Al Carbonia il match-salvezza con la Ferrini, buon punto per il Taloro
Controsorpasso Monastir sul Budoni per il titolo d'Inverno e l'Ossese scavalca il Tempio
Ė durato solo un giorno il ritorno in vetta del Budoni che, nell'unico anticipo della 15ª giornata, aveva battuto di misura il Barisardo. Poi è sceso in campo il Monastir, ha rifilato quattro sberle all'Alghero e si è ripreso la testa della classifica festeggiando il platonico titolo d'Inverno. La matricola guidata da Angheleddu battaglierà nel ritorno coi galluresi per la conquista della serie D. Ma non solo, perché non molleranno nemmeno Ossese e Tempio. I bianconeri di Demartis sono tornati terzi col successo in casa del Li Punti mentre gli azzurri di Giorico sono stati fermati sul pari a Villasimius: -5 e -6 dalla vetta sono distanze colmabili visti i tanti scontri diretti di inizio girone di ritorno. Il Calangianus conserva la quinta posizione vincendo nel derby contro il San Teodoro e stacca la Nuorese bloccata sul pari a Gavoi e agganciata dall'Iglesias che si è imposta all'inglese sul Ghilarza. Nelle ultime otto posizioni guadagnano punti solo il Taloro e, soprattutto, il Carbonia vincendo lo scontro diretto in casa della Ferrini, lasciando quindi i cagliaritani al penultimo posto e formando un terzetto di terzultime con gavoesi e Li Punti.
Il gol-vittoria dell'esordiente Daniele Cannas ha permesso al Budoni di piegare il Barisardo e chiudere l'andata con il percorso netto in casa ma la gioia per la vetta ritrovata è durata lo spazio di ventiquattr'ore. Il quasi testa-coda deciso al 28' della ripresa ha confermato che gli ogliastrini di Ruggeri non meritano l'ultima posizione e daranno battaglia nel ritorno per raggiungere la salvezza ma, soprattutto, ha confermato le difficoltà dei galluresi di andare a rete avendo segnato solo tre gol nelle quattro gare disputate a dicembre. Il recupero della condizione per Cappai e Mulas, i progressi di Spano e Mesina, l'inserimento dell'ultimo arrivato Veneroso sull'esterno d'attacco opposta a quello di Piassi, daranno a mister Cerbone le giuste soluzioni per migliorare la media-gol di 1,33 a gara.
Il Monastir si riprende la vetta e "metà campionato" con il poker calato all'Alghero che chiude il percorso esterno di sole vittorie nel girone d'andata con l'incredibile record annesso di non aver mai subito gol. I campioni d'inverno virano a quota 38 avendo pareggiato le prime due gare interne con Taloro e Budoni e perso una solo volta, per giunta al 90', col Calangianus sempre in casa. Al Pino Cuccureddu i campidanesi ci provano dopo 9' con il diagonale di Frau di poco a lato ma lo stesso centrocampista la sblocca al 22' con un gran destro dal limite dell'area: la palla bacia il palo e si insacca alle spalle di Gobbi. I catalani reagiscono ma Daga a evita l'1-1 sul sinistro di Scognamillo, poi Baraye non sfiora l'incrocio dei pali dalla lunga distanza. Ad inizio ripresa Carboni impegna Daga e Baraye è sfortunato quando, sull'angolo di Mereu, incorna bene ma centra la traversa. La capolista non vuole rischiare e se Gobbi nega il gol a Cocco il raddoppio porta la firma di Nurchi al 20' quando devia in rete il cross dalla fascia opposta di Pinna. Gara chiuse e punteggio arrotondato ancora da Nurchi, che fa doppietta su assist di Sarritzu e con 9 gol segnati si porta in scia del capocannoniere Franchi, e da Sanna con un facile tap-in a chiudere il contropiede di Manca.
Gran rendimento esterno anche per l'Ossese che, sul campo del Li Punti, vince la sesta gara sulle sette giocate in trasferta con il ko di Budoni a rappresentare l'unica macchia lontana dal Walter Frau. I bianconeri dominano il primo tempo e rischiano nella ripresa affrontata con un solo gol di vantaggio. Mascia è in giornata sì e ci prova dopo 1' con un colpo di tacco sotto porta e all'8' con un diagonale che costringe Pittalis al primo intervento di giornata. L'ex Ghilarza va a segno al 19' trovando l'angolino con un diagonale chirurgico. Break dei sassaresi col colpo di testa di Vulcano fuori misura e poi tocca a Franchi cercare il raddoppio ma Pittalis interviene in modo super. Il portiere si ripete sulla punizione di Gueli, sul tiro di Pinna e quando ferma Franchi a tu per tu. Il solo 0-1 all'intervallo convince i padroni di casa a dare una sterzata nella ripresa. L'ex Oggiano sfiora il palo in rovesciata e impegna Carboni costretto a rifugiarsi in angolo. Il portiere ex Latte Dolce dice no al colpo di testa di Murgia e vede sfilare vicino al palo il tiro di Oggiano. Nel finale potrebbe chiuderla Mascia con un colpo di testa su cross di Saba ma non inquadra la porta.
