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Matteo Congia, allenatore, Segariu
«Nel ritorno dobbiamo migliorare il rendimento in trasferta»

Segariu, sgambetto alla capolista, Congia: «Gialeto ko giocando a viso aperto, la salvezza nelle gare in casa»

Se è vero che la vittoria mancava ormai da tre turni, l'ultima infatti risaliva al 18 dicembre scorso in occasione del match casalingo contro la Libertas di Barumini (sontuoso 4 a 0), ma è anche vero che sabato il Segariu ha mandato in play la classica prestazione perfetta, che ha portato al meritatissimo successo contro la capolista Gialeto, di misura, per 1 a 0. Si tratta, senza ombra di dubbio, di tre punti d'oro per la compagine allenata da mister Matteo Congia, che proiettano i bianco-rosso-celesti al quinto posto in classifica, a quota 20. Il morale del gruppo è alto e ora il tecnico si aspetta altre importanti conferme, a partire dalle prossime due trasferte, fondamentali per la corsa alla salvezza, in casa della Monreale di San Gavino e poi, a seguire, della Don Bosco di Guspini.

«Non possiamo che essere soddisfatti — ammette mister Matteo Congia perché siamo riusciti a strappare i tre punti contro la prima in classifica, esprimendo un buon gioco e disputando, nel complesso, una gran gara. In settimana, del resto, ci eravamo allenati con grande intensità, curando ogni dettaglio; i ragazzi sono stati bravissimi a riproporre in campo tutte le mie indicazioni».
Poi aggiunge: «La partita è andata come speravamo, è proprio nelle gare casalinghe che stiamo costruendo la nostra salvezza, quindi sapevamo di avere tutte le carte in regola per aggiudicarci l'incontro».

Il quinto posto in classifica è soddisfacente anche se c'è grande lotta e la zona playout è distante solo tre lunghezze.
«Abbiamo iniziato la stagione con un gruppo molto giovane: contro la Gialeto, giusto per dare un'idea più precisa, in campo c'erano solo tre ragazzi sopra i trent'anni; per il resto il più grande era un classe 2000, considerando che tutti gli altri sono nati tra il 2001 e il 2004 e molti di loro sono praticamente all'esordio in questa categoria. Ci tengo a sottolineare la voglia che i miei hanno di migliorare, domenica dopo domenica, settimana dopo settimana; è una cosa che mi fa ben sperare in vista del futuro, il lavoro alla fine paga sempre e noi da questo punto di vista stiamo facendo il massimo. I ragazzi prendono alla lettera i miei consigli, credo che sia uno degli aspetti più positivi».

Il Segariu in casa sta correndo forte (6 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta), lo stesso però non si può dire per le gare esterne con sei sconfitte su sette gare.
«Non possiamo nasconderci: in tutto il girone di andata, a cui vanno aggiunte le prime due uscite del ritorno, abbiamo raccolto solo un punticino in trasferta, ma nonostante tutto credo che le uniche partite che ci sono andate veramente male siano state quella di Cagliari, contro il Vecchio Borgo Sant'Elia, dove abbiamo perso per 5 a 1, e poi a Sestu, in cui paradossalmente abbiamo conquistato proprio lì il punticino. Nelle altre occasioni abbiamo sempre venduto a carissimo prezzo la pelle; credo dunque che il nostro problema più grande sia l'inesperienza, che comunque è una cosa che si risolve con il tempo».

Il Girone B è tra quelli più equilibrati di tutta la Prima Categoria.
«È un torneo durissimo: tolte le prime quattro della classe (Gialeto, Decimoputzu, Vecchio Borgo e Antiochense, ndr), le altre undici lottano tutte per non retrocedere; la classifica del resto è molto corta, noi siamo al quinto posto, è vero, ma i playout sono lontani soltanto tre lunghezze. Le nostre avversarie sono tutte ben organizzate, con giocatori di spessore che hanno giocato anche in Promozione o in Eccellenza. La differenza tra il Segariu e le altre è proprio questa, ma le prestazioni da parte nostra non sono mai venute a mancare».

