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Marco Atzeni, attaccante, Arborea
Il Carloforte serve il poker con Corona, Lazzaro e Curreli; Silqua corsaro, l'Arborea ci prende gusto

Seulo perfetto: il 3 a 0 al La Palma vale per la vetta della classifica, il Vecchio Borgo strappa un punto alla San Marco di Fanni; Lintas beffa l'Arbus: che colpo per il Carbonia

Si chiude, non senza sorprese, il mini-ciclo di ferro lungo 270' che ha caratterizzato l'ultima, intensissima settimana: tutti di nuovo in campo dunque dopo il turno del primo novembre, con una novità pesantissima in vetta alla classifica: il Seulo di mister Floris offre la prestazione perfetta nel big-match contro il La Palma e schizza a quota 16, superando l'Arbus, che si fa sorprendere dal sempre ostico Carbonia, e la San Marco, che in casa non va oltre il pari per 1 a 1 contro un Vecchio Borgo Sant'Elia in rampa di lancio, sette punti nelle ultime quattro gare.
Quarta vittoria stagionale per il Carloforte di Comparetti, che rifila quattro sberle a domicilio al Gonnosfanadiga; ritorna alla vittoria anche il Siliqua, con il 3 a 1 esterno di prestigio maturato nella delicatissima trasferta contro il Sant'Elena. Continua anche il buon momento del Selargius, vittorioso di misura, 1 a 0, sull'Andromeda. L'Arborea ci prende gusto e infila la seconda vittoria di fila battendo in casa con un secco 2 a 0 il Quartu 2000. Va all'Idolo invece il derby d'Ogliastra con il Barisardo.

Il Seulo si scopre grande: a conti fatti Pili e soci si confermano come una delle squadre più in forma, capace di vincere quattro partite di fila, con il successo sul campo del La Palma che in un certo senso rappresenta l'apice del percorso iniziato all'indomani della netta sconfitta rimediata contro la San Marco, con i bianco-rosso-blu che sono stati davvero formidabili nell'invertire la rotta e sono riusciti ad esprimersi al massimo in una serie di impegni ravvicinati ma dall'altissimo coefficiente di difficoltà. Gli ultimi a sventolare bandiera bianca, al cospetto di una corazzata che se è in giornata può fare veramente male a qualsiasi avversario, sono stati i cagliaritani allenati da mister Tore Madau, che collezionano il primo dispiacere in campionato e scivolano così al terzo posto in classifica. La partita si incendia già nei primissimi minuti:ne bastano infatti appena tre a Boi per firmare il vantaggio con un tocco di fino che beffa Sanna. Il La Palma è costretto a cambiare un po' i suoi piani ma non si scompone: ci prova subito Sarigu, poi è il turno di Sanna, che non inquadra il bersaglio. In mezzo, altra occasione per gli ospiti con Boi. I padroni di casa non riescono a trovare la combinazione giusta per battere Pili, tutt'altra musica sull'altro fronte, quando nel finale di tempo Atzeni pesca dal cilindro una conclusione magica dalla distanza con la palla che termina la sua corsa in fondo al sacco. Nella ripresa il La Palma spinge forte nel tentativo di riaprire il confronto ma la difesa del Seulo non concede nulla, mostrando grande compattezza. A dieci dalla fine, gli ospiti mettono il punto finale al discorso: perla direttamente su punizione per Jacopo Boi che incornicia la domenica da sogno per la nuova capolista.

Al secondo posto sale la San Marco Assemini che si deve però accontentare di un punto contro un Vecchio Borgo Sant'Elia tutto cuore e grinta che regge, come può, al grande urto offensivo dei padroni di casa e nel finale serve la beffa perfetta, per un pari che potrebbe pesare tantissimo nella corsa alla salvezza. Bicchiere mezzo pieno dunque per i rosso-blu che non riescono a centrare la terza vittoria di fila negli ultimi sette giorni, con la squadra apparsa un po' scarica dal punto di vista della tensione normale. Ledda è ancora alle prese con diverse assenze, ma nonostante tutto nei primi 45' si vede la solita San Marco, rapida e pungente in avanti, con Meloni e Barry a dirigere l'orchestra. Il primo squillo della gara al 14' quando Mura ci prova su punizione, ma Berosi respinge; sulla palla si avventa Mastromarino che però viene murato ancora da Berosi. Al quindicesimo altra ghiotta occasione per i padroni di casa, con Fanni che apre per Serra, il quale spara di poco a lato. Il punteggio si sblocca al 35': Fanni si incunea in area di rigore e trova il contatto con Murgia, per l'arbitro è calcio di rigore che lo stesso Fanni trasforma con una staffilata all'incrocio. Nella ripresa la San Marco cerca subito di mettere al sicuro il risultato, ma Mastromarino non è fortunato nella conclusione. Al Vecchio Borgo Sant'Elia non resta altro da fare che buttare il cuore oltre l'ostacolo, con i padroni di casa che si abbottonano a difesa del vantaggio: Floris e Casula provano a suonare la carica, break di Mastromarino che prova la grande fuga verso la porta di Berosi ma non trova il tempo per battere a rete. Dall'altra parte serve un grande intervento di Muccione per negare la gioia a Casula, lo stesso numero uno locale si ripete poco dopo sulla punizione di Pusceddu. Il Vecchio Borgo lascia qualche spiraglio aperto in difesa: Mastromarino, ancora lui, prova ad approfittarne ma non è giornata. Alla mezz'ora sale ancora in cattedra Muccione, chiamato in causa dalla bella conclusione di Floris. Non è da meno Berosi, assolutamente provvidenziale su Nieddu. Il finale è incandescente: Meloni, di testa, manca di un soffio il raddoppio, così gli ultimi, lunghissimi cinque minuti di recupero si trasformano in un thriller: assalto all'arma bianca per il Vecchio Borgo, con Murgia che conquista un calcio di rigore d'oro e lo tramuta nel gol che vale per il clamoroso pareggio.

