Lo Stintino presenta Emanuele Riu
STINTINO - Arriva dall’attacco il primo rinforzo stagionale dello Stintino Calcio. La società di Via Isola Piana si è infatti assicurata le prestazioni sportive dell’esperta punta Emanuele Riu, reduce da una promozione con la maglia del Sorso 1930.
CARATTERISTICHE TECNICHE - Grande finalizzatore dell’area di rigore, può fungere sia da prima che da seconda punta. Agisce principalmente da prima punta, in quanto ha la capacità di far salire la squadra lavorando molto spalle alla porta. Forte nel gioco aereo, possiede inoltre un tiro molto potente.
CARRIERA - Cresce nel settore giovanile del Cagliari dove gioca per sei anni militando dai giovanissimi fino ad arrivare con i nazionali della primavera. Nel 1998 viene acquistato dall’Arzachena dove vi rimane per due stagioni. Successivamente veste le casacche del Barletta e dell’Alghero, il tutto intervallato da una breve parentesi col Valledoria. Nella stagione 2002 -2003 giunge il trasferimento al Tempio dove nel campionato di Eccellenza totalizza sedici reti.
L’anno seguente viene ingaggiato dal Berchidda: nei due campionati di prima categoria giocati con i bianconeri mette a segno la bellezza di quaranta reti. Dalla stagione 2005 - 2006 fino a quella appena conclusa Riu riesce nell’impresa di inanellare sei promozioni: dalla Prima Categoria alla Promozione e dalla Promozione all’Eccellenza col Fertilia di Roberto Sanna e dalla Promozione all’Eccellenza con Ittiri, Sassari Torres e Alghero.
L’ultima affermazione nella passata stagione con la maglia del Sorso, riportando i romangini nel campionato di Promozione dopo aver collezionato 12 presenze e sei reti, la maggior parte delle quali risulteranno decisive ai fini del risultato.
Ora l’approdo allo Stintino e alla corte di mister Franco Frau, suo compagno di squadra ai tempi del Fertilia. Il neo attaccante biancoceleste si presenta così ai suoi nuovi tifosi: «Sono contento di intraprendere questa nuova avventura. Mi auguro di dare un grande contributo e prometto di onorare la maglia impegnandomi al massimo».
Andrea Benenati