Mr. Pira: «Continuiamo a lavorare e crescere»
Atletico Bono, calma e sangue freddo
Grazie all'1 a 1 strappato in casa contro la corazzata Buddusò, l'Atletico Bono ha messo a segno il decimo risultato utile consecutivo, con sei vittorie e quattro pareggi: numeri da capogiro per una delle squadre, dati alla mano, più in forma del girone.
I ragazzi guidati da Luca Pira, vero e proprio artefice di questo piccolo grande miracolo, continuano senza patemi nel loro processo di crescita, punto fermo e vero obbiettivo della società; la vittoria finale del campionato sembra essere un discorso che riguarda ormai soltanto il Buddusò, ma l'Atletico Bono ha comunque tutta l'intenzione di arrivare più in alto possibile, senza porsi limiti, come chi ha poco da perdere.
Siete una delle squadre più in forma del girone: un'ulteriore conferma del momento strepitoso che state attraversando è arrivata domenica in occasione della sfida con il Buddusò, dove avete portato a casa un buon punto, offrendo peraltro una prestazione di assoluto spessore.
«La squadra sta attraversando sicuramente un buon momento, prima o poi il nostro potenziale sarebbe uscito, ne ero convinto, nonostante una partenza non proprio brillantissima.
C'è da dire che siamo stati parecchio sfortunati soprattutto nelle prime uscite: abbiamo vinto il confronto con il Silanus, che mi ha fatto davvero un'ottima impressione, al momento anche loro stanno trovando la giusta amalgama, ottenendo i punti che meritano; poi c'è stato il passo falso contro il Pozzomaggiore, dove probabilmente non meritavamo di perdere, ma loro sono un'ottima squadra, che è partita per raggiungere grandi traguardi e ha un organico adeguato agli obbiettivi.
Con il passare del tempo abbiamo migliorato sotto il profilo della continuità dei risultati, della condizione fisica e della mentalità; quando si cambia allenatore bisogna avere sempre un po' di pazienza, perchè i ragazzi si devono abituare a metodologie di lavoro differenti.
In questo momento occupiamo una buona posizione in classifica, ma per noi non significa nulla; continuiamo con il nostro percorso di crescita, ricordandoci che il nostro obbiettivo non è quello di vincere il campionato ma sviluppare il nostro progetto, pianificato con la società sin dall'inizio.
Per quanto riguarda la partita di domenica mi rimane un po' l'amaro in bocca: nei primi venti minuti siamo andati piuttosto bene, riuscendo a creare diverse occasioni da rete, poi Pintore ha trovato un bel gol, dimostrando che in definitiva la differenza la fanno certi giocatori.
Dopo aver incassato lo svantaggio abbiamo accusato un po' di sbandamento e per mezz'ora il Buddusò ci ha messo sotto sul piano del gioco, è stata la prima volta che, onestamente, ci capitava una cosa del genere quest'anno.
Nella ripresa, con i cambi, siamo riusciti a pressare meglio gli avversari e abbiamo, secondo me meritatamente, acciuffato il pareggio.
Peccato per il calcio di rigore che abbiamo fallito nel finale, perchè una vittoria da parte nostra poteva starci; ci tengo comunque a sottolineare che il Buddusò, pareggiandoil match, non ha rubato assolutamente niente».
Un punto che servirà soprattutto per il morale quindi.
«Sicuramente, in questo senso potrà darci una spinta notevole.
Si tratta di un punto importante che ci permette di continuare a lavorare con serenità; noi abbiamo la squadra più giovane del torneo, con giocatori di buon livello; uno dei nostri obbiettivi è continuare a lavorare con la scuola calcio, inserendo gradualmente i giovani talenti in Prima Squadra».
Attualmente il campionato è, per così dire, monopolizzato dal Buddusò, che ha 12 punti di vantaggio nei vostri confronti e una decina da La Caletta e Burgos che devono ancora recuperare una partita.
I giochi sono già conclusi o nel girone di ritorno potrà succedere ancora qualcosa di interessante per la lotta al vertice?
«Conosco i giocatori che compongono la rosa del Buddusò, è chiaro che da una partita non si possono trarre grandi conclusioni, ma mi hanno fatto sicuramente una buona impressione.
Conosco pure il La Caletta e il Burgos, e dovendo fare un confronto direi che l'attuale capolista ha l'organico più completo, in ogni reparto: davanti hanno Porcu e Pintore, a centrocampo Impala e Lostia; con elementi del genere puoi anche permetterti il lusso di non giocare benissimo perchè i punti, alla fine dei conti, riesci sempre a portarli a casa.
Sono una squadra sicuramente molto cinica, che concede pochissimo; anche il Burgos e La Caletta sono delle buone squadre: i primi mi hanno fatto un'ottima impressione, conosco direttamente molti giocatori visto che li ho allenati l'anno scorso; i secondi si stanno rafforzando sul mercato per essere ancora più competitivi.
Il divario che c'è attualmente in classifica ci può stare, considerando la forza della squadra che comanda il girone».
Ci sono dei movimenti in entrata per quanto riguarda l'Atletico Bono in questa finestra invernale di mercato?
«(ride) Ho già avuto modo di parlare del nostro progetto: fare certi discorsi non sarebbe giusto nei confronti dei ragazzi.
Abbiamo elementi anche molto validi classe 95, alcuni come Piras e Ladu hanno già esordito in Prima Squadra e si stanno comportando bene, trovando il loro spazio; abbiamo dei giocatori classe '96 e '97 molto interessanti.
Inserendo in rosa altri elementi probabilmente rallenteremo il processo di crescita dei nostri talenti, quello che dobbiamo fare noi invece è pensare in prospettiva.
Giocare a pallone senza un obbiettivo può risultare controproducente: è ovvio che noi ce la giocheremo sino alla fine e cercheremo di puntare al piazzamento più alto possibile, dobbiamo però mantenere sempre i piedi in terra».
Concentriamoci un attimo sulle ultime due sfide di questo 2012 calcistico: le trasferte contro Bultei e Silanus.
Quanto sarà importante chiudere l'anno nel migliore dei modi?
«Prepariamo tutte le partite allo stesso modo, probabilmente i problemi che potremmo avere noi, come peraltro il Burgos, è che affronteremo tanti derby che, si sa, non sono partite come le altre; il La Caletta potrebbe anche approfittare di questo aspetto, alla lunga.
Mi aspetto che la squadra continui a lavorare come sta facendo; io non posso fare altro che ringraziare i giocatori: tutti i ragazzi si stanno impegnando al massimo, son soddisfatto.
Quella con il Bultei sarà una partita a sé, loro ci terranno tantissimo a fare bella figura, considerando anche che sono un po' indietro in classifica; andiamo poi a Silanus con la tranquillità di una squadra che sta crescendo e che non ha particolari imperativi da seguire.
A sette, otto giornate dalla fine si capirà meglio quali saranno le squadre che si potranno giocare tutto nella volata finale, ogni altra considerazione, al momento, non può che risultare prematura».