«Per me è un onore allenare questa squadra: ci metterò cuore e passione»
Carbonia, avanti con fiducia; Piras: «Domenica ho visto progressi importanti, ora sotto con la San Marco»
Il Carbonia nuovo di zecca targato Fabio Piras continua a correre: dopo le due vittorie ottenute contro il Villamassargia, che hanno permesso di superare il primo turno della Coppa Italia, è arrivato un altro successo, questa volta all'esordio in campionato, di fronte al proprio pubblico. Battere il Selargius, però, non è stata impresa facile, con il match che si è risolto soltanto negli ultimi minuti, ma i minerari hanno comunque fatto registrare evidentissimi progressi.
Il giovane tecnico può ora concentrarsi sulla prossima, delicatissima trasferta in casa della quotatissima San Marco, per una sfida che mette già in palio punti pesantissimi in ottica vittoria finale.
«Quando vinci lavori in maniera più serena — ammette Fabio Piras subito dopo aver concluso la seduta di allenamento del martedì —, è più facile fare i sacrifici e sopportare i carichi pesanti»
Il successo contro il Selargius è stato bello ed importante.
«Un buon primo tempo da parte nostra, dove abbiamo creato 3-4 occasioni da gol piuttosto nitide, compreso il rigore sbagliato. Nel secondo tempo i ritmi si sono un po' abbassati, anche a causa dei 32 gradi di temperatura. Ho fatto un paio di cambi, per fortuna posso contare su una panchina piuttosto lunga, e chi è entrato ha dato un contributo importantissimo, come Milia, ad esempio. Cacciuto poi è riuscita a sbloccarla e ci siamo presi i tre punti».
Il copione sembra chiaro: da qui alla fine saranno tutte battaglie. «Lo sappiamo bene, per questo ci stiamo preparando con grande intensità. Domenica infatti ci sono stati diversi progressi sul piano della prestazione, rispetto alle partite di Coppa Italia in cui abbiamo vinto ma abbiamo fatto molta più fatica in fase di possesso e di non possesso. Nell'ultima uscita ho visto invece un buon giro palla, che ci ha permesso di presentarci più volte al tiro. Per il resto, siamo riusciti a limitare al minimo le iniziative dei nostri avversari, senza correre pericoli».
I presupposti per far bene ci sono tutti. «C'è da considerare il fatto che abbiamo iniziato la stagione da appena un mese, c'è ancora tantissimo da fare. Dobbiamo crescere su tutti i fronti se ambiamo davvero a stare in alto per più tempo possibile».
Piras non teme la pressione e le responsabilità. «Ho giocato a Carbonia per quindici anni, conosco molto bene questo ambiente. Inoltre devo fare i conti con un'eredità pesante: Andrea Marongiu è uno dei migliori allenatori a livello regionale, la società è ambiziosa e ha ingaggiato giocatori di categoria, un aspetto che ci permetterà di giocarcela con chiunque. Questa comunque è una piazza particolare, la gente si aspetta molto, in più conta che non vinciamo un campionato da 28 anni; le recenti promozioni sono arrivate grazie ai piazzamenti al secondo posto».
Il tecnico è pronto a dare il massimo. «Sarà difficile, ma io ci metto tutto il mio entusiasmo, la mia passione, il cuore. Per me è un motivo di orgoglio particolare allenare la squadra della città in cui sono nato, ma preferisco che a parlare siano i risultati».
All'orizzonte, la sfida d'altissima quota contro la San Marco, una delle compagini più accreditate per il salto.
«Possono contare su una rosa di primissimo piano, con elementi di categoria superiore come Fanni, Porcu e tutti gli altri. In più Riccardo Spini in panchina è un lusso per la nostra dimensione. Sarà una partita difficilissima, se teniamo conto poi che molti di loro giocano assieme già dalla passata stagione».
Il Carbonia è pronto a vendere cara la pelle: «Ribatteremo colpo su colpo, senza paura o timori di sorta. Cercheremo di fare la partita e portare a casa il bottino pieno, come ogni domenica».
Piras chiede massima attenzione ai suoi. «Dovremo stare attenti a tante cose, te ne potrei elencare mille. Affronteremo una squadra molto organizzata tatticamente, ben messa in campo. Possono colpirti in qualsiasi momento, hanno attaccanti molto validi, anche nei calci piazzati. Conosciamo bene quali possono essere i loro punti di forza. Le insidie saranno innumerevoli. Se poi si dimostreranno più bravi di noi faremo i complimenti agli avversari e ci alleneremo ancora più duramente per fare meglio a partire dalla volta successiva, ma non dimentichiamoci mai che abbiamo tutte le carte in regola per dare filo da torcere a chiunque, in casa e in trasferta».
Davide Onnis