Va decisamente peggio all'Arbus, che incassa la seconda sconfitta consecutiva in trasferta e archivia nel peggiore dei modi il trittico di gare che avrebbe potuto far schizzare in fuga la corazzata guidata da mister Agus, ed invece il campo ha dato tutto un altro verdetto, per un campionato che si conferma tra i più equilibrati degli ultimi anni. A sorridere, e ne ha di fatto tutti i motivi, è il Carbonia di Marongiu, che dopo l'exploit servito nella delicatissima trasferta di Carloforte si ripete di fronte al proprio pubblico offrendo l'ennesima prestazione di spessore, con il tecnico dei minerari che riceve conferme importanti non solo dal punto di vista atletico, ma anche sul piano della personalità e, non ultimo, su quello della continuità dei risultati.
I primi 45' vedono un netto predominio dei locali, che tengono ottimamente il campo contro una delle squadre meglio attrezzate del torneo: il Carbonia parte dunque fortissimo e ci prova subito con Concas, che chiama alla prodezza Toro dopo un tentativo in acrobazia; poi è il turno di Foddi, seguito da Konatè, ma la mira dei due non è precisa. Alla mezz'ora, il Carbonia sfonda: azione ad altissima velocità che si sviluppa sull'asse Foddi – Mastino, con il giovane talento di casa che divora a grandi falcate la fascia prima di servire Boi, palla in mezzo per Concas che lascia sfilare con una finta per Lintas che conclude con un siluro all'incrocio. La replica dell'Arbus è tutta in un tentativo senza troppe pretese di Festa. Nella ripresa il copione non cambia: grande pressione del Carbonia, con gli ospiti che non riescono ad esprimersi come al solito e rischiano il crollo, sotto i colpi di Concas e soprattutto Cogotti, che di testa fa tremare il montante alto della porta difesa da Toro. Al 20' il Carbonia confeziona l'ennesima occasione per il raddoppio: palla buona per Konatè che però conclude altissimo. L'Arbus guadagna metri nel finale e sfiora il colpaccio: al 48' Falciani vola in cielo per deviare la palla, che termina la sua corsa sul fondo sfiorando per una questione di centimetri il bersaglio grosso.

