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Serie D
Dopogara col mister barbaricino e il vice di Sanna

Torres-Nuorese, Mariotti: «Abbiamo fatto una buona gara ma loro sono più forti». Rubino: «Vittoria dedicata a Marco, tre punti importanti per il nostro cammino»

La Nuorese esce a testa alta dal Vanni Sanna e, probabilmente dai playoff. Marco Mariotti non si illudeva di poter battere la Torres ma è soddisfatto della prova dei suoi come conferma nella conferenza post-gara: «Noi cerchiamo sempre di giocare la partita ma siamo un po' carenti dal punto di vista agonistico. Senza nulla togliere alla Torres, composta da ottimi giocatori che danno qualcosa in più specialmente in casa e i risultati parlano chiaro: sono imbattuti, contro di noi hanno ottenuto la 12esima vittoria. Fuori casa concedono qualcosa in più, sapevamo perciò di giocare in un campo ostico e complimenti a loro perché alla squadra che vince vanno sempre fatti». Verdazzurri più propositivi nella ripresa alla ricerca del pareggio. «Dopo l'errore che ci ha portato allo svantaggio - continua Mariotti - abbiamo cercato nel secondo tempo di fare la partita costringendo Fadda a fare due ottime parate ma anche esponendoci al contropiede con il match chiuso da loro solo a 3' dalla fine. Nel primo tempo c'erano comunque due squadre fresche con loro pericolosi in attacco ma anche noi non siamo riusciti a finalizzare due o tre ripartenze. L'equilibrio è stato interrotto da un errore nostro a centrocampo e una palla persa ingenuamente, loro sono ripartiti e con due giocatori come Scotto e Demartis se glielo concedi poi è giusto che paghi dazio». L'allenatore romano ha spostato diverse volte le pedine in campo: «Io scambio parecchio gli esterni, Cadau e Tupponi non scordiamoci che sono due ex attaccanti che giocano terzini però ci danno tante cose positive, noi fuori casa abbiamo vinto sette partite giocando anche un buon calcio come credo abbiamo fatto vedere anche al Vanni Sanna a prescindere dal risultato finale, senza fare barricate. Il 2-0 ci condanna anche perché la Torres nei due confronti con noi si è dimostrata superiore». sulle scelte ad inizio gara e durante il match: «Io premio sempre chi si allena bene, abbiamo giocato con un '97 e '98, Pisanu ha avuto la febbre tutta la settimana, domenica scorsa aveva fatto una gran partita Del Sole ed era giusto riconfermarlo perché nel calcio siamo tutti utili e nessuno indispensabile. Cambiare significare premiare e non far sentire nessuno appagato e col posto sicuro, questa è la mia filosofia».

 

Con Marco Sanna assente è il suo vice Pietro Rubino a commentare la vittoria della Torres: «Abbiamo vissuto un'atmosfera un po' difficile dopo che Marco ci ha comunicato che era venuta a mancare la sorella. Ci siamo stretti tra di noi e probabilmente ci ha dato una forza in più per cercare di ottenere una vittoria in uno scontro diretto molto importante che dedichiamo al mister, lui è la nostra guida e doevamo dare una risposta al nostro cammino dopo il pareggio col Castiadas, gara nella quale abbiamo cercato di vincere con l'uomo in meno rischiando anche di perdere». Con la Nuorese tre punti importanti: «Abbiamo battuto una buona squadra, che si era rifatta sotto e ora li abbiamo ricaccaiti dietro. Dopo un buon primo tempo con occasioni create e il gol di Demartis, siamo un po' calati nella ripresa ma nei derby è importante prendere i tre punti, il nostro obiettivo è migliorare la posizione in classifica, la squadra ha messo un grande carattere dando una risposta al livello mentale. La soddisfazione è quella di aver chiuso la gara con un cambio importante, con Gueli che ha chiuso la partita». L'esterno classe '97 e felice: Una grande soddisfazione segnare dopo aver toccato il primo pallone di fronte ai propri tifosi, ho pensato solo a tirare».

In questo articolo
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2015/2016
Tags:
Sardegna
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