Il tecnico: «Canessini e Puddu due grandi bomber»
Cirinà-Taloro, il segreto del primato: «Società seria, un paese euforico e un gruppo motivato»
Scusate l'intrusione. Il Taloro comanda la classifica dell'Eccellenza, nel campionato che aspetta ancora le grande favorite come Torres, Olbia, Tavolara e Alghero. Sarà per colpa degli scontri diretti (l'Olbia ha incontrato Alghero e Torres), sarà il ritardo di condizione (il Tavolara ha iniziato tardi) ma i gavoesi stanno meritando un risultato provvisorio sì ma pur sempre dal gusto unico. Difficile che nelle tre vittorie in tre gare ci sia solo fortuna, ma il tecnico Ivan Cirinà tiene i piedi per terra: «Il campionato è appena iniziato, ora non dobbiamo cullarci sugli allori così come non dovremo buttarci giù quando verranno tempi magri».
Mister, che significato dare a questo primato?
«Stiamo raccogliamo i frutti di un mese di duro lavoro. Il campionato è lungo e difficile, dico che siamo a 31 punti dalla salvezza. Sono contento per la società che mi ha messo a disposizione un gruppo di giocatori immutato dall'inizio della preparazione»
Quanto hanno inciso le amichevoli pre-campionato contro squadre di serie D come Progetto Sant'Elia e Selargius?
«Ovunque abbia allenato ho sempre scelto di disputare i test con squadre di categoria superiore, sono impegnative e gratificanti così vengono messi in luce subito i limiti e questo ci ha permesso di lavorare sugli errori»
Un primato giunto grazie alla vittoria nel posticipo della Torres sulla capolista Olbia, da sassarese è stato bello ricevere il regalo
«Sì, molto contento ma più per loro che per me, spero che la Torres riesca a riconquistare una categoria più consona alla propria storia, specie in un momento in cui la Sardegna non ha più squadre in Seconda Divisione»
Non era però presente al 2-0 del Vanni Sanna
«Sì però era come se fossi là perché gli amici presenti allo stadio mi tenevano aggiornato costantemente. L'avrei voluta vedere di persona ma, come era prevedibile, ho fatto tardi perché sono rimasto a Gavoi...»
C'era da festeggiare il primo posto dopo l’1-0 nello scontro diretto con il Sanluri
«Il nostro obiettivo era partire bene per lavorare in tranquillità. Siamo soddisfatti ma siamo anche consapevoli che non abbiamo incontrato le favorite del campionato anche se ritengo il Sanluri una grande squadra e aver vinto a Valledoria non era certo così semplice»
In avanti funzionate a meraviglia, sei reti segnate equalmente divise tra i vostri bomber Canessini e Puddu
«Se fanno gol è perché supportati dalla squadra intera, poi è vero che loro sono una grande coppia d'attacco, si completano bene. Canessini è forte fisicamente, il gol per lui non è una novità l'ha già dimostrato a Ittiri e a Gavoi stesso. Puddu è invece rapido, uno che merita di tornare nei professionisti, purtroppo è stato sfortunato due anni fa quando si è rotto il ginocchio, poi ha avuto il coraggio di rimettersi in discussione in Promozione e col Quartu 2000 ha fatto molto bene, infatto l'ho incontrato a maggio nei playoff quando allenavo l'Usinese e mi ha impressionato tanto. È stata la mia prima richiesta di mercato alla società e, per fortuna, sono stato accontentato»
Ma lo perderete per due giornate in Coppa Italia
«Un'ingiustizia, ha esultato in modo vivace dopo il rigore parato dal compagno di squadra Marchi ma non ha insultato nessuno a differenza di quanto affermato il guardalinee che lo ha fatto espellere. Una giornata era più che sufficiente»
Parliamo di Gavoi, perché si dice sempre che è una piazza speciale?
«Perché qui si fa un calcio ancora genuino, così com'era prima dell'avvento di sky. Per i tifosi la squadra è un bene comune, la seguono con passione sfrenata, si percepisce il loro entusiasmo, per noi sono il dodicesimo uomo in campo, così la squadra si identifica col paese. Poi la società è seria composta da tanti dirigenti competenti che hanno un’esperienza di 12 anni in Eccellenza. Inviterei ogni giocatore a fare un'esperienza al Taloro»
Taloro primo, Calangianus secondo, dove sono finite le grandi?
«Arriveranno molto presto, hanno organici imponenti e comanderanno loro. Il problema di Torres, Olbia e Tavolara è la pressione, la mancanza di quella tranquillità che ti dà una piazza come Gavoi e poi la regola dei quattro fuoriquota può creare scompensi ma piano piano le differenze si faranno sentire»
Domenica a Gavoi arriva il Villacidro ultimo in classifica, una ghiotta occasione per confermare il primato
«Un avversario da prendere con le pinze perché ha sempre perso di misura, spesso agli ultimi minuti, e poi recuperano qualche infortunato. Ma non ci sarà nessun rilassamento, questo è un gruppo nuovo, cambiato radicalmente rispetto all'anno scorso, sono stati scelti giocatori che hanno ambizione e voglia di emergere, perciò domenica il loro impegno sarà massimo anche perché vogliamo continuare a dare soddisfazioni ai nostri tifosi. Non credo che affronteranno sottogamba l'impegno»
L'ex tecnico del Taloro Vincenzo Fadda ora allena in serie D il Selargius, Gavoi come trampolino di lancio?
«Io penso a fare bene qui, non guardo alla categoria ma al progetto. Quello del Taloro era serio e l'ho accettato, mi trovo benissimo qui con una società che partecipa in prima persona alle vicende della squadra e un paese che trasmette euforia»