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Silvio Fanni, attaccante, San Marco
Tris del Carbonia, Orrolese e Arborea non si fanno del male, Monteponi corsara contro il Seulo

San Marco sul velluto contro il Gonnosfanadiga, il La Palma sfonda grazie a Ligas e tiene la vetta nel mirino

La San Marco non poteva sbagliare, con il La Palma che insegue staccato di appena due lunghezze, nel match interno contro il Gonnosfanadiga e i ragazzi di Spini hanno fatto al meglio il proprio dovere, con il netto 3 a 0 maturato al termine dei 90' che rispecchia in maniera piuttosto fedele l'andamento della gara: per i leoni un pomeriggio decisamente tranquillo e il primo posto sempre in tasca. Al secondo posto la banda di giovani terribili guidata da Madau, che non perde il passo e si aggiudica uno dei confronti più delicati dell'ultimo periodo: di fronte l'Andromeda, costretto però a sventolare bandiera bianca nell'ultima parte del match. Sorride anche il Carbonia, che dopo lo 0 a 0 di metà settimana, valido per il primo turno dei quarti di finale di Coppa Italia, incontra ancora il Villasor di Cossa ma questa volta l'epilogo è ben diverso: vincono i minerari con un sontuoso 3 a 0. Tra le prime tre della classe e le avversarie un divario di ben 13 punti: il Villamassargia torna dalla trasferta contro l'Idolo con un buon punticino; termina in parità, ma a reti bianche, anche la sfida tra Orrolese e Arborea, mentre la Monteponi continua a volare altissimo grazie al blitz piazzato in casa del Seulo. In zona salvezza, da segnalare il successo del Selargius, a Carloforte; pari e patta anche tra Vecchio Borgo Sant'Elia e Sant'Elena.

Tutte le luci erano puntate addosso alla capolista, chiamata a gran voce al pronto riscatto dopo il mezzo passo falso di otto giorni fa e i leoni hanno risposto presente, offrendo una delle prestazioni più convincenti dell'ultimo periodo contro un avversario di spessore ma incapace ieri di opporre resistenza ad un gruppo apparso decisamente in giornata, sia sul piano atletico che su quello psicologico. Approccio alla gara praticamente perfetto per i padroni di casa, che si affacciano subito dalle parti dell'attentissimo Galliano con Piras e Mancosu; il punteggio però si sblocca soltanto alla mezz'ora: cross di Garau per Piras che ha tutto il tempo per prendere la mira e piazzare la sua incornata. La San Marco spinge a caccia del raddoppio ma Mancosu e Cao non sono fortunati al momento della conclusione. Nella ripresa sale in cattedra bomber Fanni che firma il raddoppio bruciando il pacchetto arretrato ospite sul filo del fuori gioco, prima di sferrare un sinistro letale che non perdona il portiere avversario. Il 3 a 0 arriva a ruota: angolo di Piras e Porcu vola più in alto di tutti e scaraventa la sfera in fondo al sacco. Il Gonnosfanadiga non riesce a cambiare l'inerzia del confronto e con il passare dei minuti esce definitivamente dalla gara.
Il La Palma mantiene vivo il testa a testa per la vittoria finale aggiudicandosi, di misura per 1 a 0, il match contro l'Andromeda: tra le prime due della classe il compito più difficile e delicato spettava proprio ai cagliaritani, con i giallo-neri di Casula che hanno ormai dimostrato di potersela giocare ad armi pari con chiunque, tenendo brillantemente il campo per oltre un'ora e riuscendo nel non facile intento di limitare le sfuriate dei bianco-blu, che partono subito forte e vanno al tiro con Siddu, ma Angioni controlla senza problemi. Sull'altro fronte invece brivido per Sanna sulla conclusione di Massa, traiettoria velenosissima e palla che sbatte sul traversa. Scampato il pericolo, i cagliaritani si propongono ancora in avanti: ci provano Baldussi e Siddu, ma senza gli esiti sperati. Nel finale di tempo, ancora Andromeda pericolosa sull'asse Olla – Congiu, ma lo 0 a 0 iniziale non cambia. Nella ripresa però il La Palma innesta le marce alte e attacca con più intensità: ci provano Loi e Sanna, ma è tutto inutile; al 15' però il direttore di gara spezza gli equilibri in campo espellendo Farci per un'entrata dura su un avversario, per lui rosso diretto, apparso forse un tantino esagerato anche vista la sostanziale correttezza fra le due squadre. Per sbloccare la partita serve un episodio, che si materializza alla mezz'ora, quando Massa macchia la sua prova con un fallo di mano che regala un calcio di rigore agli avversari: dal dischetto il neo entrato Ligas vince il duello con Angioni. Il La Palma potrebbe addirittura raddoppiare poco dopo: siamo alla mezz'ora quando Etzi ferma con le cattive Siddu e lascia i suoi in nove uomini: dal dischetto ancora Ligas, ma questa volta Angioni non si fa sorprendere. A quel punto però, l'Andromeda non ha più risorse per cercare di riprendere il match.

