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Igor Marziano, allenatore, San Teodoro
«Ho chiuso io la stagione per l'amicizia verso il presidente»

San Teodoro, fine del calvario, Marziano: «Mai vissuta un'annata così sfortunata, l'importante è ripartire e farlo in Promozione non sarà un dramma»

«L'annata è nata storta e finita peggio». Le parole di Igor Marziano sintetizzano la stagione del San Teodoro, partita in forte ritardo e con una squadra che ha iniziato a prendere forma solo da fine agosto, che è partita sì con due vittorie ma poi ha attraversato un lungo periodo senza successi, con l'avvicendamento dei tecnici Pittalis e Perra fino a quando l'ex calciatore di Olbia, Pescara e Taranto si è preso la responsabilità di traghettare la squadra verso la discesa in Eccellenza, ritrovando anche il gusto della vittoria contro il Ghilarza oltre che un pareggio col Sorso. «Nel calcio si sa che un anno può andare bene e un altro no - osserva Marziano - ma non ho mai vissuto situazioni così negative in carriera. Ce ne succedeva una dietro l'altra, gli acquisti fatti a dicembre si sono quasi tutti infortunati e non siamo mai stati al completo. Queste sono annate che purtroppo capitano, vanno prese e messe in saccoccia prendendole come esperienza per il futuro. Per me è stato un impegno preso perché sia il presidente che il direttore sportivo sono miei amici, la situazione non era facile, tutti ci siamo rimboccati le maniche, prendendoci una responsabilità che io personalmente ne avrei fatto a meno benché non me ne penta».

 

L'ultima uscita stagionale dei viola è stata a Muravera, in casa della super capolista che ha potuto festeggiare l'approdo in serie D con un rotondo 6-0: «Era importante onorare l'impegno in virtù del fatto che a Tortolì non c'erano i numeri per presentarci a giocare. è stata la festa del Muravera, formazione al di sopra delle altre». Il futuro del San Teodoro resta incerto ma per il 47enne di Lamezia Terme e gallurese d'adozione «l'importante è ripartire dai ragazzi di San Teodoro e far ritrovare a loro la passione per il calcio. Sarà in Promozione e non bisogna fare drammi, in queste categorie il calcio è sempre divertimento. Ci sarà da rifondare tutto, io lavoro a San Teodoro da 7 anni, il calcio è la mia passione da quando sono nato e lo farò o da altre parti o a San Teodoro, che è casa mia e mi ci trovo bene, perciò spero di continuare lì».

In questo articolo
Squadre:
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2018/2019
Tags:
34ª giornata