Atletico Uri, l'unione fa la forza, Piga: «Siamo un grande gruppo e vogliamo tutti la stessa cosa»

L'Atletico Uri corre veloce e la fa tutti insieme. Con la forza del gruppo, partendo dai più anziani come Carlo Piga che ha sbloccato la gara di Villasor, per chiudere con il 2003 Francesco Delizos che ha messo il sigillo alla vittoria dopo che il 2001 Angelo Brizzi aveva salvato la propria porta dal possibile 2-2. Un successo comunque meritato per la capolista che viaggia al massimo, con due vittorie ereditate dagli scontri di ottobre più i tre di fila dopo la ripartenza ma dall'alto dei 15 punti i giallorossi non si illudono visto che dovranno riposare e poi incontrare Guspini e Castiadas prima del giro di boa.   

«I piedi sono saldissimi in terra - dice Piga - la classifica non la guardiamo ma cerchiamo di dare il massimo in ogni gara e poi prenderemo quello che arriverà. La serie D resta un sogno, guardiamo partita dopo partita, abbiamo tutte finalissime e affrontiamo tutte grandi squadre; soprattutto Guspini Castiadas hanno allestito due grandi rose per puntare a vincere. Ringrazio la società che durante lo stop ci è stata vicina, garantendoci il campo di allenamento in questi 5 mesi con tutti i giusti accorgimenti durante la pandemia che sta colpendo il nostro paese e il mondo. Sapevamo sarebbe stata dura con la San Marco, squadra attrezzatissima per fare un gran campionato, siamo felicissimi per una vittoria voluta con tutto il cuore. Abbiamo avuto tantissime occasioni anche al primo tempo e per la bravura loro e poca cattiveria nostra sottoporta non siamo riusciti a chiuderla prima, però è anche merito degli avversari». Gara sbloccata da un siluro del centrocampista classe 1991: «Sono riuscito a metter palla dove volevo, c'era solo un buco per mandare la palla in rete. È stata una emozione grandissima e sono andato dai compagni in panchina a festeggiare, è anche merito loro che soffrono insieme a noi e da seduti non possono dare il contributo. Siamo un grande gruppo e tutti vogliamo la stessa cosa».