Il bomber del Tavolara ha segnato 4 gol in 5 gare
Piludu, l'ex non perdona: «Contento per la doppietta ma mi dispiace vedere in basso l'Atletico»
È stato acquistato dal Tavolara per fare gol e i gol li sta facendo anche se capita che l'avversario di turno è la sua ex squadra, quella che l'anno scorso ha condotto allo spareggio playoff mettendo a segno 21 reti. Domenica scorsa l'implacabile Paolo Piludu ha segnato due gol nel 3-1 rifilato all'Atletico Elmas, doppia gioia e doppio dolore. «Per la prima volta in campo ho vissuto due emozioni contrastanti. Allo stesso tempo ero molto contento per il Tavolara e per quella vittoria che stavamo inseguendo da tempo ma ero dispiaciuto per la mia ex squadra. Sembra una frase fatta ma è la verità, sono rimasto legato all'Atletico società e ai miei ex compagni, mi dispiacerebbe molto vederli finire in Promozione, spero proprio riescano a salvarsi».
Una doppietta che porta a 4 il bottino di gol in 5 partite al Tavolara
«Sì sono contento per come stanno andando le cose, sono un attaccante e so di dover fare gol. Il mio contributo lo sto dando»
Ti sei inserito bene, da fuori sembra sempre tutto facile
«È vero, non è scontato che uno debba fare bene ovunque vada a giocare. Il Tavolara poi è una società che giustamente pretende molto, Pitta ha fatto molti investimenti in tanti anni che è il presidente così come quest'anno, noi giocatori dobbiamo sempre dimostrare il nostro valore, non frega a nessuno se sono arrivato qui avendo segnato 17 gol con il Samassi»
Che con i 4 al Tavolara eguagliano già le 21 reti segnato l'anno scorso all'Atletico
«E ho ancora tante giornate per superarmi»
Anche se il paragone potrebbe non reggere visto che 17 reti le hai segnate in Promozione
«Ma oramai i due campionati quasi si equivalgono, non ho trovato grandi differenze e questo perché la regola dei quattro fuoriquota ha impoverito tanto il campionato, non è un'Eccellenza all'altezza degli altri anni»
Ecco, tu hai giocato l'ultimo anno in Eccellenza con due fuoriquota, poi hai disputato un girone in Promozione con l'obbligo dei tre giovani per poi ritornare in un'Eccellenza con quattro fuoriquota in campo
«Per quello parlo con cognizione di causa, tra l'altro mi confronto ogni domenica con allenatori e giocatori avversari e il pensiero è unanime. Con questa regola si voleva favorire i giovani ma così non è stato, la maggior parte di loro non giocherebbe neanche negli Allievi provinciali, saltano gli allenamenti perché sanno che poi giocheranno, in molti casi gli allenatori sono in ostaggio dei giovani e, quando ne manca uno all'improvviso, sono costretti a rivedere tutta la formazione»
Il Tavolara puntava ai playoff, ora sono 10 i punti di svantaggio dalla quinta anche se la differenza-punti che conta è quella con l'Olbia, seconda in classifica a +19 da voi
«Certo, se la seconda ha più di 9 punti di distacco dalla terza saltano i playoff. I numeri dicono che sarà dura ma il Tavolara innanzitutto deve pensare solo a se stesso senza fare tabelle, la squadra è forte ma soffre troppo la pressione nle dover fare sempre risultato. E dico anche che questo distacco sarebbe stato inferiore senza i torti arbitrali»
Quanti punti mancherebbero al Tavolara?
«Da quando sono arrivato io avremmo dovuto avere almeno 4 punti in più, i pareggi con San Teodoro e Castiadas dovevano essere vittorie che ci hanno tolto quando le avevamo in pugno. Paradossale la gara contro il Castiadas, c'era un fallo da rigore su Muzzoni che invece è stato ammonito ed espulso, per non parlare del derby con l'Olbia, Soave è stato espulso per un fallo su Siazzu che manco è caduto, da lì hanno fatto gol su punizione e per noi è stato impossibile recuperare con un uomo in meno contro una squadra organizzata. Quando sono arrivato qui mi dicevano che il Tavolara non era molto simpatico alla classe arbitrale, l'ho constatato»
Per questi motivi che Pitta ha minacciato il ritiro della squadra dal campionato, stai conoscendo quanto sia vulcanico il presidente
«Io non giudico le reazioni del presidente, ognuno vive a modo suo le emozioni. Di sicuro è molto deluso perché ha fatto tanti investimenti e vede che non ottiene risultati anche per subisce torti arbitrali incredibili»
Col suo modo di fare però tiene sulla corda giocatori ed allenatore
«Ti costringe a dare sempre il massimo, se però uno è sicuro della propria forza per rendere al meglio non ha bisogno di essere pungolato»
Ibba prezioso per i due assist-gol ma è fermo a quota 8, lo raggiungerai?
«Non c'è nessuna gara. Domenica, dopo aver segnato la doppietta, lo cercavo in continuazione perché volevo che segnasse, Christian ha bisogno del gol perché come noi tutti attaccanti viviamo per il gol, in questo momento fa un po' più di fatica rispetto al solito ma si impegna tanto e presto si prenderà le soddisfazioni che merita»
Domenica giocate a Valledoria, squadra in crisi che ha fatto 1 punto in 5 gare, 4 nelle ultime 9
«Non conosco le cause della loro flessione. L'anno scorso quand'ero all'Atletico ci ha battuto nello spareggio playoff e ricordo una squadra forte, organizzata e un gruppo unito, mi stupisce che stia faticando e sia dietro in classifica»
Parliamo del Samassi, senza di te ha sempre vinto a parte domenica che ha pareggiato col Siliqua
«Il girone di ritorno è sempre più difficile ma penso che vincerà il campionato, nonostante il Porto Corallo rimanga agganciato alla fine verranno fuori i valori»
Sei rimasto legato ai tuoi ex compagni?
«Certo, lì ci giocano tanti amici. Mi sento ogni domenica con Pilleri, Falciani e Argiolas. In ogni caso il Samassi è un capitolo chiuso, penso al Tavolara»