Il nuovo tecnico: «Un mio punto fermo è il rispetto»
Torres, Riolfo si presenta: «Non mi piacciono le sfide facili, nel calcio tutto cambia in fretta, è il momento di dimostrare chi si è»
Il viaggio in nave da Genova, l'arrivo a Sassari, la firma e la presentazione alla stampa. Giancarlo Riolfo è il nuovo allenatore della Torres e, da questo pomeriggio, inizia l'avventura alla guida dei rossoblù al "Walter Frau" di Ossi in vista dell'esordio di domenica sul campo nel delicato scontro diretto a Ladispoli. La scelta del 50enne di Albenga, che in carriera ha guidato sempre club liguri tranne l'anno scorso quand'era alla Vis Pesaro, è arrivata ieri (leggi l'articolo) dopo l'annuncio, da parte della società sassarese, dell'esonero di Marco Sanna in seguito alla sconfitta casalinga contro il Latina.
Le parole di Riolfo. «Forse non mi piacciono le cose facili - le parole del neo-tecnico riportate dal club rossoblù - ma allo stesso tempo affrontare sfide come questa rappresenta il sale nel lavoro di ogni allenatore. Io raccolgo il testimone da un tecnico sassarese e preparato come mister Sanna ed essendomi trovato in quella situazione, capisco bene quanto sia doloroso per la Società fare delle scelte ma è il rischio del nostro mestiere». Mister Rolfo, che sarà coadiuvato dal collaboratore e vice Paolo Pantera, sa su cosa dovrà intervenire: «Ho lavorato tante volte in situazioni in cui i risultati avevano ingenerato insicurezza nella squadra, e in quel momento tutto sembra andare nella direzione sbagliata ma avendoli visti in questo campionato e conoscendo alcuni di loro, sono certo che i giocatori possono fare molto di più. In particolare qui a Sassari, i ragazzi hanno il privilegio di indossare una maglia importante che chi sta nel calcio conosce bene. Spesso questo onore diventa un onere, finisce per togliere tranquillità». Per la salvezza ci sono 18 punti a disposizione: «Mancano sei partite al termine del campionato, per noi sarà un mini torneo da giocare con lo spirito di chi sa di poter affrontare tutti alla pari. È il momento di dimostrare chi si è, come singoli e come squadra, e con squadra intendo davvero tutti, dal primo all'ultimo. Nei miei gruppi ho un punto fermo ed è il rispetto, tra di noi e tra di loro. Li conoscerò, ci parlerò, li vedrò in campo e nello spogliatoio, e farò delle scelte. Per questo sono qui, sono felice di essere qui, e accolgo volentieri la responsabilità che mi ha offerto il presidente Sechi. L'obiettivo è la salvezza, tutto può cambiare in fretta nel calcio e insieme al mio vice Pantera, e a tutto lo staff, lavoreremo per questo».