In settimana il Villasor aveva strappato un buon pari, ma ieri la magia non si è ripetuta, così i ragazzi di mister Cossa sono costretti a tornare in Campidano con 0 punti in tasca e tre reti sul groppone, gentile omaggio della fuori serie Carbonia di mister Piras, sempre ben salda al terzo posto ed in grado, è questa la cosa che più conta sopra tutte le altre, di tenere il passo del trenino di testa, sempre pronta a sfruttare ogni minimo tentennamento delle avversarie dirette. Per quanto riguarda il confronto invece, i minerari meritano sicuramente un applauso per la personalità con cui hanno condotto in porto la gara, concedendo davvero poco agli avversari. Rispetto alla sfida andata in scena mercoledì, Lazzaro e soci riescono ad essere più incisivi in fase conclusiva: è proprio l'attaccante a creare i primi grattacapi alla difesa ospite, che si salva con qualche affanno di troppo ma non rinuncia a pungere in avanti con il solito, tenace Ibraim, ma a fare la partita sono sempre i locali, che cercano di innescare Contu, bravo a sfondare sulla destra ma poi il tutto si riduce ad un nulla di fatto. Il Carbonia la sblocca alla mezz'ora grazie alla staffilata di Cosa, ben servito da Foddi, che dopo pochi minuti sciupa una ghiottissima occasione per raddoppiare. Per il 2 a 0, comunque, è questione di minuti: ad inizio della seconda frazione infatti Contu prende la mira da ottima posizione e piazza la sfera alle spalle di Palla, con il portiere ospite che si riscatta prontamente poco dopo, quando mura in extremis il tentativo, ancora, di Contu. I ritmi della gara si abbassano, ma Sanna sale in cattedra ingaggiando un duello con Palla, bravo ad opporsi ai tentativi dell'avversario, tra cui un calcio di rigore. L'attaccante di casa troverà comunque gloria alla mezz'ora con un siluro di sinistro che di fatto mette il punto sulla contesa.
Solo un punto invece per il Villamassargia, che esce indenne dalla delicatissima trasferta in casa dell'Idolo: gli ogliastrini di mister Piras continuano a smuovere la classifica e rimettono in piedi una partita che si era complicata all'improvviso nella seconda parte della ripresa, ma per la salvezza c'è ancora tanta strada da fare. Discorso diverso per i ragazzi di Murru, che si godono l'aria di alta classifica dall'alto del quarto posto. Sono proprio gli ospiti a portarsi in vantaggio per primi, grazie al gol del giovane Iesu, tra le note più liete in casa rosso-blu, ma ci pensa Masia a togliere le castagne dal fuoco per i suoi siglando il definitivo 1 a 1.
Pari e patta anche per Orrolese e Arborea, con il confronto che si chiude con il più classico degli 0 a 0: dopo i fuochi d'artificio della partita infrasettimanale valida per il turno di andata dei quarti di finale di Coppa le due compagini di nuovo una contro l'altra in campionato per cercare di dare un senso nuovo all'ultima parte della stagione: i giallo-blu partono meglio ma Uccheddu fa buona guardia. L'Orrolese risponde con l'ottima iniziativa personale di Federico Uccheddu che semina il panico tra le maglie della difesa avversaria e conquista una buona punizione ma poi il pericolo svanisce. Bianco-rossi ancora pericolosi con la discesa rapidissima di Nascimento, ma Petucco ci mette una pezza. Alla mezz'ora, di nuovo gli ospiti in avanti con Ferraro che di testa sfiora il bersaglio grosso. Nella ripresa l'Orrolese cerca di dare più sostanza alla propria manovra, sull'altro fronte Ferraro arriva con un pizzico di ritardo all'appuntamento con il gol. Il match vive il suo momento migliore: ci prova Tabares con una magia su punizione, ma l'estremo difensore dell'Arborea si supera e sventa la minaccia. Finale di tempo tutto di marca locale, con l'Orrolese che tenta il tutto per tutto: ancora un calcio di punizione pericolosissimo, questa volta battuto da Nascimento, con Petucco che si prende la scena.