Il Carloforte riprende immediatamente la sua corsa dopo l'inaspettato stop di mercoledì e lo fa nel migliore dei modi, con il 4 a 1 rifilato a domicilio al Gonnosfanadiga: la classica partita da non sbagliare, con i ragazzi allenati da Comparetti che non si sono fatti sfuggire l'occasione per il pronto riscatto. Il vantaggio matura nella seconda parte della prima frazione, con Corona che apre le danze di testa. Il raddoppio appena due minuti più tardi con Lazzaro, che supera con eleganza Saba. Il Gonnosfanadiga si affida a Tomasi, Piras e Ulargiu, ma Grosso e soci non concedono nulla, almeno sino al 25' della ripresa, quando Pinna riapre il confronto con un perentorio colpo di testa. Il Gonnos ci crede, ma lascia inevitabilmente qualche spazio in più agli ospiti che si dimostrano letali, come solo le grandi squadre sanno esserle: nel finale sale dunque in cattedra bomber Curreli che trova la sua personalissima doppietta prima su punizione, specialità della casa, e poi al termine di una bellissima ripartenza.
A soli quattro giorni dal ko esterno rimediato nella delicatissima trasferta contro il La Palma il Siliqua trova immediato riscatto andando a vincere contro il Sant'Elena di Piras per il big-match di centro classifica che premia i campidanesi, che salgono così a quota 12 e mantengono il contatto con il treno di testa. A partire meglio sono i quartesi, a cui bastano appena cinque minuti per costruire il momentaneo vantaggio, con Ligas che si procura e trasforma un calcio di rigore. Il Siliqua sta bene e mette in campo una veemente reazione: Cacciuto e Munzittu fanno le prove generali di pareggio, poi ci prova Chessa direttamente da calcio da fermo ma Atzeni ci mette una pezza e salva i suoi. Il Sant'Elena quando attacca è comunque sempre pericolosissimo: botta di Marongiu e palla che sbatte sulla traversa. Un minuto più tardi il Siliqua trova l'1 a 1: magia di Dessì su punizione e Atzeni beffato. Nel finale di frazione il Siliqua ha una ghiottissima occasione per andare al riposo in vantaggio, penalty per gli ospiti ma bomber Cacciuto si fa ipnotizzare da Atzeni che vince il duello con l'avversario dagli undici metri. Nella ripresa però il Siliqua schizza in avanti e sorpassa: grande idea di Meloni per Chessa che non sbaglia. Il Siliqua continua a spingere: ci prova ancora Meloni, dall'altra parte il solito Perinozzi prova a rimettere in carreggiata i suoi. Il Siliqua blinda i tre punti poco dopo con il contropiede perfetto, con Melis che mette il sigillo finale alla sfida.

Chi sorride, e ha tutte le ragioni per farlo, è il Selargius di mister Maricca che centra così la seconda vittoria di fila e si gode il settimo punto raccolto in una settimana assolutamente positiva: il confronto casalingo contro l'Andromeda si chiude con il punteggio di 1 a 0, minimo scarto ma grande soddisfazione per i granata. Gli ospiti si presentano alla sfida con il chiaro intento di imbrigliare la manovra degli avversari, cosa che riesce piuttosto bene per i primi 45'. Nella ripresa però, la rete di Stefano Mura sblocca il punteggio, con l'Andromeda che a quel punto deve per forza di cose fare qualcosa di più in avanti. Scampato il pericolo su blitz di Di Laura, l'undici di Desogus si affaccia dalle parti di Dessalvi con Olla e Granitzio, ma il numero uno di casa si fa trovare pronto.
L'Arborea ci prende gusto e bissa l'ottimo successo ottenuto quattro giorni fa battendo in casa, con un netto 2 a 0, il Quartu 2000: per Firinu e soci si chiude così una settimana fantastica, con sette punti ottenuti nelle ultime tre sfide ravvicinate. Nel primo tempo gli ospiti tengono ottimamente il campo e limitano al massimo le iniziative degli avversari, l'incontro si infiamma invece nella ripresa, con i giallo-blu che riescono ad essere decisamente più incisivi ed efficaci.
Il primo pericolo verso la porta difesa da Mainas nasce da un'intuizione di Palo Atzeni che non riesce a superare l'estremo difensore avversario; i quartesi rispondono con Demurtas, ma senza esiti. Occasione per Fogliana, che spara alto, poi ci prova Costella, sempre per i locali, con la palla che termina però contro il palo. La rete del vantaggio arriva alla mezz'ora, con Loru che serve in profondità Marco Atzeni, rasoiata sulla quale interviene Mainas, che non riesce però ad evitare il danno. L'Arborea legittima il risultato nel finale: ancora Atzeni protagonista, che colpisce un clamoroso palo e poi si conquista e trasforma il penalty che vale per la sicurezza (nella foto la sua esultanza).

L'Idolo si aggiudica il derby salvezza contro il Bari Sardo con un sontuoso 3 a 0: primo successo stagionale per la banda di Piras che sale così a quota 6 e può guardare con rinnovato ottimismo al proseguo della stagione. La gara nella prima frazione segue i binari dell'equilibrio, con Melis che ad inizio ripresa spezza l'inerzia con una prodezza dal limite. L'Idolo, galvanizzato dal vantaggio, continua a spingere: Stocchino ancora per Melis che questa volta non è sufficientemente lucido al momento della conclusione. Passano pochi minuti e Melis innesca Giolitti per il raddoppio. Il Bari Sardo prova a reagire, sale sugli scudi Mayamba ma Salis è attento e salva i suoi; sull'altro fronte, deviazione acrobatica di Giolitti, con Murru che si prende gli applausi dei suoi con un intervento eccezionale. Si ripete il duello tra Salis e Muyamba, con l'estremo difensore di casa che ne esce ancora vittorioso; nel finale c'è ancora gloria per Giolitti che trova la sua personalissima doppietta e chiude la contesa.

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2017/2018
Tags:
Promozione
Girone A