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Clarkson fa rinascere la Ferrini Cagliari: «In Promozione grazie ai ragazzi e alla società»
Il tecnico: «I playoff regalano sensazioni uniche»

Clarkson fa rinascere la Ferrini Cagliari: «In Promozione grazie ai ragazzi e alla società»

Nel 2004/05 l’ultima stagione in Promozione. Dopo sette lunghi anni e qualche spareggio perso nel purgatorio della Prima, la Ferrini Cagliari riassapora il gusto di una categoria che più le si addice per storia (è stata fondata nel 1948), per strutture (l’impianto Piero Polese è un fiore all’occhiello) e organizzazione (settore giovanile di prim’ordine e i Giovanissimi di Davide Canosa campioni regionali). Lo 0-0 di Carloforte lancia la società di Viale Marconi nel primo posto del Triangolare playoff che regala, appunto, il salto di categoria. Soddisfazione doppia per il tecnico Andrea Clarkson che centra la promozione al primo tentativo. «Salire con gli spareggi è bello lo stesso – dice l’ex tecnico di Castiadas e Progetto Sant’Elia –  certo avrei preferito vincere il campionato ed evitare tutta questa sofferenza, finire la stagione il 22 maggio è stata tosta ma ne vale la pena quando poi i risultati sono questi. I playoff regalano sensazioni incredibili».

 

Mister Clarkson a chi va la dedica di questo successo?

 «Ai miei ragazzi e alla società, questa promozione è veramente dedicata a loro perché se lo meritano»

C’è una rivincita personale dopo i due esoneri con il Castiadas e il Progetto Sant’Elia?

«Diciamo che ora sono molto contento del risultato ottenuto e non ho pensato al recente passato anche se a Castiadas, in Promozione, mi hanno levato inopinatamente la possibilità di giocarmi i playoff che avevo ormai conquistato mentre al Sant’Elia, in Eccellenza, eravamo sest’ultimi con una squadra composta per buona parte da giocatori che a dicembre sono stati ceduti in categorie minori»

Che voto si potrebbe dare alla stagione della Ferrini?

«Senz’altro dieci per la tenacia. Abbiamo esordito con una vittoria e poi abbiamo fatto un punto nelle successive quattro partite, siamo stati bravi a riprenderci e riportarci vicinissimi alla vetta. Poi, ad inizio girone di ritorno, dopo aver perso in maniera sciocca lo scontro diretto con la Fulgor abbiamo infilato sei vittorie di fila che ci hanno portato in testa a sei giornate dalla fine; un altro nostro rallentamento ha permesso alla Fulgor di vincere il campionato ma, tra l’ultima giornata contro il Villagrande e nei tre spareggi successivi con Orrolese, Girasole e Carloforte non abbiamo subito neanche un gol»

Qualche giocatore da menzionare o che si sia distinto durante l’anno in modo particolare?

«Sarebbe brutto fare i nomi, direi che tutti indistintamente hanno fatto il massimo. Di sicuro sono cresciuti diversi ragazzi fuoriquota visto che, durante la stagione, ne abbiamo impiegato costantemente tre o quattro nonostante l’obbligo fosse di schierarne uno solo»

Contro il Carloforte è stata dura, la squadra di Gianluca Boi doveva vincere a tutti i costi e vi ha creato diversi grattacapi

«Potevamo giocare su due risultati su tre, abbiamo dimostrato però che soffrendo si può raggiungere qualsiasi risultato. Il Carloforte meritava la vittoria, sarei un bugiardo se non l’ammettessi ma con la voglia e il sacrificio ci siamo tenuti aggrappati allo 0-0 che ci ha portato in Promozione»

Ora avete festeggiato ma la riconferma di Clarkson alla Ferrini appare scontata

«Non ho parlato con la società di quest’argomento perché eravamo chiaramente presi da questi spareggi, per quel che mi riguarda io non ho nessun dubbio, sono stato bene e mi piace l’idea di proseguire questo progetto di far crescere i giovani. Se la società è d’accordo io lo sarò di conseguenza»

Fabio Salis

In questo articolo
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2010/2011
Tags:
Sardegna
Intervista