Tra le due litiganti, chi gode è la Monteponi Iglesias, che batte a domicilio il Seulo e vola così a quota 31, per un sorprendente quanto meritato sesto posto in classifica: sfida ad alta intensità tra le due compagini, con la prima occasione per gli ospiti che arriva però soltanto al 20', quando Curreli ci prova dopo l'assist di Mura; sul fronte opposto, replica di Murgia, con la mira che non è perfetta. Monteponi ancora pericolosa con Nonnis, ma Tore dice no; il Seulo risponde con il calcio di punizione battuto dal solito Boi. Per il gol che decide il confronto bisogna aspettare gli ultimi minuti del primo tempo: Demontis serve bene Piras che entra in area e non perdona. Nella ripresa il Seulo cerca di rientrare in partita: Boi tenta di mettersi in spalla i suoi ma sulla sua strada trova un Rubbiani attentissimo. Poi è il turno di Curreli, che con una magia per poco non beffa il portiere avversario; nel finale la Monteponi legittima il successo con la traversa colpita da Mura.
Missione compiuta anche per il Selargius di Piras che rispetta in pieno il pronostico della vigilia e si prende i tre punti nel match contro il Carloforte, sconfitto di misura, 1 a 0 il risultato finale, ma i locali hanno il merito di aver venduto la pelle a caro prezzo. Sono proprio i tabarchini a far registrare la prima occasione interessante del match con il calcio di punizione battuto da Leone e la deviazione di Comparetti che per poco non beffa Casti. Scampato il pericolo, gli ospiti sferrano il colpo del ko: su un bel cross di Chessa interviene Cardia che ha tutto il tempo di prendere la mira e gonfiare la rete. Ci prova ancora Cardia, ma questa volta senza esiti, mentre il Carloforte si fa vivo nuovamente nel finale di tempo: Comparetti sfonda bene in fascia e guadagna il fondo, palla a Uccheddu che però non riesce a colpire con la giusta convinzione. Nella ripresa il Selargius si fa vivo con Frau e Cossu, poi è il turno ancora di Cardia ma Grosso tiene a galla i suoi; i locali si affidano a Rombi, che però non riesce a dare la scossa sperata al match.
In chiave salvezza, si chiude con un pari il match tra il Vecchio Borgo Sant'Elia e il Sant'Elena: un'occasione persa per i ragazzi di Murgia, sempre terzultimi a tre lunghezze dai bianco verdi di Ravastin che quanto meno riescono ad uscire indenni da una trasferta dall'altissimo coefficiente di difficoltà. Nei primi minuti si registra il botta e risposta tra Feboli e Perinozzi, entrambi ci provano da piazzato, ma senza esito. Nella ripresa Placentino chiama in causa Aramu con un corner velenosissimo che per poco non sorprende l'estremo difensore ospite; il Sant'Elena cerca di reagire, ma le occasioni migliori sono sempre per i padroni di casa, che sciupano un'altra grande chance con Bartoli, mira alta e palla sopra la traversa. Poi è il turno di Casula, sfortunato al momento del tiro, con il Sant'Elena che si affida principalmente a delle rapide ripartenze, ma Mulas è troppo isolato in avanti e la difesa dei cagliaritani si salva senza troppe complicazioni.

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2018/2019
Tags:
Promozione
Girone A