«Momento fondamentale, non possiamo distrarci»
Volo d'alta quota per il Bosa, Carboni guarda avanti: «Ci aspettano undici finali, scenderemo in campo per vincerle tutte»
Inutile nascondersi, perchè la classifica ormai parla chiaro: il Bosa non è più una sorpresa, ma è diventata ormai una delle più solide realtà del campionato di Promozione, ed i quattro punti di distacco dalla corazzata Orrolese, un margine peraltro ampiamente colmabile, considerando che mancano ancora ben undici giornate alla fine del torneo, raccontano perfettamente il cammino di una squadra che ha saputo far tesoro dei propri errori, crescendo visibilmente domenica dopo domenica, ed è pronta a giocarsi ogni sfida come se si trattasse di una finale. Oltre alla compattezza e alla determinazione, nelle ultime uscite i ragazzi allenati da mister Salvatore Carboni, punto di riferimento per un intero gruppo, hanno messo in evidenza un cinismo da grande squadra, infiammando l'entusiasmo del proprio pubblico che ora più che mai crede nell'impresa dell'approdo in Eccellenza. Dopo il passo falso rimediato alla seconda giornata in casa del Siliqua, i rosso-blu hanno infilato diciassette risultati utili consecutivi, con ben 10 vittorie, l'ultima delle quali in casa con l'Arbus (guarda l'intervista rilasciata dopo la gara d'andata); un impegno tutt'altro che facile, un esame superato a pieni voti che rilancia definitivamente le quotazioni del club del presidente Marco Naitana.
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«Stiamo vivendo un sogno – ammette Carboni – che cercheremo con tutte le nostre forze di trasformare in realtà, le cose stanno girando decisamente per il verso giusto, e la vittoria ottenuta domenica è stata l'ennesima conferma in questo senso: una partita molto difficile, l'Arbus è una squadra tosta, con diversi giocatori di categoria superiore in avanti che possono farti male in qualsiasi momento». Il Bosa è riuscito ad interpretare la gara nel migliore dei modi. «C'era il rischio di sbilanciarsi troppo e scoprire il fianco per i contropiedi avversari; i ragazzi hanno saputo aspettare, con grande intelligenza tattica, il momento migliore per sfruttare le occasioni. Siamo stati fortunati a passare in vantaggio con una bellissima punizione di mio fratello Roberto, da quel momento il match si è messo in discesa per noi». Strappare il bottino pieno non è stato comunque uno scherzo. «C'è stato da soffrire – ammette - ma è giusto così, è normale e fisiologico concedere qualcosa agli avversari; peccato perchè potevamo chiudere il discorso molto prima, ma Roberto ha la capacità di realizzare degli euro-gol e poi sbagliare clamorosamente le azioni più semplici». All'ultimo secondo, ci ha pensato Pinna a piazzare il raddoppio: «Una bella soddisfazione, mi fa piacere perchè si tratta di un giovane che è da poco con noi ma si sta ritagliando già il suo spazio».
Il tecnico è ben consapevole di avere diverse frecce al suo arco: la sfida con la Tharros, ad esempio, è stata decisa da una prodezza di Pischedda. «Sto chiedendo insistentemente maggior partecipazione sotto porta da parte dei centrocampisti, e son stato subito accontentato. C'è bisogno del contributo di tutti: se riusciamo a mandare in rete più elementi aumentano le possibilità di fare risultato». E vincere, si sa, aiuta a smaltire più rapidamente la fatica. «I ragazzi si stanno impegnando tantissimo durante la settimana, sono davvero felicissimo del gruppo che ho a disposizione, siamo una piccola, grande famiglia, la nostra posizione in classifica è una diretta conseguenza». L'unico rammarico, forse, è per quel pari interno ottenuto contro il Siliqua. «Non dico che abbiamo preso l'impegno sotto gamba, tuttavia l'approccio non è stato dei migliori; potevamo fare di più soprattutto all'inizio quando abbiamo sciupato due chiare palle gol; siamo stati puniti su due ripartenze, nella terza invece i nostri avversari hanno colpito il palo». Carboni non ne fa un dramma, anzi. «Gli errori dei singoli capitano, soprattutto se non hai molta esperienza alle spalle; spetta al sottoscritto e al mio collaboratore Renzo Puggioni cercare di limitare i danni». Un piccolo, mezzo passo falso che ha rallentato la cavalcata del Bosa, ma non ne ha assolutamente intaccato il morale. «Se devo essere sincero, non faccio mai tabelle di marcia, perchè puntualmente accade l'esatto contrario di quello che mi aspetto. Puntavamo a vincere in casa contro la squadra di Podda per poi strappare un pari a Oristano, ed invece le cose sono andate in maniera opposta. L'esperienza mi suggerisce che le gare vanno preparate e affrontate una per volta».
Lo 0 a 0 di Orroli, oltre al secondo posto in classifica a quattro lunghezze dalla vetta, rappresentano un dato decisamente attendibile: ci sono tutte le premesse per stare in alto sino alla fine. «In questi due anni ho visto miglioramenti sensibili, siamo un gruppo in netta crescita, ed è giusto non mettersi limiti. Certo, da qui a dire che vogliamo vincere il campionato ce ne passa, ma ciò di cui son sicuro è che faremo il possibile per conquistare i tre punti in ogni partita, da qui alla fine, ma servirà tanta concentrazione e tanto sacrificio». Oltre ad un pizzico di fortuna, che non guasta mai. «Ho vinto qualche campionato in carriera per poter dire che si tratta di una componente fondamentale, non è sufficiente essere bravi». Il pubblico può rappresentare un'ulteriore spinta: il 'Comunale Italia' si trasforma puntualmente in una bolgia. «Ne approfitto per ringraziare tutte le persone che vengono a darci man forte la domenica, sono tantissime, nemmeno in Lega Pro mi capitava di assistere a spettacoli del genere. E' stato bello riuscire a riportare la gente allo stadio, si trattava di uno dei nostri primi obbiettivi, più importante delle stesse vittorie. L'ambiente è carico, i risultati contribuiscono ad aumentare l'entusiasmo attorno alla squadra, anche se qualche giocatore magari non è abituato e inconsciamente può accusare un blocco, che gli impedisce di esprimersi in maniera ottimale».
Il calendario ora riserva la sfida delicatissima contro la Frassinetti; mister Carboni avvisa i suoi. «Nel periodo di carnevale qui a Bosa si perdono diversi punti, probabilmente perchè non si è ancora raggiunto quel livello di maturità necessario per fare il salto di qualità e di categoria. Mi affido alla serietà dei miei ragazzi, si tratta senza dubbio di una settimana cruciale per la stagione. Allenarci con la testa fra le nuvole sarebbe da pazzi, da incoscienti. Io posso schierare la formazione migliore, però poi spetta a loro: voglio assolutamente evitare i rimpianti, mi darebbe fastidio se a fine anno pesassero in maniera decisiva atteggiamenti evitabili». Il pari a reti bianche maturato nella gara dell'andata è un segno inequivocabile sulla difficoltà dell'impegno che attende la seconda forza del campionato. «Mi hanno impressionato tantissimo a livello organizzativo, ci hanno messo in grande difficoltà, imbrigliando la nostra manovra piuttosto bene. Sarà uno scontro tosto, soprattutto perchè ci mancherà qualche elemento, ma chi scenderà in campo non farà rimpiangere gli assenti».