Il portiere: Valledoria? Giocò bene anche con noi
Ploaghe, Garau ci crede: «Stiamo facendo un grande campionato, possiamo sgambettare il Muravera»
Per il Muravera potrebbe essere l'ultimo vero ostacolo nella corsa alla serie D, per il Ploaghe potrebbe essere l'ultima vera chance di poter rientrare in corsa per il primo posto. Pierpaolo Garau, portiere dei sassaresi con una grande esperienza alle spalle avendo vestito le maglie di Nuorese, Tavolara, Olbia e Latte Dolce, è pronto a scendere in campo nel big-match della 31esima giornata: «Sarà una bella partita, di quelle che non vedi l'ora di giocare e che aspetti tutto l'anno. Affronteremo questo impegno con spensieratezza e voglia di divertirci ma anche con l'umiltà di chi gioca in casa della prima in classifica». L'estremo difensore classe 1983 osserva: «Stiamo facendo un gran campionato, siamo dentro i playoff e non ci cambia niente se perdiamo ma ce la giochiamo, consapevoli che possiamo fare una bella impresa facendogli uno sgambetto. Per il Muravera è un crocevia importantissimo per vincere il campionato che, se non supera indenne, potrebbe complicare il loro finale di stagione».
Il Ploaghe potrebbe di riaprire il campionato
«Vero, ma anche no perché il Castiadas va a Calangianus e non è detto che vinca. Se dovesse perdere il Muravera sarebbe ancora 3 punti avanti a noi e, a tre gare dalla fine, è ancora un bel vantaggio»
La vostra spensieratezza deriva dal fatto che voi dovete vincere in ogni caso per conservare il terzo posto ed evitare il sorpasso del Latte Dolce?
«C'è quel rischio ma a noi giocatori la griglia playoff non è mai venuta in mente. Siamo una squadra particolare, fatta di elementi esperti che hanno giocato in categorie superiori. Se faremo i playoff in casa o fuori non ce ne frega niente, per noi è stato un anno un po' complesso, siamo stati a Ossi, poi tornati a Ploaghe e ora giochiamo a Codrongianos. Il dispiacere è che c'è girato un po' male in alcune gare non permettendoci di stare appena sotto il Muravera per giocarci un eventuale aggancio al primo posto»
Cos'ha fatto il Muravera in più di voi?
«È stato un campionato tirato, con un ritmo forte tenuto da chi è stato in testa. Le nostre battute d'arresto, come la sconfitta ad Alghero o il pareggio col Fertilia, ci possono stare ma sono stati punti persi che, nell'economia di un campionato così lungo, pesano. Loro sono stati più regolari e questo è un merito che va riconosciuto a Chessa e compagni, se saranno più bravi stringerò loro la mano anche se finora non c'è stata una squadra che ci ha messo sotto»
Come giudichi, invece, il Castiadas?
«Un'ottima squadra, molto organizzata e che gioca bene, con 4 o 5 elementi di esperienza che provengono da altre categorie. Vedo il loro impegno a Calangianus difficile come lo è stato quello del Muravera a Valledoria»
Un pareggio non digerito dalla capolista
«Ho letto che mister Senigagliesi si è arrabbiato e non capisco le sue lamentele per il vigore messo in campo dagli avversari, il Valledoria non si è accanito solo con il Muravera. Noi, appena quattro partite fa, abbiamo pareggiato 3-3 in casa loro, è stata una bellissima partita, combattuta e con espulsi, contro un avversario che nel girone di ritorno sta viaggiando a ritmi da playoff. Noi sapevamo benissimo il valore di chi gioca nel Valledora e di chi li allena, sono una mina vagante e domenica renderanno la vita difficile anche al Lanusei»
Stupiti del campionato che stanno facendo i sarrabesi?
«All'andata giocammo nel campo in terra battuta, si dimostrarono una squadra quadrata e tosta con ottime individualità e ben messi in campo. Eravamo a pari punti e mi fecero un'ottima impressione, lì ci eravamo accorti che avrebbero lottato fino alla fine, insieme alle altre tre o quattro squadre che ho sempre nominato dall'inizio della stagione»
All'andata segnò Nurchi...
«Molto bravo, lui e Mesina spero vadano a giocare in categorie superiori per il bene del calcio sardo. Ma anche i nostri attaccanti sono tra i più forti della categoria e non li scambierei con nessuno. Pulina, Carboni e Falchi sono eccezionali, a parte qualche acciacco patito, mi hanno fatto divertire segnando gol molto belli»
Delizioso quello di domenica scorsa di Pulina, pallonetto ad un certo Zani
«Sente la porta come pochi, è un attaccante di razza e professionista serissimo anche a 35 anni. Mentre Carboni e Falchi li conoscevo già, con Michele è il mio primo anno da compagno di squadra e mi ha davvero sorpreso. Falchi è stato un po' sfortunato ma lavora tanto per Pulina, ora si sta levando qualche soddisfazione segnando gol molti belli e importanti»
Sperate nei tifosi al seguito anche a Muravera?
