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Vince l’Atalanta di misura, al Cagliari mancano gol e idee
Denis, a 10 dal termine, punisce i rossoblù

Vince l’Atalanta di misura, al Cagliari mancano gol e idee

L’Atalanta crea e segna, il Cagliari no. Come se non bastasse, la difesa inizia a fare acqua, e il maltempo stavolta non c’entra. Può bastare questo per fotografare il deludente 1-0 subito dalla squadra di Ficcadenti allo stadio Azzurri d’Italia di Bergamo. Novanta minuti di confusione e nervosismo, complice anche la prova incolore dell’esordiente arbitro Giacomelli, che hanno messo (ancora una volta) in evidenza tutti i limiti del Cagliari. La sterilità delle punte, ancora a secco, e il poco gioco prodotto spengono gli entusiasmi di tifosi ed addetti ai lavori che ad inizio stagione avevano intravisto qualcosa di buono. Tutto questo ora non c’è più da qualche giornata, e sembra se ne siano accorti tutti tranne Ficcadenti, il quale ha difeso squadra e gioco espresso persino a fine gara, parlando quasi esclusivamente di sfortuna. Ma la cronaca parla chiaro.

LA CRONACA - Tra i rossoblù l’unica novità è sulla destra, dove Perico sostituisce Pisano. Atalanta senza lo squalificato Padoin, al suo posto gioca Carmona.

La prima sofferenza arriva al minuto 8’ quando Agostini stende un imprendibile Schelotto al limite destro dell’area di rigore. La battuta di Cigarini trova Denis alla deviazione di testa, ma la palla fa solo la barba al palo destro. Al minuto 11’ il Cagliari sbaglia in fase di disimpegno e Denis, dal limite, prova la conclusione a rete. Ancora fuori di un soffio, rossoblù in difficoltà. Cossu prende calci e inventa poco calcio, le punte non arrivano mai in area avversaria e vanno al riposo con zero tiri a testa. Al 36’ Bonaventura pennella dal fondo un cross per la testa del sempre presente Denis, il quale elude la marcatura di Ariaudo e, di testa, sfiora ancora il palo alla sinistra di Agazzi. Passa un minuto e l’incubo si ripete: questa volta il traversone arriva dalla destra è ed a firma di Maxi Moralez. A centro area, manco a dirlo, c’è sempre il Tanque. La palla sembra entrare ma il riflesso di Agazzi spegne i sogni di gloria dei bergamaschi deviando in corner. Si va all’intervallo, dunque, senza quel gol che l’Atalanta avrebbe ampiamente meritato e che, allo stesso tempo, avrebbe spezzato le gambe al Cagliari, incapace di costruire un’azione degna di nota in tutta la prima frazione.

Parte forte anche nella ripresa l’Atalanta. Dopo appena 2 minuti la botta da fuori di Masiello si stampa sull’incrocio destro della porta rossoblù, la stessa mai sfiorata dalla coppia Nenê-Ribeiro nei primi 45’ di gioco. La partita scivola così via, un po’ per la pioggia e un po’ per le poche occasioni create, verso il settantesimo abbondante. Conti, il più attivo tra i rossoblù, recupera palla sul fondo e trova lo spazio per una conclusione, anzi due, che Consigli respinge non senza qualche affanno. A 10’ dal novantesimo però ecco il gol che condanna il Cagliari alla sconfitta, la seconda di fila dopo lo 0-3 rimediato in casa contro la Lazio. Fa tutto Denis che ridicolizza Canini e scavalca Agazzi con un tocco sotto pesantissimo, che vale anche la settima segnatura in stagione per l’attaccante argentino ex Udinese.

