Il tecnico pronto all'esordio stagionale
Paba: "La bontà del “ciclo” Fertilia sono i titoli vinti nelle categorie Juniores e Allievi"
Sostituendo Mauro Giorico, passato alla Torres, Massimiliano Paba ha, dall'anno scorso, preso in mano le redini dei gialloblù algheresi. Il presidente Attilio Ferroni non ha avuto titubanze, prevenendo il diktac della Figc sull'imposizione dei fuoriquota, ha puntato subito su Paba. Alle spalle una carriera nei settori giovanili della Torres, dell'Alghero e del Fertilia, ora Max non è più un nome nuovo, è una scommessa vinta. Ha dimostrato, col suo Fertilia targato 2011/12 di essere l'uomo giusto per quella politica di contenimento dei costi e valorizzazione dei talenti nostrani. Terza piazza, terza miglior difesa, terzo miglior attacco, dietro Torres e Olbia c'è stato lui, precedendo di un punto i cugini del 1945 di Calvia. Ma quest'anno la corazzata sassarese non ucciderà il campionato, forse l'Olbia di Siazzu ha qualcosa in più, ma il torneo si è livellato. "Prevedo un campionato molto equilibrato e combattuto, sia per quanto riguarda la vittoria finale che per i piazzamenti play-off e play-out - esordisce Max Paba - Su tutte, Olbia e Alghero, che hanno allestito rose veramente importanti. A seguire Porto Corallo e Muravera e un gradino sotto Taloro, Carbonia e Latte Dolce"
L'ex tecnico della rappresentativa allievi vede lunghissimo in quanto a giovani promesse. Quattro i giovani indicati da lui, intenditore ancora più attento. "Enrico Galasso portiere del Porto Corallo, o difensori come Simone Varrucciu dell’Olbia e Stefano Peana dell’Alghero, valgono quanto un "grande"- continua il tecnico - come centrocampista Robertino Dore del Latte Dolce, un 95 dalla grande intelligenza tattica, in attacco Mauretto Farris (95) del Pula, questi faranno grandi cose"
Il Fertilia è solito aggregare alla prima squadra diversi ragazzi allievi, a volte in pianta stabile a volte per periodi. Spesso alcune settimane.
"Questo è molto gratificante per loro e mi permette di valutarli meglio e di scegliere i tempi e modi per un loro utilizzo. Un allievo che si allena con la prima squadra ha indubbiamente una crescita superiore, si abitua a dei ritmi che non sono della sua categoria e aumenta la propria autostima".
Questi risultano fattori determinanti, quando riportati nella loro categoria, fanno la differenza?
"Noi l’anno scorso, con la squadra allievi, abbiamo vinto il titolo regionale senza subire una sconfitta e tre di questi ragazzi sono stati protagonisti con la Rappresentativa Sarda al Torneo Delle Regioni"
Gli allievi che quest’anno graviteranno attorno alla prima squadra saranno sempre tanti si presume. Molti ambiranno a vestire anche la maglia della nazionale sarda.
"Marco Carboni, Simone Virdis e Giuliano Ortu, ma non escludo altre sorprese. L’esperienza che ho vissuto come allenatore della Rappresentativa Sarda, mi ha dato tantissimo, è un periodo che ricordo sempre. A livello emotivo mi ha permesso di conoscere persone splendide, dai dirigenti ai tecnici per finire con i ragazzi, rappresentare la tua regione in ambito nazionale è stato per me motivo di grande orgoglio"
Ti ha permesso di conoscere e visionare decine di ragazzi di tutta la Sardegna, gli stessi che con piacere spesso rincontri come avversari,
ma fuori dal campo come concili il lavoro con la professione di allenatore.
"Lavoro in proprio. Questo mi permette di ritagliarmi del tempo per poter svolgere al meglio (spero) quella che è la mia grande passione."
Una fortuna per pochi, chi credi dei tuoi colleghi a spasso, meriti al volo, una panchina.
"Bhe, sono tanti, ma tre in particolare credo abbiano qualcosa in più degli altri: Roberto Sanna, Rosario Affuso e Marco Sanna".
Tecnici che forse l'anno passato non hanno avuto fortuna, o magari un giocatore che potesse fare tutti i ruoli, uno jolly che in tempo di fuoriquota diventa determinante avere.
"Si è vero, io per fortuna, dopo averlo allenato nelle squadre Berretti nazionali di Torres e Alghero, quest’anno potrò contare sulle prestazioni di Carlo Piga. Un quasi fuoriquota.E' del 91, lui abbina grande qualità a tanta quantità, pensa è capace di giocare in ogni zona del campo"
Magari potrà talvolta sostituire Luca Carboni...
"La scelta di Luca di andare alla Torres è stata accettata con molta serenità dalla società e dalla squadra. Noi riteniamo che se un ragazzo ha la possibilità di salire di categoria è giusto che lo faccia. Ha solo 25 anni e tanta qualità, gli auguro di cuore una grande stagione. Poi abbiamo fortemente voluto Andrea Martinez. Non farà rimpiangere il capitano. Ne son certo"
Un uomo esperto. Sei d'accordo con chi dice che il 95/94 fisicamente non è pronto e quindi più avezzo all'infortunio.
"No, non sono d’accordo, credo sia importante saperli scegliere, valutandone anche la struttura fisica"
Come quella di Masala, al tempo la valutazione è stata corretta, come mai non lo hai trattenuto. Lo ha inseguito mezzo sud quest'estate?
"Vale lo stesso discorso fatto per Carboni, Antonio è un 94 di grande prospettiva, lui voleva confrontarsi in una categoria superiore, c’è stata la possibilità di darlo in prestito alla Torres e lo abbiamo accontentato. Anche ad Antonio auguro una grande stagione"
Potrebbe essere l'inizio di un ciclo Fertilia questo campionato?
"Il nuovo ciclo del Fertilia è iniziato lo scorso anno, quando la società ha sposato la politica del contenimento dei costi e la valorizzazione dei giovani. Nonostante fossimo la squadra più giovane del campionato, abbiamo conquistato un meritatissimo terzo posto, divertendo e divertendoci - conclude Paba - Ma non sono solo i risultati della prima squadra a ribadire la bontà del “ciclo” Fertilia. Sono i titoli regionali nelle categorie Juniores e Allievi, essere la società ad aver dato il maggior numero di giocatori (ben 6) alle rappresentative sarde". Antonello Lai