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Seconda categoria
Cossu:"un onore vincere il campionato da capitano"

Cannonau Jerzu: un trionfo che zittisce gli scettici

Il girone B è stato in assoluto fra i più equilibrati dell'intera seconda categoria: le 30 partite del campionato non sono state sufficienti per decretare un vincitore, visto che Cannonau Jerzu e Seui Arcuerì hanno terminato la stagione appaiate al primo posto a quota 60 punti.
Nello spareggio per la promozione le due squadre hanno dato vita ad una sfida entusiasmante e combattutissima, risolta solamente grazie ai calci di rigore.
A spuntarla sono stati proprio i ragazzi allenati da mr. Muceli, che hanno così centrato un traguardo importantissimo, inseguito con tenacia e determinazione e raggiunto attraverso il lavoro e la forza di un collettivo eccezionale.
A fine novembre avevamo avuto la possibilità di analizzare, con il capitano della squadra, Simone Cossu, le prospettive e le insidie di un campionato che stava entrando nella fase decisiva: in quella circostanza Tocco dichiarò che, per fare bene, il Cannonau Jerzu avrebbe dovuto mantenere i piedi per terra e affrontare ogni impegno con umiltà; una premessa che, visti i risultati, è stata assolutamente rispettata.
A distanza di sei mesi da quell'ultima intervista, Simone Cossu ci racconta il percorso che ha portato la sua squadra a questo vero e proprio trionfo.

 

Simone, avete vinto il campionato dopo una stagione giocata ad altissimi livelli. Immagino che la soddisfazione sia tanta. Come ci si sente?
«I festeggiamenti sono solo all'inizio (ride). Cosa posso dire di più?
Pensiamo un po' tutti che questo risultato sia assolutamente meritato; abbiamo guadagnato la vittoria sul campo, una vittoria che è il frutto di tutti i sacrifici che abbiamo fatto quest'anno e del duro lavoro.
E' veramente difficile aggiungere altro. (ride)»

 

E' la prima volta che ti capita di vincere un campionato?
«No, in realtà si tratta della seconda volta.
In parte, ho vinto il campionato che aveva portato lo Jerzu in promozione; ero giovanissimo però.»

 

Domenica avete superato il Seui Arcuerì al termine di una partita combattutissima, risolta solamente ai calci di rigore.
In realtà, con il Seui avete ingaggiato un entusiasmante testa a testa durato praticamente per tutto il campionato.
«A metà stagione avevamo uno svantaggio di tredici punti nei loro confronti. Con il passare del tempo è aumentata la consapevolezza nei nostri mezzi e nelle nostre potenzialità.
Pensavamo di essere in grado di rimontare e in effetti ci siamo riusciti.
Il Seui è una buonissima squadra; allo spareggio probabilmente noi siamo arrivati un po' più carichi rispetto a loro.
Personalmente penso sia una vittoria tutto sommato meritata; mi auguro che anche loro, al termine dei play-off, riescano a guadagnare la promozione perchè non sono stati assolutamente da meno.»

 

Simone, secondo te lo spareggio è stato vinto dalla squadra che ha mantenuto i nervi più saldi o è stata più una questione di determinazione e agonismo?
«E' stata una partita durissima.
Come ti dicevo, penso che lo Jerzu sia arrivato a questo appuntamento con una carica maggiore ma soprattutto mi è sembrato che noi fossimo più riposati di loro, che stessimo meglio dal punto di vista atletico.
A livello di squadra, penso non ci siano grosse differenze.
Forse siamo riusciti ad affrontare la partita con uno spirito diverso, siamo riusciti ad esprimerci collettivamente; dal campo ho avuto la sensazione che la differenza alla fine l'abbia fatta il gruppo.»

 

Quanto è stato importante, secondo te, il lavoro svolto da mr. Muceli?
«Mr. Muceli ha fatto davvero un grandissimo lavoro: è riuscito nell'impresa di tenere il gruppo unito; in un piccolo paese come il nostro le voci e le critiche girano rapidamente e lui è statyo bravo a difenderci, a preservarci, spesso esponendosi in prima persona, mettendoci la faccia e prendendosi tutte le responsabilità.
E' stato davvero importante per noi.»

 

Per quanto riguarda la società invece? Vi hanno aiutato?
«La società ci è sempre stata vicina. Anche loro hanno sempre difeso questa squadra.
Il nostro è un gruppo formato prevalentemente da giovani: proprio per questo risultiamo particolarmente fragili e, per così dire, attaccabili.»

 

Queste critiche vi infastidivano?
«Da un certo punto di vista si, è normale.
Ma allo stesso tempo eravamo abbastanza tranquilli perchè eravamo consapevoli del nostro potenziale e del fatto che ce la saremo potuta giocare con tutti»

 

Quando avete capito di poter puntare seriamente alla vittoria?
C'è stata una partita della svolta?

«Penso che la svolta sia arrivata nella partita, al girone di ritorno, contro il Tertenia: dopo essere passati in svantaggio siamo riusciti a recuperare e a vincere all'ultimo minuto (la partita si è conclusa con il punteggio di 3 a 2. n.d.r).
E' stata importante anche la vittoria in casa contro il Seui, dove abbiamo avuto un'ulteriore conferma di potercela giocare sino in fondo.»

 

Quale è stata invece la partita più bella?
«Personalmente, la partita più bella di quest'anno è stata sempre contro il Tertenia, ma all'andata.
Anche in quella occasione abbiamo vinto all'ultimo minuto, grazie ad un mio gol.»

 

A chi dedichi questo successo?
«Lo voglio dedicare ai miei genitori e soprattutto alla mia ragazza: condividono con me questa grande passione e mi hanno sempre seguito, sia nelle partite in casa che in trasferta; non mi hanno mai fatto mancare il loro affetto.»

 

Quanto sono stati importanti i vostri tifosi quest'anno?
«I nostri tifosi sono stati sicuramente molto importanti: all'inizio non erano tantissimi; poi con il passare del tempo hanno creduto in noi e ci hanno seguito e sostenuto sempre di più.
Per un giocatore il supporto e il calore della gente sono fondamentali.»

 

Avete già dei programmi in vista del prossimo anno?
«Penso sia prematuro parlarne ora. Spero però che la società decida di mantenere il gruppo attuale perchè tutti noi ci siamo guadagnati questa promozione e sono convinto che potremo fare bene anche in prima categoria.»

 

Per finire, c'è un messaggio o un ringraziamento particolare che vuoi fare?
«Ne approfitto per ringraziare il mister e tutta la società che quest'anno mi hanno dato la possibilità di essere il capitano di questa squadra; vincere il campionato al primo anno da capitano è stato un onore e una vera, grandissima emozione.»

In questo articolo
Allenatori:
Campionato:
Stagione:
2011/2012
Tags:
Girone B