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Solinas, vincente all'esordio: «Bello l'Ozierese di nuovo in Promozione e non faremo più derby»
Il tecnico: «Ho ripagato la fiducia della società»

Solinas, vincente all'esordio: «Bello l'Ozierese di nuovo in Promozione e non faremo più derby»

Una scommessa vinta. Dall’Ozierese e da Giuseppe Solinas, tecnico delle giovanili promosso in prima squadra per riportare i canarini in Promozione dopo tre anni. Il presidente Paolo Fantasia e tutti i componenti della società hanno creduto nel loro “Guardiola” ed hanno avuto ragione perché il salto di categoria, seppur giunto vincendo il Triangolare playoff, è diventato realtà domenica scorsa sul sintetico di Pirri dopo il 4-1 rifilato alla Gemini. «La società non se ne sarà pentita – dice con orgoglio mister Solinas – e non capita a tutti di vincere al primo colpo. Ringrazio la dirigenza per l’opportunità che mi è stata data dopo aver fatto tutta la trafila nelle giovanili dell’Ozierese e sono contentissimo di averli ripagati in questo modo visto che nei nostri progetti c’era la scalata alla Promozione».

 

Un obiettivo raggiunto non dalla porta principale bensì attraverso gli spareggi

«Ma alla fine è stato più bello ottenere così la promozione, siamo stati assieme un altro mese e poi sono contento di non ritrovare più i nostri cugini nel prossimo campionato. Basta derby con l’Ozieri Calcio e basta derby con altre squadre di paesi vicini come Berchidda, Buddusò, etc»

Un ritorno in Promozione tanto agognato per l’Ozierese

«La società e il paese aveva vissuto malissimo la retrocessione di tre anni fa e, in queste stagioni, hanno mal digerito i campionati in Prima categoria. Ora spero che si possa allestire una squadra per cercare di restare il più possibile in Promozione e magari di programmare anche l'approdo in Eccellenza»

Un programma, quello per il prossimo anno, che dovrebbe prevedere la riconferma di mister Solinas alla guida dei canarini

«Penso di sì anche se però non metto certezze, stiamo ancora festeggiando e la mia riconferma non è stata ancora oggetto di discussione perché quando ci siederemo attorno a un tavolo occorrerà trovare un accordo e non parlo di quello economico; ci sarà da fare una valutazione sulla rosa e su un gruppo che io spero di poter allenare ancora così com'è e, possibilmente, completarlo»

Torniamo indietro al campionato che vi ha visto chiudere in testa il girone d’andata, poi c’è stato un black-out che ha rischiato di compromettere la stagione

«Sì, è stato un febbraio nero con un punto in cinque partite. La squadra sembrava avesse esaurito tutto, c’è stato un calo psicologico, dovuto alla mancanza di esperienza e di nervi saldi»

In quel periodo la sua posizione si era fatta precaria

«È vero, ho rischiato di saltare. La società ad inizio stagione mi ha dato sì fiducia ma è stata anche molto diretta con me chiedendomi di raggiungere i playoff e investendomi di una certa responsabilità. In quel periodaccio mi sono messo in discussione, mi chiedevo il perché di questa involuzione, ho anche rimesso il mandato alla società, ho detto loro che se volevano dare una scossa all’ambiente mi sarei fatto da parte»

E invece?

«Invece mi hanno rinnovato la fiducia, hanno detto di continuare il mio lavoro perché sarebbe, per forza di cose, arrivata la svolta»

Svolta che poi è arrivata alla nona giornata di ritorno

«Sì, nella gara di Sassari. Rischiavamo di farci superare in classifica dai nostri avversari, invece abbiamo vinto 3-1 e blindato il secondo posto. Lì ci giocavamo tutto dopo aver dilapidato il grande vantaggio e, siccome non eravamo diventati scarsi tutta in una volta, abbiamo vinto meritatamente e ci siamo rimessi in moto»

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Ma alla fine il secondo posto era davvero il massimo risultato che potesse ottenere la sua Ozierese?

«Allora, se nella partita successiva a quella di Sassari avessimo battuto l’Olbia io dico che avremmo potuto vincere il campionato o, perlomeno, fare lo spareggio perché ci saremmo portati a -3 dalla vetta ed avremmo poi approfittato del loro successivo calo nel quale hanno ottenuto un punto in due gare. Ad ogni modo ritengo che i galluresi abbiano vinto meritatamente in virtù di una maggior continuità»

Nei playoff poi non avete sbagliato nulla, a partire dalla sfida contro il Cuglieri terzo classificato nel girone C

«Il girone D è molto forte, quest’anno c’erano almeno tre o quattro squadre che sarebbero arrivate a centro classifica nella Promozione Nord. Rispetto al girone C poi non c’era proprio paragone, se fossimo stati lì avremmo conquistato una settantina di punti. Infatti, nei playoff l’Ozierese e il Lauras hanno dimostrato di essere superiori a Cuglieri e Bittese»

E nel triangolare la gara decisiva è stata proprio quella col Lauras

«Direi di sì, avendoli battuti 2-1 il più era fatto. Domenica il Pirri, che una settimana prima era stato travolto 5-1 dal Lauras, avrebbe dovuto batterci con sette gol di scarto per vincere il Triangolare, un risultato impossibile da ottenere per una squadra che mi è sembrata molto inesperta»

Nella gara decisiva di Pirri, quella che ha sancito la promozione, mancava Arcadu, squalificato, il vostro bomber che in campionato ha segnato il 50% dei gol fatti dall’Ozierese

«Marco è un giocatore straordinario, ad inizio stagione avevo un po’ di soggezione nell'allenare un giocatore di tale caratura, un bomber affermato che aveva sempre vinto la classifica cannonieri ma non gli riusciva di conquistare il campionato. Invece mi ha sorpreso favorevolmente, non avrei mai pensato che potesse mostrare una tale umiltà e che potesse mettersi a disposizione del gruppo in modo così totale. Ha sbagliato il rigore nello scontro diretto con l’Olbia ma ha segnato 28 gol, mostrando di essere un giocatore di ben altra categoria. In avanti, poi, si sono distinti anche Marceddu e Fraoni, giunto a dicembre al posto di Desole, entrambi grandi giocatori»

Guardando la lista dell’Ozierese non si può non notare che la squadra è tra le più giovani in assoluto

«Sì è vero, a Pirri il più “anziano” era Mallau, classe 1984 mentre in panchina avevo solo giocatori fuoriquota come Taras (’93), Manchia (’93), Bruccoleri (’94) e Scanu (’94) che ci ritroveremo pronti per l’anno prossimo. Una citazione a parte merita Antonio Fantasia, che è un ’93 di categoria superiore; può giocare sia esterno alto che basso, è duttile e ha grande corsa, secondo me può fare tranquillamente la serie D. Penso che una squadra come il Porto Torres, da qui a poco, farà una chiamata per averlo in rosa e mi risulta che lo stesso Fertilia sia interessato»

Fabio Salis

In questo articolo
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Stagione:
2010/2011
Tags:
Sardegna
Girone D
Intervista