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Villacidro, la prima di Muscas: «La vittoria col Taloro ha stupito gli altri, non me»
Il mister: «I giovani crescono e hanno entusiasmo»

Villacidro, la prima di Muscas: «La vittoria col Taloro ha stupito gli altri, non me»

Ci ha impiegato 21 giornate ma, alla fine, anche il Villacidro ha potuto festeggiare la prima vittoria stagionale. Vittima dei grandi numeri è stato il Taloro sconfitto domenica 2-1 anche se i gavoesi hanno dimostrato di non digerire i canarini, unica squadra al pari del Calangianus ad uscire indenne finora dal Mariastiai. Uda e Atzeni sono stati i protagonisti sottoporta di una vittoria che ha stupito tutti ma non il tecnico del Villacidro. «Ma sì - dice il tecnico Efisio Muscas - io vedo l'entusiasmo che ci mettono i ragazzi ogni settimana e prima o poi doveva arrivare questa vittoria. Siamo contenti ma questi tre punti non cambiano il nostro cammino».

 

Con soli 7 punti in classifica è utopistico pensare alla salvezza, qual è l'obiettivo del Villacidro?

«Lo stesso di inizio stagione. Dare spazio ai giovani locali e farli crescere in un campionato difficile come quello dell'Eccellenza grazie all'aiuto di alcuni atleti di esperienza che abbiamo inserito cercando di individuare l'uomo, prima di tutto più che il giocatore in sé»

Ma come si fa a mantenere l'entusiasmo in mancanza di risultati?

«Non è facile, è vero, ma noi non dobbiamo mai dimenticare che in estate il calcio a Villacidro stava sparendo. La Villacidrese è fallita ed è ripartita dalla Terza, il Villacidro ha pensato a salvare il titolo, costruendo la squadra con poche risorse e puntando tutto sui giovani del posto. La classifica non è mai stata un assillo e i ragazzi stanno acquisendo un bagaglio di esperienza che tornerà utile in Promozione, un campionato più consono alle possibilità della società»

Ed Efisio Muscas è al Villacidro perché?

«Per mia scelta mi è sempre piaciuto allenare i giovani, l'ho fatto tanti anni alla Villacidrese con gli Allievi regionali e la Juniores nazionale, in estate il gruppo di amici che ha rilevato la società mi ha chiesto di ristrutturare il settore giovanile e ho preso la Juniores, poi ci sono state le dimissioni di mister Mario Orrù e ho detto sì alla proposta di seguire la prima squadra senza ragionare da allenatore, perché se avessi guardato la classifica o le potenzialità della squadra avrei dovuto rifiutare. Ma le imprese difficili mi attraggono così come è tanta la voglia di far crescere i ragazzi del posto»

Quali ragazzi che stanno giocando si stanno mettendo in evidenza?

«Io ricordo che noi abbiamo il più giovane atleta dell'Eccellenza, Alberto Lilliu, classe 1996, fa il centrocampista e sta giocando tutte le partite. Il Cagliari ha chiesto informazioni su di lui. Ma potrei citare Deidda, un '93 che ha alle spalle già un campionato di Promozione e quasi due d'Eccellenza oppure Fenu, un esterno forte fisicamente che deve solo acquisire un po' più d'esperienza. Ecco, in un campionato dove c'è la regola dei quattro fuoriquota dall'inizio io non ho di questi problemi perché ne faccio giocare sempre sei o sette»

E gli anziani? A dicembre sono andati via Cossu, Brandi, Ennas, Congia

«Abbiamo in porta Pomarè che ha giocato in Seconda Divisione, Porcedda e Surano sono una sicurezza dietro, Roberto Mingoia e Gigi Atzeni non si discutono. Attorno a loro ruotano 13/14 Juniores, che hanno entusiasmo e vogliono essere il futuro del Villacidro»

Un Villacidro che non molla mai. A parte lo 0-6 col Valledoria, pur perdendo avete sempre dato filo da torcere agli avversari

«Ci può stare in questo contesto una sconfitta altisonante. Io ho esordito dieci partite fa, a Muravera, con un pareggio poi in altre gare siamo stati sfortunati pagando oltre modo l'inesperienza, in Eccellenza al primo errore vieni punito immediatamente. Un discorso a parte farei sugli arbitraggi, nel dubbio ci affossano perché siamo ultimi, sono rammaricato per questo perché la società e i ragazzi meritano maggior rispetto per tutti i sacrifici che continuano a fare»

L'amichevole di giovedì scorso col Cagliari è stato perciò un premio per questi ragazzi?

«Ma certo, ad un certo punto ho fatto cambi stile basket perché era giusto che tutti potessero conservare un bellissimo ricordo nell'aver incontrato giocatori professionistici. E' stata una bella giornata, ho visto molti giovani allo stadio perché molti dei loro coetani erano in campo a sfidare i giocatori del Cagliari. Ecco, riuscire a riavvcinare i giovani al campo è un altro traguardo che inseguiamo»

Mentre domenica puntate al bis in casa del Fertilia

«I nostri valori tecnici sono inferiori a quelli di tutte le squadre del girone, cerchiamo di sopperire mettendoci entusiasmo, voglia e determinazione. Incontriamo una squadra forte, in lotta per i playoff che ha puntato molto sui giovani. Sarà un bel confronto per i miei ragazzi che possono misurarsi con chi sta facendo molto bene, ce la giocheremo guardando in faccia gli avversari come abbiamo sempre fatto finora, non voglio vedere facce chine in campo»

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2011/2012
Tags:
Sardegna
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Intervista