Contro i serramannesi allenati da Ruggiero il Segariu ha fatto vedere ottime cose.
«La Gialeto è davvero una gran bella squadra ma siamo riusciti a giocare a viso aperto, alla pari; quando c'è stato da soffrire abbiamo stretto i denti, quando c'era da attaccare lo abbiamo fatto a pieno organico. Significa che stiamo crescendo anche sul piano della personalità».

Anche contro il Decimoputzu secondo in classifica i ragazzi di Congia si sono fatti valere.
«Quella gara è un po' il sunto di tutta la nostra stagione, almeno per quanto riguarda le sfide in trasferta; c'è da dire subito che le prime quattro squadre in classifica possono contare su giocatori fortissimi e sono allenate benissimo dai rispettivi allenatori, credo che, almeno per quanto fatto vedere sino a questo momento, meriterebbero tutte il salto di categoria, hanno sicuramente qualcosa in più rispetto alle altre. Tornando alla gara, siamo riusciti a portarci in vantaggio dopo appena 5', con diverse occasioni per raddoppiare; a 2' dal riposo, però, ci siamo fatti gol da soli, a causa di un incidente tra difensore e portiere. Nel secondo tempo abbiamo avuto pure la possibilità di passare nuovamente in vantaggio, poi un nostro giocatore è stato piuttosto ingenuo, ha commesso un fallo inutile e si è fatto cacciare fuori. Nonostante l'inferiorità numerica abbiamo tenuto bene il campo ma a 5' dal termine l'arbitro ha fischiato un rigore contro che non stava né in cielo e né in terra. E così siamo rimasti a bocca asciutta».
L'allenatore però precisa: «Bisogna considerare che nel girone di andata abbiamo giocato in casa delle squadre più forti: Sant'Antioco, Gialeto, Decimoputzu, Vecchio Borgo. Nel girone di ritorno avremo modo di capire se siamo migliorati».

A partire dalle prossime due sfide in programma.
«Se guardiamo la classifica ci si rende conto di quanto saranno importanti queste due trasferte: conosco la Monreale, so che ambiente troveremo e so anche che i nostri avversari scenderanno in campo con il coltello tra i denti e lotteranno su ogni pallone. È una squadra viva, nonostante occupi l'ultimo posto in classifica, non si arrenderanno fino a quando la matematica non li condannerà definitivamente; ci aspetta una gara difficilissima».

Poi sarà il turno della Don Bosco, a Guspini.
«Ad inizio anno era tra le candidate principali per il salto, con una rosa allestita per puntare ad un campionato di vertice, con tanti giocatori di categoria superiore, a cominciare da Gemiliano Pisano, un portiere che sino all'anno scorso giocava in Eccellenza, passando per Di Antonio, ma la lista è lunga».

In palio ci saranno punti pesantissimi per la corsa alla salvezza.
«Dobbiamo dimenticarci il successo strappato alla Gialeto: sono passati già diversi giorni, sabato scorso abbiamo festeggiato a dovere ma ora è il caso di pensare soltanto al nostro obiettivo, che è quello di raggiungere la salvezza il prima possibile e, dunque, di allontanarci rapidamente dalla zona calda».

I numeri messi in piedi in queste quindici uscite sono confortanti.
«Dietro riusciamo a subire poco, a parte le cinque reti incassate contro il Vecchio Borgo Sant'Elia, che è stata la sconfitta più cocente. In avanti, forse, potevamo fare meglio, se solo avessimo avuto un pizzico di esperienza in più, che a volte è determinante al momento della conclusione, ma di sicuro non posso lamentarmi di niente: i nostri attaccanti fanno un lavoro massacrante in fase di non possesso, tutti danno l'anima in campo, va benissimo così, dunque, e di sicuro il nostro problema più grande non è quello dei gol. Rimane il rammarico per aver perso qualche gara di troppo che invece era alla nostra portata, ma possiamo crescere ancora molto».

In questo articolo
Squadre:
Allenatori:
Campionato:
Stagione:
2022/2023
Tags:
Prima Categoria
Girone B