Il tecnico: «Che derby col Lanusei, faremo bene»
Tortolì, Murino si gode il ripescaggio: «Eccellenza meritata dopo una grande stagione»
L’Eccellenza dopo tre stagioni e, soprattutto, dopo una retrocessione che fece male al Tortolì abituato da una decina di stagioni a sedersi nel salotto buono del calcio sardo. Aver ripreso la categoria perduta nel 2011 ha portato grande entusiasmo nel club ogliastrino che ora sogna nuovi spettacolari derby col Lanusei e scontri di prestigio con molte società blasonate della Sardegna. L’allenatore Mariano Murino, confermato alla guida dei rossoblù, commenta il salto di categoria che si è materializzato lunedì scorso: «Siamo contentissimi del ripescaggio anche se ci dispiace che questo sia avvenuto per l’esclusione del Samassi, in ogni caso già da tempo speravano nel passaggio in Eccellenza perché legati al destino dell’Arzachena con gli smeraldini che lunedì dovrebbero avere l’ufficializzazione del ripescaggio in serie D. Diciamo che abbiamo potuto festeggiare con qualche giorno in anticipo».
Una promozione che sentite meritata
«Assolutamente sì, abbiamo disputato un grande campionato chiudendo alle spalle di un Lanusei che aveva programmato la vittoria finale, nei playoff abbiamo battuto il Ghilarza in semifinale e perso nella finalissima contro il Ploaghe solo a 3’ dal termine, perciò dico che questo ripescaggio è il premio ad un gruppo che ha saputo fare cose importanti»
I derby col Lanusei in Promozione sono stati seguitissimi ora li ripeterete anche in Eccellenza
«Non può che far bene a tutta l’Ogliastra avere due squadre nel massimo campionato regionale di calcio, l’anno scorso le sfide tra la mia squadra e quella di Francesco Loi sono state sentite, spettacolari e corrette, credo che ripeteremo questi ingredienti anche nella prossima stagione magari con la presenza di un pubblico ancor più numeroso benché lo scorso anno abbiamo portato sia a Lanusei che a Tortolì almeno un migliaio di spettatori»
Vista la quasi intera conferma del gruppo, era corretto dire che il Tortolì già dall’anno scorso fosse una squadra di Eccellenza?
«Certo, abbiamo in rosa giocatori che questa categoria l’hanno già giocata come Enrico Galasso, Simone Monni, Fabio Budroni, Francesco Martella, Marco Nieddu e Alessio D’Agostino e altri che hanno calcato campi ancor più importanti come Julian Wajnsztein e Antonino D’Agostino. Aver tenuto l’intelaiatura della scorsa stagione mi fa ben sperare per il campionato che andremo a disputare, faremo sicuramente bene»
L’unica incognita potrebbe essere quella dell’allenatore allora?
«Per me l’Eccellenza è una novità ma credo che ogni tecnico debba mettersi in discussione ad ogni inizio stagione, e questo deve valere anche per gli allenatori più navigati e non solo per quelli alla prima esperienza. Già nella scorsa stagione ai miei ragazzi ricordavo che io lavoro come osteopata e l’aver curato bene cento pazienti non mi dà la certezza di farlo correttamente anche per il centunesimo, ogni volta è una sfida nuova, vale nel mondo del lavoro come nello sport. Io mi sento pronto ad affrontare l'Eccellenza»
I vostri fuoriquota saranno pronti per l’Eccellenza
«Abbiamo giovani validi, molti dei quali già utilizzati in Promozione. Credo potranno fare bene anche in Eccellenza e mi riferisco a Federico Serra (’97), Luca Pischedda (’96), Simone Orrù (’96), Gavino Pireddu (’95). Enrico Pani (’94) farà all’università e potrebbe essere un problema. Invece Galasso (’93) non rientra più nei fuoriquota e perciò lo ritengo il nostro primo acquisto»
State pensando a qualche innesto?
«Qualcosa faremo, magari non subito. Mercoledì inizieremo la preparazione e vediamo quali esigenze avremo e dove dovremo intervenire. La società è al fianco mio e della squadra»
Che effetto fa a Mariano Murino aver recuperato la categoria persa nel 2011 quando ancora indossava le scarpette e vestiva rossoblù?
«Tre anni fa andai via a marzo ma quella retrocessione il Tortolì non vedeva l’ora di cancellarla. È stata brava la società a saper ripartire, risolvendo pian piano quei problemi che erano stati alla base di quell’annata sfortunata, ricreando entusiasmo attorno alla squadra che ora torna a testa alta in Eccellenza. Esserci io alla guida di questo Tortolì è motivo di grande orgoglio»