«Non mancano mai e ci seguono in ogni trasferta, speriamo siano numerosi, l'atmosfera è di quelle gare decisive, ci sarà una bella tensione»
Cosa è successo contro il Lanusei? Leggendo le cronache si è pensato a scene da far west
«Se n'è tanto parlato di questa gara, c'è stato più caos fuori che dentro il campo, a parte il contatto ravvicinato tra Gutierrez e Olmetto che poi sono stati espulsi. È stata una gara regolare tra giocatori forti a livello caratteriale ma senza neanche falli cattivi, ingigantita da tutto ciò che è accaduto in tribuna tra tifosi che hanno battibeccato e creato nervosismo per un cancelletto chiuso che è stato sfondato. Ma poi tutto è stato ricondotto a comportamenti normali»
Avete seguito il percordo del Lanusei in Coppa Italia?
«Certo che sì, abbiamo tifato molto in ogni turno giocato dagli ogliastrini nella fase nazionale. Io controllo anche che fanno le altre semifinaliste nei rispettivi campionati, sono tutte ben messe per vincere e così potremmo avere una squadra sarda in più in serie D, il gruppo è ottimo e mi parlano bene della società che potrebbe reggere tranquillamente la quarta serie»
Voi, invece, pensate ai due pareggi di fila con Fertilia e Valledoria?
«Quei 4 punti mancati ci hanno allontanati dalla vetta ma quei pareggi sono arrivati in un modo un po' rocambolesco. Col Fertilia siamo stati bravi a raddrizzare la gara e poi abbiamo fallito il rigore del sorpasso, col Valledoria l'abbiamo recuperata fino al 3-3 e poi c'è stata la sagra dei gol sbagliati. Due pareggi che condizionano la stagione ma che ci possono stare»
Com'è stato il campionato di Garau tra parate e sostituzioni?
«Sono stato sostituito 4 o 5 volte e mi si chiede sempre: "Ma non sei arrabbiato?". Io rispondo sempre di no, queste sono le regole d'altronde. Noi abbiamo un giocatore come Cherchi che a sinistra fa la diifferenza; Olmetto è molto bravo, ha giocato diversi anni in serie D e sta un po' fuori e un po' dentro; i tre attaccanti sono fortissimi e, a turno, stanno fuori, io ho un rapporto bellissimo con mister Cirinà, il quale mi ha sempre detto: "Se mi trovo in difficoltà e dobbiamo recuperare un risultato, butto dentro un attaccante in più". Io sono contentissimo, essere la miglior difesa fa sempre piacere, Gaspa è un preparatore dei portieri molto bravo, per me è stato un anno sereno anche se mi rimane qualche rammarico per alcuni gol particolari subiti»
Tipo?
«A Valledoria, un paio di gol sono stati strani, in uno hanno preso il palo, la palla ha colpito la mia schiena ed è entrata in porta; un altro è stato un cross con la palla mandata all'incrocio dei pali. Quando giochi 34 gare, 4 o 5 gol strani li metti in conto di subirli, abbiamo preso 24 reti, la seconda miglior difesa ne ha subito 29, è un dato che fa piacere speriamo di continuare così fino alla fine»
Ivan Cirinà promosso quindi?
«Assolutamente sì. È molto preparato e in gamba a livello umano, ha tenuto il gruppo unito pur tra tante difficoltà e stiamo facendo un grande campionato anche se ci possiamo levare altre soddisfazioni. Trasmette serenità, noi grandi della squadra lavoriamo tutti e arriviamo al campo stanchi e appesentatiti mentalmente, il mister non ti carica ulteriormente ed è molto positivo, è ancora giovane e può crescere tanto. Spero un domani vada in categorie superiori, lui è stato in un'isola felice a Gavoi e l'esperienza fatta al Ploaghe gli servirà tanto per migliorare»
Se il campionato finisse ora sarebbe spareggio col Latte Dolce...
«Per me sarebbe una sfida molto particolare, una di quelle gare che sentirei di più. Tra l'altro ci giochiamo contro nell'ultima di campionato e poi potremmo rincontrarci subito nei playoff. È una squadra composta tutta da amici, quella con la quale sono rimasto più legato e che mi è rimasta più impressa a livello umano. Io sarei stato contento se fossero andati in serie D direttamente, perché la società è organizzata, un settore giovanile seguito davvero bene, forse più della prima squadra, è strutturata per stare in una categoria superiore, poi magari lo sono anche Muravera e Castiadas»
E il Ploaghe può reggere la serie D?
«Per l'entusiasmo e l'ambizione che ci mette il presidente Budroni e per la passione del direttore sportivo Ibba direi di sì, anche se ci vorrebbe più organizzazione e presenza al campo dei dirigenti che però lavorano molto e hanno difficoltà a seguirci con costanza. Ci sarebbe qualche cosa da ritoccare però il Ploaghe potrebbe affrontarla»
In tema di portieri cosa hai visto in giro per l'Eccellenza?
«Diversi fuoriquota, alcuni bravi, mi è piaciuto ad esempio quello del Latte Dolce, Roberto Sanna. Resta uno dei migliori in circolazione Maurizio Floris, in questa categoria è un lusso Matteo Trini, poi Nesta e Corsi non si smentiscono. Visto che domenica giochiamo a Muravera dico che Goio all'andata mi fece una buona impressione»
Qual è stata la gara più bella di Garau di questo campionato?
«Forse a San Teodoro, feci tre o quattro parate belle, ricordo di essermi divertito molto. Pareggiammo 0-0, loro giocarono molto bene ed ebbero almeno 4 o 5 occasioni, per noi ci fu la traversa di Piredda. Parai tanto e prendemmo un buon punto, quella gara mi è rimasta impressa, fu la migliore. Invece quella più importante la devo ancora da giocare»