chiudendo con i ringraziamenti a chi l'ha sostenuto economicamente e chi l'ha aiutato concretamente nel far girare la macchina societaria.

 

La finale playoff. «Provo dispiacere e delusione - esordisce Artedino - per la partita persa col Sorso nella finale sarda dei playoff che ci avrebbe permesso di partecipare alla fase nazionale e, forse, nel darci la possibilità di tornare subito in serie D. Così non è stato, prendiamo atto del risultato sul campo, anche se non meritato, ma quello è ciò che conta. Colgo l'occasione per fare i complimenti al Sorso e auguro loro di proseguire nelle vittorie nella fase nazionale per un presto ritorno in serie D e far così compagnia ad un Muravera stratosferico che ha stravinto il campionato».

 

Il campionato. «Sapevamo che sarebbe stato difficile, hanno prevalso tre squadre sul resto facendo un corsa a sé e alternandosi in cima alla classifica. Che, alla fine, ha dato dei valori reali e giusti con Muravera e Sorso davanti alla giovanissima Nuorese. Paghiamo una amnesia totale nella parte centrale del campionato quando forse pensavamo di aver ottenuto un qualcosa di importante, lì abbiamo fatto un grande errore di sottovalutazione e pagato lo scotto della giovane età, l'illusione di essere davanti a tutti e di vincere. La classifica finale rispecchia i valori veri, siamo arrivati terzi con un bottino di 67 punti e se li raffrontiamo ai 64 che hanno permesso l'anno scorso di vincere al Castiadas questo la dice tutta sull'innalzamento dei valori tecnici del campionato».

 

Le dimissioni. «A questo punto non ha senso cercare chi ha sbagliato, io da 7 anni a questa parte mi sono sempre assunto le responsabilità da presidente di questa società e, non per il risultato di sabato, ho aspettato la fine del campionato per esternare il fatto che la mia avventura con la Nuorese termina qui. Non ci sono più i presupposti per andare avanti, credo di aver dato tutto ciò che aera possibile dare. Con questo messaggio rassegno formalmente le mie dimissioni».

 

Il settennato. «Sono stati sette anni meravigliosi, ho gioito per le tante vittorie e nello stesso tempo ho sofferto per le immeritate sconfitte. Sono arrivati risultati importanti, vinto due campionati, abbiamo portato a casa la Coppa Italia di Eccellenza che nella storia della Nuorese non era mai arrivata. Penso di aver messo a disposizione tutta la mia passione e tempo libero, ho rinunciato a tante cose per dare anima e corpo a questa passione verdazzurra. In questi 7 anni ho dato tanto ma ricevuto altrettanto, il calcio è una scuola di vita, è stato un percorso fantastico ed indescrivibile. Fra vittorie e sconfitte ho cercato di crescere e correggere i miei numerosi errori per fare meglio e cercare di regalare alla piazza e ai tifosi nuove emozioni e soddisfazioni. A volte ci sono riuscito e tante altre meno. Sbaglia sempre chi si mette in discussione e in gioco, ho ricevuto diverse critiche che mi hanno aiutato a crescere e ad essere più forte per andare avanti e non arrendermi mai».

 

Gli errori. «Nel calcio non esistono le cose semplici e le gare già vinte, l'improvvisazione si paga a caro prezzo, specie l'anno scorso con un'amara retrocessione quando siamo partiti nettamente in ritardo. Mi sono reso conto di aver perso quell'entusiasmo per continuare un percorso sempre più complicato e pieno di insidie, è svanita quell'adrenalina che serve per raggiungere qualsiasi grande risultato, quando ti accorgi che tutto ciò diventa un enorme peso vuol dire che devi lasciare».

 

I ringraziamenti. «Ringrazio tutti, a partire dal vice-presidente Luigi Garau che è stato al mio fianco negli ultimi 5 anni regalandomi preziose energie specie in momenti difficili quando quasi tutti se la sono data a gambe levate; tutti i dirigenti che mi hanno sostenuto quest'anno e negli anni passati, non faccio nessun nome perché il mio grazie va indistintamente a tutti come al magazziniere e a tutti coloro che sono stati dietro le quinte. E ringrazio lo staff medico, i direttori sportivi che ho avuto in 7 anni e i tecnici che mi hanno sopportato, in particolare tre coi quali ho condiviso scelte e portato avanti progetti importanti cercando di ottenere massimi risultati: Fabio Fraschetti quest'anno, Marco Mariotti per i tre anni difficili ma intensi, e il mio amico Bernardo Mereu col quale ho vinto un campionato, gioito e appreso nozioni di calcio. Ringrazio il Comune di Nuoro per averci messo a disposizione il bellissimo stadio Frogheri, tempio dei nostri grandi successi; Giuseppe Seddone che da dieci anni preserva il manto erboso che mezza Italia ci invidia; tutti i tifosi che non ci hanno mai abbandonato nei momenti difficili e in particolare Carla Nateri e Graziano Pintus, tifosi speciali che rimangono nel mio cuore. Poi Antonello e Luciano Pittalis, che hanno fatto della Nuorese una loro ragione di vita. Un grande grazie va a tutti gli sponsor e ai ristoratori nuoresi che hanno permesso che un grande sogno potesse andare avanti, senza di loro non avremmo fatto niente. Auguro di trovare chi saprà fare meglio di me, con uguale costanza, passione e tante risorse economiche. Sempre forza Nuorese»

In questo articolo
Squadre:
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Stagione:
2018/2019