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Alvardi loda l'Arzachena: «Col Selargius una vittoria di carattere»
Il mister: Bravi tutti, lo spirito è quello giusto

Alvardi loda l'Arzachena: «Col Selargius una vittoria di carattere»

Una vittoria voluta e trovata in un derby difficile e contro un avversario di rango come il Selargius. L'Arzachena si gode il 2-0 del Biagio Pirina firmato dal rigore di Hasa e dal gol di Visone e si gode una classifica che la colloca al 9° posto con 12 punti dopo 10 giornate. Il cammino verso la salvezza è ancora lungo e irto di difficoltà, specie se in campo la domenica mancano elementi importanti per squalifica. Contro i granata degli ex Figos, Angheleddu & Co. non c'erano Sola e Fraghì e mister Luigi Alvardi ha dovuto attingere dal parco fuoriquota per sopperire alle assenze. Ottima la prova di Lorenzo Loi, classe '94 nel ruolo di esterno sinistro, così come quella dell'ultimo arrivato Valerio Giordani, all'esordio in casa dopo i 17' contro la Cynthia. «Col Selargius mi è piaciuto il carattere della squadra - dice il tecnico degli smeraldini - e la voglia di cercare il risultato sin dal primo minuto. Lo spirito e la determinazione messi in campo erano quelli che ci volevano in una gara come questa».

Voi ci avete messo anche quella rabbia in corpo che vi era rimasta dopo il pari di Porto Torres

«Indubbiamente sì, per noi è stata dura mandar giù quella gara per ciò che la squadra aveva prodotto in campo. Ma il calcio è così, se tu non chiudi le gare poi gli avversari alla prima occasione non ti perdonano e così ha fatto il Porto Torres. Due punti persi che abbiamo recuperato battendo il Selargius e non era facile»

Si aspettava forse qualcosa in più dal Selargius che arrivava da buoni risultati?

«Il Selargius era accreditato sin da quest'estate come squadra che doveva stare ai vertici della classifica, ha attraversato alcune vicissitudini per i continui infortuni ma ha pur sempre un parco giocatori di spessore da far invidia, domenica ad esempio si è infortunato Figos ed è entrato Emiliano Melis, mica un giocatore qualsiasi. Rivedremo presto i granata in altre posizioni»

Domenica l'assenza di Sola è stata ben assorbita da Loi, un '94 che sta mostrando il suo valore

«L'esperienza di Andrea è importante, inutile negarlo, ma chi l'ha sostituito ha fatto il proprio dovere, Lorenzo ha interpretato bene un ruolo non suo mettendosi a disposizione del tecnico e dei compagni di squadra. Sono contento della sua prova e non solo della sua»

Ad esempio quella di Spano, non a segno ma comunque protagonista

«Samuele è stato determinante in occasione del rigore che ha sbloccato la gara e ha fatto nel finale un'azione importante sulla sinistra servendo il compagno libero (Visone, ndr) a centroarea per il 2-0. Peccato non averlo per Sora»

Dove mancherà anche Balleello, quarta ammonizione, e Fraghì che sconta la seconda e ultima giornata di squalifica

«Purtroppo nel momento in cui devi scontrarti con squadre di una certa caratura come lo è il Sora e ti manca qualche pedina importante sei costretto a ricorrere ai giovani che hai in rosa, ma questo noi lo sapevamo sin dall'inizio e, pur ammettendo che ogni giocatore ha la sua qualità, chiunque sarà chiamato in campo darà il suo contributo come accade ogni domenica. Almeno recuperiamo Sola»

In trasferta dovrete trovare una maggiore consistenza

«Se si toglie la sconfitta per 4-0 di Marino, eclatante nel punteggio ma giunta dopo aver subito l'espulsione del portiere Marzeddu in occasione del loro vantaggio giocando poi in dieci uomini per tutto il secondo tempo, e un po' quella di Genzano dove abbiamo creato tre occasioni da gol e poi subito l'1-0 con l'avversario che si chiudeva, non dava spazi e ha trovato pure il raddoppio, devo dire che la squadra non è mai mancata agli appuntamenti, scendendo in campo con le giuste motivazioni»

Un dato salta all'occhio, 11 dei 14 gol finora fatti portano la firma di Spano (7) e Hasa (4), bisognerebbe trovare altre alternative

«Certo è che dovremmo fare qualche gol in più su palle inattive e stiamo lavorando affinché i nostri centrocampisti siano più presenti sottoporta specie se i nostri attaccanti dovessero avere più difficoltà ad andare a segno. Domenica ha fatto gol Visone e avrebbe potuto segnare anche Buonocore se Porcu non avesse toccato la palla con la mano in occasione del rigore di Hasa»

Dodici punti in dieci gare è un buon bottino per voi

«Aver battuto il Selargius è stato molto importante alla luce delle vittorie di Anziolavinio e Maccarese contro Budoni e Latte Dolce, dalle due cugine sarde ci aspettavamo altri risultati; i galluresi sono una squadra coriacea e li vedevo favoriti contro un avversario che avevamo incontrato e battuto qualche domenica fa, i sassaresi in casa si sono sempre dimostrati ostici per tutti e credevo potessero fare bottino pieno»

Guardando la classifica ci sono due tronconi, le prime otto racchiuse in 8 punti poi ci siete voi al nono posto con 8 punti di vantaggio sull'ultima

«Mancano ancora sette avversarie da incontrare da qui alla fine del girone d'andata ma qualcosa si vede già. Tolte 5 o 6 squadre che hanno dimostrato di avere qualcosa in più per il resto regna un grande equilibrio. Per gli organici che hanno, ritengo stiano deludendo Terracina e Astrea, hanno cambi importanti in tutti i settori del campo»

Perciò assume un'importanza particolare la posizione dell'Arzachena in quello che è stato definito il suo anno zero

«Ad Arzachena la rifondazione era inevitabile e, in base al budget messo a disposizione dalla società, io e il direttore sportivo Zucchi abbiamo costruito la squadra cercando quelli che per noi erano i giocatori giusti per affrontare un campionato difficile come la serie D. Quando in rosa restano solo tre o quattro elementi si sa che c'è bisogno di tempo per ritrovare i giusti equilibri, il modulo migliore e la quadratura in campo. Non abbiamo fatto nulla perché all'obiettivo salvezza mancano ancora tanti punti ma dopo quasi tre mesi di lavoro si può dire che la squadra ha un suo gioco, ha una sua identità che arriva dopo vari aggiustamenti fatti»

Importante è stata la prontezza della società nell'intervenire sul mercato in corsa portando giocatori come Balleello, Ruzittu e Giordani

«È stata determinante benché fosse un passaggio chiaro fin dall'inizio perché quando prendi giocatori provenienti dai settori giovanili o con esperienza in campionati minori devi poi fare certe valutazioni andando avanti, poi si sono presentate alcune opportunità che il nostro direttore è stato bravo a coglierle rinforzando la rosa laddove eravamo più scoperti»

In questo articolo
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2013/2014
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10 Andata
Girone G
Intervista