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Andrea Sanna, attaccante, Arzachena
Il sindaco Ragnedda diventa custode del titolo sportivo

Arzachena, da dove ripartire? Per l'ammissione in soprannumero in serie D occorrono 350mila euro

Da un lato le dichiarazioni del presidente dimissionario Menio Fiorini sul sogno svanito dell'Arzachena esclusa dalla serie C, dall'altro un duro comunicato dei giocatori che attaccano la società, definita assente e inadeguata per il professionismo, ricordando anche di non aver ricevuto dalla stessa i pagamenti delle quattro mensilità arretrate, peraltro fondamentali per procedere all'iscrizione. In mezzo ci sono i tifosi smeraldini che, di punto in bianco, hanno visto la scomparsa del proprio club dal panorama calcistico (manca solo l'ufficialità da parte della Lega) e, di conseguenza, la possibilità di godersi il terzo campionato di fila in Lega Pro. Nel balletto delle colpe, normali e inevitabili quando non c'è più spazio per rimediare, ciò che interessa ai sostenitori biancoverdi sono gli scenari futuri del calcio ad Arzachena.

 

DA DOVE RIPARTIRE?

Intanto a guidare un club non ammesso ad uno dei tre campionati professionistici (Serie A, Serie B e Lega Pro) c'è l'articolo 52, comma 10, delle NOIF (Norme Organizzative Interne della FIGC) che, lo scorso 2 aprile è stato modificato (con comunicato ufficiale N.82/A) nell'importante parte relativa al contributo da versare alla Figc nel caso di ripartenza dalla categoria più importante del calcio dilettantistico: «Il Presidente Federale, d’intesa con il Presidente della LND, potrà consentire alla città della società non ammessa (Serie A, Serie B e Lega Pro, ndr) di partecipare con una propria società ad un Campionato della LND, anche in soprannumero, purché la stessa società adempia alle prescrizioni previste dal singolo Comitato per l’iscrizione al Campionato. Qualora fosse consentita la partecipazione al Campionato Interregionale o al Campionato Regionale di Eccellenza, la società dovrà versare un contributo alla FIGC nel primo caso non inferiore ad euro 300.000 e nel secondo caso non inferiore ad euro 100.000». Nel Consiglio Federale di inizio aprile, dunque, si era fatto un ritorno alle origini del testo normativo e, laddove era previsto il versamento di un importo pari a 150mila euro nel caso di assegnazione del titolo sportivo di Serie D, così come fece l'estate scorsa l'Avellino insieme con gli altri club aggiunti in soprannumero in Lnd, si è provveduti ad un innalzamento degli importi minimi dei contributi che le società assegnatarie del titolo sportivo di serie D dovranno versare. A questo contributo a fondo perduto, vanno poi aggiunti anche 31 mila euro di fideiussione e 19 mila euro di iscrizione al campionato di Lnd. In buona sostanza, l’ammissione in soprannumero al campionato di serie D costerebbe alla nuova società arzachenese non meno di 350 mila euro.

 

I TEMPI TECNICI 

Il sindaco di Arzachena Roberto Ragnedda diventa custode del titolo sportivo della società e, quanto prima, dovrà procedere alla redazione di un avviso pubblico sul sito del Comune quale procedura esplorativa per l'acquisizione di interesse da parte di società sportive (con una netta discontinuità dalla gestione che ha portato alla scomparsa del club) per l'iscrizione della nuova squadra al prossimo campionato di Serie D in base a quanto previsto dall'art 52 delle Noif. Successivamente istituirà una commissione che valuterà la migliore offerta che risponderà ai requisiti imposti dalla Figc e darà il via libera alla stessa per iscriversi al campionato di serie D osservando queste tempistiche:

1) la società sportiva candidata dovrà presentare alla FIGC entro il 9 agosto 2019 alle ore 12 la richiesta di ammissione al campionato di serie D 2019/2020 con l’indicazione dei soci;

2) se non ancora affiliata, dovrà presentare istanza di affiliazione alla FIGC, ai sensi dall’art. 52, comma 10, delle NOIF, presso il Comitato regionale della Sardegna;

3) un Business Plan attestante la sussistenza dei requisiti organizzativi, patrimoniali e finanziari per partecipare al campionato di serie D e un piano triennale delle attività;

4) dichiarazione di impegno a osservare tutte le prescrizioni per l’iscrizione al campionato; assegno circolare non trasferibile di euro 300.000 a titolo di contributo alla FIGC ex art.52, comma 10, delle NOIF;

5) presentare un progetto sportivo che indichi con chiarezza anche: le modalità di investimento e promozione del calcio giovanile e l’attenzione per quello femminile, le modalità di gestione dell’impianto sportivo comunale dedicato al calcio e ogni altra ulteriore informazione ritenuta utile ai fini della valutazione della solidità finanziaria e della comprovata esperienza nel campo sportivo.

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2018/2019