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Marco Mariotti, allenatore, Nuorese
I barbaricini giocano bene ma segnano poco, manca la punta col "killer istinct"

In un girone ancora senza padroni la Nuorese può prendersi la vetta, ma deve vincere il recupero col Sansepolcro

L'Avezzano ha perso tre gare di fila e ha ceduto il primo posto, l'Arzachena va ko da due gare e domenica ha lasciato il primato nelle mani di un terzetto di squadre composto da Albalonga, Ostiamare e Rieti. Il girone G non ha ancora un vero padrone e la vetta, che continua a ballare da una parte all'altra, potrebbe finire giovedì nelle mani della Nuorese se dovesse vincere il recupero della terza giornata in casa del Sansepolcro. Per i barbaricini si tratterebbe della seconda occasioni di fila per andare a condurre il campionato dopo aver perso sabato nell'anticipo contro il Muravera, una gara che ha confermato pregi e difetti della squadra di Marco Mariotti. Nel primo tempo, che il tecnico romano ha definito «il migliore giocato dai miei ragazzi in questa stagione» ha mostrato un buon possesso palla, la ricerca alternata dello sfogo del gioco tra centro e fascia con gli esterni Cadau e Carta ha metter dentro l'area avversaria un numero considerevole di palloni. Il problema è nell'avere un finalizzatore, un giocatore d'area di rigore che trasformi in gol il presupposto di una marcatura. Ucha Lopez, che proprio contro il Muravera in Coppa Italia aveva segnato una doppietta nella prima uscita ufficiale dei verdazzurri, non pare avere quelle caratteristiche di "killer istinct" che ci vuole per vincere le partite. L'argentino finora ha segnato un gol su calcio di rigore contro la Flaminia, se ci fosse stato in campo lo specialista Daniele Molino sarebbe ancora a secco. Proprio l'assenza del fantasista di Ovilò incide nel dato numerico che vede l'attacco della Nuorese (6 reti) come il peggiore tra le prime 11 squadre del girone. Con l'ex Olbia in campo, però, salterebbe a centrocampo uno tra Gallo e Falasca oppure in difesa Carta quando Cadau retrocede di qualche metro perché le quote in campo sono distribuite in tutti i reparti: in attacco viene utilizzato uno tra Mendy e Botti, a centrocampo c'è l'intoccabile Goh, in difesa Scintu e Tupponi, con quest'ultimo che a volte scala in avanti com'è capitato col Muravera. 

I problemi in campo nascono nel momento in cui la Nuorese non fa gol nella porzione di gara a lei favorevole, quando ha subito una rete - solamente in due occasioni (più la terza in Coppa Italia contro il Trastevere) per fortuna - ha sempre perso. È capitato con la Flamina e si è ripetuto con il Muravera, in entrambi i casi la reazione al gol subito non è stata da grande squadra: contro i civitonici il gol di Cardillo è arrivato al 5' della ripresa, Ucha Lopez ha fallito la palla del pari e negli ultimi 25' di gioco c'è stata confusione e poca lucidità, il tutto aggravato dall'infortunio di Molino con i tre cambi già effettuati; contro i sarrabesi la rete di Nurchi è arrivata al 67', la squadra ha accusato il colpo e ha perso di mordente e determinazione. La mancata reazione al gol subito è l'aspetto che più ha contestato mister Mariotti ai suoi ragazzi, il tecnico ha elogiato la prova nel complesso («la prestazione non va mai dimenticata anche quando si perde»), si è assunto la responsabilità della sconfitta («Io ho fatto la formazione iniziale e io ho deciso poi i cambi») ma ha anche pungolato chi è subentrato in corsa (Bezziccheri e Pusceddu, ndr): «Chi ha giocato dall'inizio ha fatto benino, chi è subentrato non ha dato le risposte che volevo, vorrei che i giocatori della panchina mi mettessero più in difficoltà». Giovedì c'è la possibilità di riscattarsi e di mettersi subito alle spalle il ko col Muravera. Il Sansepolcro avrà da smaltire le scorie del clamoroso 0-5 rimediato col Monterosi, la Nuorese in trasferta ha vinto due gare su due senza subire ancora reti. La squadra si trasferirà poi dal centro aretino in Umbria perché domenica sarà impegnata sul campo della cenerentola Foligno. Giocare al giovedì il recupero ed evitare così di rientrare in Sardegna è dipeso anche dal fatto che il Sansepolcro si è accordato per posticipare al lunedì in notturna il derby col Trestina, i due paesi sono distanti tra loro appena trenta chilometri.

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2016/2017
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7 Andata