L'ex Cagliari: «Ci davano in difficoltà? Per noi parlano i fatti»
Serra sul trampolino: «Cerco una bella spinta per tornare in altre categorie, col Monastir possiamo fare bene»
Prima partita da titolare e subito a segno. Federico Serra non vuole perdere tempo, ha scelto il Monastir e l'Eccellenza per far riprendere quota ad una carriera che in molti, quando faceva gol a grappoli nella Primavera del Cagliari, pronosticavano luminosa dopo anche l'esordio in serie A a Bergamo (5 febbraio 2017). Contro il San Teodoro ha messo il sigillo al risultato di 3-0 con un sinistro di collo pieno con la palla che si è infilata nell'angolo basso. I galluresi arrivavano da due partite vinte di fila e puntano ai quartieri alti della classifica ma hanno subito l'aggancio dei campidanesi a quota 6. «Non ce l'aspettavamo neanche noi un risultato del genere - ammette l'attaccante classe '97 - il mister Manunza ci ha messo bene in campo e, avendo tanta qualità e giocando palla a terra, facciamo correre tanto gli avversari e possiamo fare molto bene. E così è stato». Il tridente funziona già con buoni equilibri: «Sembra difficile far coesistere tre attaccanti, con Tronu e Festa che tra l'altro sono anche molto simili fisicamente, ma quando trovi gli spazi giusti poi i risultati arrivano».
Con la rivoluzione estiva e il ringiovanimento nella rosa e nel tecnico, al Monastir erano state pronosticate maggiori sofferenze: «Abbiamo vinto due gare su quattro ma meritavamo qualcosa in più in quelle perse, poi per svariati motivi non è andata come doveva (il rigore contro fischiato al Muravera o il rigore non assegnato ad Arbus sullo 0-0, ndr). Siamo un gruppo giovane e stiamo facendo bene, continuando così possiamo toglierci delle soddisfazioni. Si diceva di una squadra in difficoltà ma stiamo dimostrando il contrario e per noi parlano i fatti». Federico Serra cerca un nuovo trampolino dalla stagione in biancoceleste: «Ho avuto la rottura dei legamenti crociati (gennaio 2016, ndr) ed è stato più che altro il momento che mi ha tagliato le gambe perché stavamo facendo bene come squadra e io personalmente stavo segnando un bel po' di gol nella Primavera. Ora si va avanti e si recupera. Per me è un anno di transizione dal quale vorrei trovare una bella spinta per ritornare dove penso di poter stare, senza nulla togliere al Monastir perché in ogni categoria più si fa bene e più ci si può levare qualche soddisfazione. Sta a noi fare un buon campionato seguendo il mister»