Mister e regista: La serie D sarebbe straordinaria
Castiadas ko, il GhiviBorgo si gode la finale. Fanani e Sireno: «Sarrabesi bravi ma noi perfetti, contro il Ravenna senza timori»
Sono stati compagni di squadra in serie C2 nel Castelnuovo Garfagnana per qualche stagione fino a otto anni fa, Pacifico Fanani era la bandiera, il difensore 36enne a fine carriera dei lucchesi, mentre Alessio Sireno, poco più che maggiorenne, iniziava la carriera nei professionisti. Ora sono il braccio e la mente del GhiviBorgo, l'allenatore e il regista dei biancorossocelesti che hanno eliminato il Castiadas volando nella finale playoff nazionale di Eccellenza contro il blasonato Ravenna.
Il quasi 43enne Pacifico Fanani si gode il 2-2 sul campo dei sarrabesi che proietta il piccolo club della Media Valle del Serchio alla doppia sfida di finale contro il Ravenna, capoluogo di provincia con oltre 160mila abitanti, fallito due volte negli anni Duemila, ma con 7 campionati di serie B e oltre 50 di C in 102 anni di storia: «Siamo orgogliosi di essere arrivati alla sfida col Ravenna, per noi piccolo Borgo fare le finali nazionali è un sogno che si realizza, un traguardo ad inizio stagione insperato ma che con sacrificio, determinazione e voglia di soffrire siamo riusciti a tagliare. Siamo una piccola società che si sta affacciando al calcio importante fuori regione, se ci riusciamo ad andare è veramente una cosa straordinaria». Soddisfatto della prova dei suoi ragazzi dopo l'1-1 dell'andata e capaci di rimediare allo svantaggio dopo 11': «Abbiamo fatto una partita straordinaria in un campo e in un ambiente difficile per noi che siamo abituati a giocare e allenarci in un campo in erba naturale e ad altre temperature. I ragazzi hanno interpretato la partita alla perfezione considerato lo svantaggio iniziale col bellissimo gol di Mesina al termine di un'ottima azione del Castiadas. Però non ci siamo scoraggiati, credevamo nei nostri mezzi e nel recupero, tutto questo si è avverato, con un po' di pazienza nella ripresa siamo riusciti a ribaltare il risultato prima di subire il pareggio con un rigore contro che definirei generoso. Nell'arco delle due gare penso che abbiamo meritato di passare». Pronta anche la dedica: «A mio figlio Tommaso che compie 9 anni, questa vittoria la dedico a lui perché mi ha sostenuto e fatto l'in bocca al lupo prima della partita». La semifinale playoff ha consentito a Pacifico Fanani di confrontarsi con una realtà importante e ambiziosa della Sardegna, e di rivedere l'amico Gigi Piras presente in tribuna a L'Annunziata e salutato nel pre-gara: «Con Gigi ci siamo conosciuti grazie ad un amico comune, Enzo Bravi, che è di Castelnuovo Garfagnana come me ed è stato portiere del Cagliari a fine anni Settanta e suo compagno di squadra. La società del Castiadas è stata veramente generosa con noi, ci ha messo a disposizione tutto quello che potevamo avere per essere a nostro agio, come abbiamo fatto noi all'andata del resto». Il GhiviBorgo è piaciuto per la coralità del suo gioco, per i grandi ineterscambi di ruoli a centrocampo e nei due attaccanti in appoggio a Vanni, i terzini affondano spesso e i centrali di difesa sono pericolosi sulle palle inattive. «Il nostro spirito è quello di proporre calcio - dice con orgoglio mister Fanani - cercare di arrivare alla conclusione il più velocemente possibile, ultimamente siamo riusciti a fare delle grandi cose con tutta la squadra a livello corale. Abbiamo un'ottima difesa, la migliore nel nostro campionato, giocando con due '95 di ottime prospettive, il portiere Trezza e il centrale Barretta. Una difesa solida che si è ben comportata e ha anche fatto il suo in fase propositiva e sulle palle inattive col gol di Vita all'andata e quello di Barretta al ritorno».
Il 28enne Alessio Sireno non era sconosciuto per alcuni giocatori del Castiadas che l'hanno incontrato in serie D quando giocava nel 2011/12 col Marino: «In quella stagione facemmo la gara di playoff contro il Budoni di Mesina mentre in campionato ho incontato nell'Arzachena Emiliano e Federico Melis e Porcu, che poi ho ritrovato contro al ritorno quando era andato nel Selargius». Il centrocampista foggiano ha segnato il gol-qualificazione a 9' dal termine: «Le squadre che vanno avanti hanno attaccanti importanti ma anche i centrocampisti e i difensori, i nostri sono andati a segno sia all'andata che al ritorno. Siamo una squadra ben assortita e un po' tutti vanno in gol e non solo con il nostro bomber là davanti». Sireno rende merito ai sarrabesi: «Sapevamo che non era facile perché il Castiadas ci ha messo in difficoltà partendo forte e facendo gol, noi siamo stati bravi a rimanere sempre concentrati e tenere il pallino del gioco in mano, trovando il pari e poi il sorpasso. Abbiamo fatto una buona gara, tiri in porta del Castiadas ne abbiamo concessi pochi, con la manovra abbiamo cercato di andare sul fondo e cercare i nostri attaccanti che sono importanti per noi, facendo questo siamo riusciti a passare il turno». La favola del GhiviBorgo continua, il Ravenna parte favorito ma guai a sottovalutare la squadra lucchese che ha conteso in campionato la prima piazza al Viareggio. «Siamo stati primi per qualche giornata - ricorda Sireno - poi siamo passati dietro al Viareggio ma non ci siamo mai demoralizzati. Ora siamo contenti di aver conquistato la finale contro il Ravenna, società prestigiosa che fino a qualche anno fa faceva la serie B, ce la giocheremo senza timori sicuri della nostra forza e sperando di andare in serie D vincendo la doppia sfida. In ogni caso c'è da fare un grande complimento alla nostra società perché comunque vada sarà un successo».