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Olbia-Nuorese in serie D dopo quasi trent'anni, il derby dirà chi è guarito meglio
Fallimenti e storie parallele nell'ultimo decennio

Olbia-Nuorese in serie D dopo quasi trent'anni, il derby dirà chi è guarito meglio

Olbia-Nuorese è una sfida che affascina sempre il calcio sardo. Storie diverse per due delle società più prestigiose dell'isola pallonara, che partono in epoche diverse - i galluresi nascono nel 1905, i barbaricini nel 1930 - ma che nell'ultimo decennio sono state accomunate dalle sfide in serie C2 nel biennio 2006-2008 e da quelle in Eccellenza nel biennio 2010-2012 perché entrambe hanno perso il professionismo per ragioni extra-sportive. L'Olbia dell'allora presidente Franco Rusconi venne esclusa dal campionato nell'estate del 2010 per problemi finanziari, la Nuorese di Roberto Goveani due estati prima per un'irregolarità amministrativa che fu giudicata determinante anche dopo i ricorsi fatti ai giudici amministrativi (Tar del Lazio e Consiglio di Stato).

 

Mario Masia, 8 stagioni alla Nuorese e da 4 è all'OlbiaDomenica al Nespoli si affronteranno le due ultime vincitrici del campionato di Eccellenza, in una sfida in serie D che non si vedeva quasi trent'anni, da quando nel 1985-86 i bianchi di Valentino Persenda recuperarono immediatamente la serie C2 persa la stagione precedente insieme con i verdazzurri che, invece, chiusero al decimo posto. Era l'Interregionale girone N, formato esclusivamente da 16 squadre sarde e non ancora il campionato dal respiro nazionale che si ebbe a partire dal 1992 (Cnd) poi ritornato Serie D dal 2000 e, con l'ultima riforma della serie C, da questa stagione diventata nuovamente la quarta serie del calcio italiano. Al Nespoli si giocò il 23 febbraio del 1986, finì 2-0 con reti nel primo tempo di Reginaldi e Gianni Muresu (come riportato fedelmente nel libro "Kentannos" sulla storia dell'Olbia scritto da Tore Zappadu e Carlo Fontanelli) mentre coi barbaricini giocava un giovane Gianfranco Zola. Vent'anni dopo le due squadre si ritrovarono in serie C2, l'8 ottobre del 2006 vinsero 1-0 i bianchi (gol di Gilardi) mentre l'1 novembre del 2007 furono i verdazzurri dell'ex Sergio Bagatti ad imporsi 3-2 al Nespoli con tripletta di Luis Oliveira che aveva sempre risposto ai vantaggi galluresi di Volpe e Taras. Con la Nuorese giocavano i giovani Mario Masia e Alessandro Steri, ora colonne dell'Olbia, mentre si faceva strada il 18enne Roberto Cappai attuale bomber dei barbaricini. Gli ultimi precedenti riguardano il campionato di Eccellenza, il 10 aprile del 2011 lo 0-0 del Nespoli alla penultima giornata servì alla Nuorese di Tomaso Tatti di salvarsi aritmeticamente e all'Olbia di Marco Sapochetti di rinviare la festa alla domenica dopo in casa del neo-promosso Progetto Sant'Elia. La stagione successiva, il 4 marzo del 2012, fu un 1-1 amaro per i bianchi (gol di Siazzu e autogol di Spanu) per il pareggio dei ragazzi di Raffaele Cerbone si incastrava con quello precedente a San Teodoro e l'altro successivo a Castiadas mandando in fuga definitiva la capolista Torres (da +8 a +14). A fine campionato la Nuorese retrocedette in Promozione e l'Olbia fallì l'assalto alla serie D con i playoff nazionali.

 

Ciò che accomuna le due società è questa dolorosa ripartenza dai campionati dilettantistici dopo aver preso la ribalta nazionale avendo entrambe disputato i playoff per salire in C1 (la Nuorese nel 2006-07 e l'Olbia nel 2008-09). E se la ripartenza del club gallurese - grazie al presidente Pino Scanu e a un gruppo di ex giocatori dell'Olbia oltre che al contributo del russo Tariko Roustam - è stata fatta dall'Eccellenza, con una sofferta prima stagione (2010-11, salvezza all'ultima giornata) e poi protagonista arrivando dietro la Torres nel 2011-12 e vincendo con 4 giornate d'anticipo nel 2012-13; la ripartenza della società barbaricina ha avuto, invece, più ostacoli: un anno in Promozione e poi il trionfo con il tecnico Prastaro e la coppia gol Siazzu-Marras, un anno in Eccellenza e poi un'altra retrocessione. Da quando il club è in mano a Michele Artedino, però, c'è stata la rinascita verdazzurra col doppio trionfo: due anni fa con Gianni Coccone in panchina e l'anno scorso con Bernardo Mereu condottiero.

 

In questa stagione si trovano al sesto posto con 14 punti, entrambe reduci da due importanti vittorie esterne (Palestrina e Isola Liri) che hanno interrotto un diverso digiuno. Tutt'e due hanno cambiato allenatore, l'Olbia richiamando Oberdan Biagioni - dopo i playoff conquistati la scorsa stagione - al posto di Pierluigi Scotto e la Nuorese prendendo Guglielmo Bacci in sostituzione del dimissionario Marco Mariotti. Ci sarà da vedere chi è guarito meglio, perché l'esordio di Biagioni al Nespoli è stato con una sconfitta contro l'Aprilia e vorrà trovare il suo primo successo in casa mentre Guglielmo Bacci aveva solo pareggiato nelle tre apparizioni sulla panchina verdazzurra. I tecnici sono alla ricerca degli equilibri giusti perché la differenza reti è ancora negativa per entrambe le squadre (-1) che finora hanno subito troppi gol (19 e 15 rispettivamente) per le loro ambizioni. Una tendenza ereditata, potrebbero obiettare sia Biagioni che Bacci, ma che sulla quale ci stanno lavorando perché per fare un campionato d'avanguardia bisogna andare con regolarità a segno e subire poco come insegnano Lupa Castelli Romani, Ostiamare, Aprilia e Viterbese.

In questo articolo
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Stagione:
2014/2015
Tags:
Sardegna
11 Andata
Girone G