Salta al contenuto principale
Promozione
Domenica il derby ogliastrino, Lanusei avvisato

Raffone, cresciuto con Buffon ora chiude la porta del Cardedu

Per la quarta giornata del Girone A di Promozione, fra le otto sfide in programma, c’è uno dei tre derby d’ Ogliastra fra Cardedu e Lanusei. Per raccontarlo, e per parlare di tanto altro, abbiamo raggiunto l’estremo difensore del Cardedu, Libero Raffone.

Che partita ti aspetti domenica?

Essendo un derby è una gara molto sentita, tutti noi attendiamo questo appuntamento e personalmente credo sarà una partita intensa con ritmi sostenuti. Spero sia bella e mi auguro positiva per il Cardedu.

Siete la seconda miglior difesa del campionato, il Lanusei ha finora realizzato 5 gol. Conosci i loro attaccanti?

Conosco bene solamente Daniele Salerno, un bravissimo attaccante, che sa rendersi sempre pericoloso. Ma ci tengo a precisare di non aver mai preso gol da lui in nessuna partita, nemmeno nelle amichevoli (ride..). Pertanto spero di continuare questa speciale imbattibilità.

Avendo saltato la prima di campionato, tu hai subito solo un gol. Ti senti soddisfatto?

Quel gol l’ho subito contro il Serramanna, su una sfortunata deviazione di un compagno; preferisco comunque che la squadra vinca sempre, i miei obiettivi personali passano quindi in secondo piano.

Per te questo derby sarà una questione di famiglia…

Si, certamente, visto che il secondo portiere del Lanusei è Mario Nieddu, mio cugino. Un motivo in più per vincere (ride ancora..). Inoltre conosco bene anche il loro allenatore, Fiorenzo Pilia, essendo di Lotzorai come me. Con lui è sempre interessante parlare di calcio.

Il tuo lavoro ti obbliga a viaggiare per allenarti insieme ai tuoi compagni. E’ una situazione pesante?

Per niente. Il mio preparatore, Nino Micheli di Lanusei, è una persona di immensa disponibilità e posso dire che mi viene sempre incontro, in base alle mie esigenze lavorative. Poi da quest’anno abbiamo il manto sintetico e tutto l’allenamento si può svolgere con meno problemi e rischi per il fisico. Sai, io ho già trent’anni…

L’età giusta, l’età della consacrazione…

Dici bene, molti mi davano per finito quando lo scorso anno sono stato ingaggiato dal Cardedu. Invece ho giocato quasi tutte le partite, saltandone davvero pochissime per banali acciacchi. Da portiere finito a portiere titolare di una squadra che sale in Promozione è proprio un bel salto. Mi sto togliendo delle soddisfazioni che a 18 anni purtroppo non ho saputo apprezzare e soprattutto valorizzare.

Spiegaci meglio…

A 18 anni feci un provino per la Fiorentina, allenandomi anche con Toldo e Fiori. I viola mi girarono al Parma, dove ebbi l’onore di allenarmi con un ventenne Buffon. Era mostruoso  anche in allenamento. Gli altri portieri erano Nista e Guardalben. Ed io ogni tanto paravo i tiri di un certo Crespo. Poi il Parma mi cedette alla Torres, all’epoca in C2, per fare il secondo di Tore Pinna. Non male, se non fosse che a 18 anni non ragioni e preferisci stare con gli amici d’infanzia, piuttosto che in ritiro con i compagni di squadra..

Un grande errore…

Ancora oggi è causa di discussione con mio padre. Ma parliamo di ben 12 anni fa. Ora la realtà si chiama Cardedu, e son felice.

Dopo quelle esperienze tra i professionisti, in quali squadre hai militato?

Nel Bari Sardo e nel Lotzorai, poi ho dovuto abbandonare per motivi di lavoro. Rientrato in Sardegna, dopo un anno sempre nel Lotzorai, Francesco Loi (attuale allenatore del Cardedu, ndr) ha creduto fortemente in me e mi ha voluto nella sua squadra.

Torniamo al campionato attuale. Che obiettivi si pone il Cardedu?

Siamo una neopromossa, quindi l’obiettivo è assolutamente la salvezza. Poi certo, non ci poniamo limiti, l’importante è vivere alla giornata.

Ci pare di vedere un gruppo compatto a Cardedu…

Assolutamente sì. C’è un bel mix tra giovanissimi ed esperti. Penso ai vari Magari e Staffa, per citarne alcuni, che si allenano con Christian e Antonello Lai, i quali hanno militato in categorie superiori, persino tra i professionisti.

Giordano Sonis è il vostro David Pizarro. Te la senti di affiancare il nome di un tuo compagno a quello di un campione di serie A ?

Ci provo…Sono entrambi argentini, si chiamano entrambi Walter…Parlo del nostro Pechia e di Samuel (il cui soprannome è proprio The wall, ndr).

Un’ultima domanda. Una motivazione forte per vincere domenica?

Sarebbe la prima vittoria in Promozione davanti ai nostri tifosi; se arrivasse in un derby, sarebbe davvero molto bello. E la dedica andrebbe al nostro capitano Bibò (Francesco Boi, ndr), che presto rientrerà in campo.

Roberto Secci

In questo articolo
Squadre:
Allenatori:
Campionato:
Stagione:
2010/2011
Tags:
Sardegna
4 Andata
Girone A