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Bernardo Mereu, allenatore, Olbia
Aresti: «Questa è la serie C, bisogna cambiare l'atteggiamento»

Olbia, il rammarico di Mereu: «Non siamo mai andati in sofferenza col Pontedera, usciamo sconfitti con un solo tiro subito»

Per Bernardo Mereu non è facile trovare spunti positivi nell'ottava sconfitta consecutiva dell'Olbia in trasferta. Al Pontedera è basato un colpo di testa sugli sviluppi di un angolo per portare a casa i tre punti: «È stata una partita molto equilibrata, combattuta e a tratti sporca, che poteva sbloccarsi solo con un episodio. L'hanno trovato su palla inattiva i nostri avversari, ma in campo ho visto due squadre equivalersi, con i ragazzi che non sono mai andati in sofferenza per la pressione del Pontedera. Usciamo sconfitti con un solo tiro subito». La serie di sconfitte si allunga: «I ragazzi non devono andare in frustrazione ma saper analizzare sempre la prestazione. La gran parte di queste sconfitte ha avuto la stessa trama: partite tenute in equilibrio e risoltesi, di misura, sempre a nostro svantaggio. Ci proviamo, ma non riusciamo a portare gli episodi dalla nostra. Ed è evidente che si debba fare di più per riuscirci». Il tecnico non vuole appellarsi alle assenze di Ogunseye e Piredda: «Sono entrambi due giocatori importanti, ma sono arrivati nuovi giocatori e scopriremo anche le loro qualità. Ogunseye per noi è un giocatore molto importante, è chiaro che la sua assenza ci porterà qualche problema, ma sapremo sopperire. Oggi Senesi ha fatto bene, pur avendo caratteristiche diverse».

 

Simone Aresti risulta assente nella lista degli interventi per evitare il gol del Pontedera, nulla ha potuto sul colpo di testa di Maritato: «Queste sono le partite di serie C, una categoria che conosco molto bene. Soprattutto nel girone di ritorno non si vede bel gioco e si può vincere o perdere in questo modo. Bravi loro che sono riusciti a sbloccare la gara. Noi stiamo facendo un campionato comunque al di sopra delle aspettative: siamo partiti per salvarci e lotteremo per salvarci». Fuori casa l'Olbia deve cambiare marcia: «Indubbiamente dobbiamo cambiare atteggiamento, perché otto sconfitte iniziano a essere tante. Lontano da casa, quando c'è da fare la guerra facciamo più fatica. La squadra è giovane e talvolta magari un po' ingenua, specie sulle palle inattive che in serie C decidono il 70% delle partite. Adesso dobbiamo dare una svolta cambiando approccio per fare subito i punti che ci mancano all'obiettivo. Anche in trasferta». Il portiere boccia il sintetico: «Credo che sia l'unico sintetico dove si faccia fatica a giocare la palla. Una superficie davvero pessima sulla quale una squadra tecnica come la nostra ha faticato oltremodo». 

 

In questo articolo
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2017/2018
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