La partita entra nel vivo, il finale è tutt’altro che scontato. Il Cagliari prova risollevare le sorti di una gara forse compressa ben prima del vantaggio casalingo, arrivando al tiro con Nenê, protagonista di un’azione contestata dall’Atalanta: Lucchini rimane a terra dopo uno scontro, il gioco prosegue e sul lancio da metà campo Nenê, tenuto in gioco proprio dal difensore in maglia nerazzurra, controlla (male) e conclude addosso a Consigli, tempestivo nell’uscita. Gli animi si accendono e l’inesperto Giacomelli, coadiuvato da Rizzoli in veste di quarto uomo, tiene a stento le redini di una gara quanto mai infuocata. Passano due minuti ed ecco che la scena si ripete. Questa volta il protagonista è Perico, ma la palla non impensierisce Consigli. Altra rissa sfiorata e qualche cartellino qua e là, sempre delle stesso colore, cioè il giallo. Nel corner finale ci prova anche Agazzi, uomo in più nell’area avversaria, ma i titoli di coda son già scritti. Al fischio finale arriva così la conferma che il Cagliari è in crisi di risultati e di gioco, e la panchina di Ficcadenti alquanto instabile. Sulla sua ombra ecco De Canio e gli ex Ballardini e Donadoni, quest’ultimo ancora sotto contratto con i rossoblù. Ora la sosta per le Nazionali poi l’Inter a San Siro. Insomma, l’inverno sta davvero arrivando...

 

Simone Ariu

 

CAGLIARI (4-3-1-2) Agazzi; Perico, Canini, Ariaudo, Agostini; Biondini (89’ Ekdal), Conti, Nainggolan; Cossu (83’ Ibarbo); Thiago Ribeiro (86’ Larrivey), Nenê.

Allenatore Massimo Ficcadenti.

A disposizione Avramov, Gozzi, Ceppelini, Rui Sampaio.

ATALANTA (4-4-1-1) Consigli; Masiello (95’ Ferri), Capelli, Lucchini, Peluso; Schelotto, Cigarini, Carmona, Bonaventura (82’ Pettinari); Moralez (71’ Marilungo); Denis.

Allenatore Stefano Colantuono.

A disposizione Frezzolini, Raimondi, Minotti, Gabbiadini.

ARBITRO Piero Giacomelli.

RETI 80' Denis (A).

NOTE Spettatori 11.000 circa; Recuperi 4’ st; Ammoniti Biondini, Conti (C), Cigarini, Masiello, Marilungo, Peluso (A).

 

LE PAGELLE

Agazzi, 6 - Che incubo le girate di testa di Denis. Nel primo tempo ne sventa una con un buon riflesso, sulle altre si affida alla sorte. Non può nulla sul tocco sotto che vale l’1-0.

Perico, 5,5 - Spinge poco e contiene quel che può. Non fa disastri ma l’intera linea difensiva non è in giornata.

Canini, 5 - È protagonista di un film horror, come gli capitava spesso qualche anno fa. Perde sempre i duelli con Denis, su tutti quello in cui il Tanque regala l’1-0 all’Atalanta.

Ariaudo, 5,5 - Anche lui non è in giornata e soffre ogni volta che la palla arriva dalle sue parti.

Agostini, 5 - Schelotto lo fa impazzire per tutta la gara. In avanti non si fa mai vedere, la prestazione è insufficiente.

Biondini, 5,5 - È stanco e si vede, non gli basta lottare fino alla fine per eccellere nel match.

Conti, 6 - Torna e si riprende le chiavi del centrocampo del Cagliari. Le sue incursioni sono le uniche degne di nota, è il più pericoloso dei suoi.

Nainggolan, 5,5 - Poca roba rispetto alle ottime prestazioni dell’anno scorso. Attento a ripiegare, pecca di qualità in fase d’impostazione.

Cossu, 5,5 - Nel primo tempo sbaglia tanto, troppo. Subisce diversi brutti falli ma Giacomelli non sembra vedere. (Ibarbo, sv - Lotta sulla sinistra guadagnando due corner nel finale. Per un voto, però, servono più minuti).

Thiago Ribeiro, 5 - Gioca soprattutto defilato sulla destra, senza però distinguersi per occasioni pericolose. (Larrivey, sv - Troppo poco per entrare in partita).

Nenê, 5 - Un fantasma nel primo tempo, il solito inconcludente nella ripresa. Ha una ghiotta occasione a tu per tu con Consigli nel finale di gara: sprecata.

 

 

 

 

 

 

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2011/2012
Tags:
11 Andata