Il Tempio perde la terza posizione e scivola a -6 dalla vetta dopo il pareggio in rimonta a Villasimius che interrompe la striscia di cinque vittorie di fila senza mai subire gol. Nel primo tempo meglio i sarrabesi che, scampato il pericoloso con Bulla fermato dall'uscita risolutiva di Arrus, sfiorano il gol due volte con Argiolas (fermato anche su un dubbio fuorigioco) per poi trovarlo al 41' con il tocco sottoporta di Arnaudo sulla punizione di Melis. Il primo tempo si chiude con l'occasione sciupata da Lemiechevschy che poi si rifà ad inizio ripresa insaccando la corta respinta di Arrus che aveva salvato la propria porta sull'incornata perfetta dell'esordiente Schinnea su cross di Arca. La squadra di Giorico è padrona del campo ma i gialloblù pungono in contropiede. L'ex Igene tocca debole sotto porta e Pinna salva sulla linea di porta, poi il destro a giro di Pucinelli si spegne sul fondo dopo aver fatto la barba al palo. Ancora Schinnea di testa sfiora il gol e sempre di testa Arca manda di poco alto nell'ultima azione del match.
Il Calangianus rafforza la quinta posizione e va al giro di boa con 26 punti dopo aver fatto suo il derby col San Teodoro. La squadra di Marini arrivava dall'ora di gara di mercoledì nel prosieguo del match col Carbonia interrotto l'8 dicembre e se Dombrovoschi aveva evitato il ko interno regalando il primo pari al Signora Chiara, il difensore giallorosso si ripete alla mezzora insaccando la deliziosa palla di Demurtas su calcio d'angolo. Ad inizio ripresa Tusacciu si divora il raddoppio che arriva al 20' con Kassama ancora su angolo di Demurtas. Nel finale i viola di Malu tornano in gara con la rete di Pandiani su assist di Mauro ma non basta. I giallorossi restano a -10 dal secondo posto, un punto sopra la forbice che permetterebbe di giocare la semifinale playoff.
La Nuorese perde contatto dal quinto posto non riuscendo a spuntarla nel derby col Taloro. A Gavoi non è mai una sfida banale per i verdazzurri e, in questo caso, anche per il tecnico Cirinà, sulla panchina rossoblù dal 2011 al 2014 con il traguardo storico della semifinale playoff. Il punteggio al Maristiai si sblocca a fine frazione con la conclusione di Manca che beffa Fadda per la deviazione di Mele. Nella ripresa la squadra guidata da Pinna, dopo l'esonero di Marinu e in attesa della nomina del nuovo tecnico, si trasforma. Al 20' Mele conquista il rigore che Falchi trasforma, i rossoblù vanno a caccia del gol del sorpasso con la conclusione di Mele dalla distanza, la punizione di Castro e, nel recupero, con il colpo di testa del capitano sul quale Trini compie la parata salva risultato. Insieme con la Nuorese a quota 22 si arrampica l'Iglesias che, nel rendimento interno senza pareggi, ottiene il sorpasso per 4-3 nel numero di vittorie e sconfitte. Il Ghilarza si conferma squadra spigolosa e, nel primo tempo, centra la traversa con Chappino e impegna Riccio con Maugeri. I minerari creano le occasioni con Capellino, Cancilieri e Brailly e vanno al riposo in vantaggio con il colpo di testa di Giorgetti al 47' su angolo di Alvarenga. Nella ripresa la squadra di Murru prova a chiudere i conti con Pitzalis, Illario e Capellino ma alla mezzora ci pensa il neoentrato Rizzi a siglare il gol del definitivo 2-0.
Per la zona bassa il match tra Ferrini e Carbonia era uno spareggio per evitare la retrocessione diretta essendo le due squadre appaiate al penultimo posto. La spuntano i sulcitani che in una settimana riprendono quota conquistando 5 punti e rivedendo da vicino la salvezza diretta. Il match in viale Marconi prende una piega giusta per i biancoblù perché Morena la sblocca dopo 6' sull'assist di Isaia. Pavone e Caverzan si avvicina al raddoppio ed in chiusura di tempo si vedono i cagliaritani con la conclusione ravvicinata di Camba. Nella ripresa subito Pavone sfiora il raddoppio che invece trova Ricci a conclusione di una ripartenza che l'argentino conclude in gol dopo aver superato l'ex Zedda. La squadra di Antinori si vede nel finale e sfiora il gol al 90' sulla girata di Piroddi.