Nella lettera fiume le risposte al sindaco e al paese
C.O.S. Sarrabus-Ogliastra, i chiarimenti della dirigenza: «Via da Muravera per non fallire»
Una lunga, lunghissima lettera che spiega nei massimi particolari perché il Muravera Calcio non può più giocare gare ufficiali di serie D a Muravera, non può utilizzare altri impianti dei paesi vicini - come Villaputzu, San Vito e Castiadas - in base alle norme della Lega Nazionale Dilettanti e ha scelto la nuova sede di Tertenia - attraverso un trasferimento in provincia confinante con quella dell'originaria sede societaria nel rispetto delle norme federali - con cambio di denominazione in Costa Orientale Sarda Sarrabus-Ogliastra (leggi qui) ma mantenendo matricola, anzianità federale, codice fiscale e partita iva in modo che si possa ricambiare sede sociale e riprendere il vecchio nome di Asd Muravera Calcio 1965 se, nel contempo, l'amministrazione comunale potrà effettuare gli interventi di riammondernamento dell'impianto sportivo per renderlo a norma per disputare gli incontri di serie D. Ma la dirigenza della C.O.S. ha anche voluto rispondere, a stretto giro di posta, sia alle ultime dichiarazioni del sindaco di Muravera Salvatore Piu - che ha parlato di gesto irrispettoso nei confronti del Comune e della popolazione - sia a tutte le perplessità espresse da diversi giorni dagli abitanti del centro sarrabese che definiscono "vergognoso" questo trasferimento di sede sportiva al punto e che tale decisione è stata anche un argomento dibattuto in sede di apposito Consiglio Comunale.
Di seguita la lettera integrale della dirigenza della Costa Orientale Sarda Sarrabus-Ogliastra divulgata agli organi di stampa:
Nonostante l’annosa questione del Muravera Calcio fosse nota ai più, è arrivato ormai il momento di dare alcune risposte e chiarimenti a coloro che non sanno o che fingono di non sapere. Già dalla campagna elettorale dei vari gruppi candidati al governo di Muravera, i dirigenti delle associazioni sportive invitati, resero ben noto quali fossero le problematiche relative alla struttura sportiva comunale data in concessione alla Società; fu specificato che l’omologazione del manto sintetico aveva la scadenza a fine stagione sportiva 2018/2019, come da comunicazione al Comune di Muravera con prot. Nr. 7173/GG del 01 febbraio 2018 della L.N.D. Commissione Impianti Sportivi in Erba Artificiale, a firma del Segretario Giovanni GIOVANNETTI; in seguito a richieste verbali inoltrate dalla Dirigenza ai vertici della Lega, “grazie alla pandemia in atto”, fu data un’ulteriore proroga che recita (.......omologa il campo di gioco ai soli effetti sportivi), con prot. Nr. 494/MdA/dl/cs del 03 dicembre 2020 e verbale dello Stato di consistenza del Campo Sportivo. Il momento storico era quello di essere coesi tra Società, Amministrazione Comunale e Popolazione di Muravera, ma ci siamo scontrati contro un muro di gomma.
Dopo questo breve ma doveroso preambolo, veniamo a specificare le motivazioni che hanno visto costretti i componenti del Consiglio Direttivo ad adottare la dolorosa decisione di trovare un luogo lontano da casa dove poter proseguire l’attività sportiva del Muravera Calcio, in alternativa mancata iscrizione al campionato con perdita del titolo ed inizio dalla Terza Categoria.
Nel periodo immediatamente precedente le azioni compiute, alcuni rappresentati il C.D., tra cui il Presidente pro-tempore Stefano BOI, hanno avuto diversi incontri con l’Amministrazione Comunale, nelle persone del Sig. Sindaco Dott. Salvatore PIU e del suo Assessore Sig. Matteo PLAISANT manifestando ancora una volta le problematiche senza peraltro aver avuto un riscontro concreto o un eventuale suggerimento relativo a qualche probabile soluzione; poi si legge, dalle dichiarazioni del primo cittadino che: “abbiamo appreso della decisione della Società dai social network” un gesto irrispettoso nei confronti non solo del Comune ma soprattutto dei tifosi e cittadini. “Nessuno è venuto a comunicarci la cosa di persona”.
Se queste sono le dichiarazioni rese, chi le ha fatte mente ed è ben cosciente di mentire. Chi fa determinate dichiarazioni, cerca di nascondere la propria inezia dietro le menzogne, volendo apparire agli occhi dei cittadini estraneo all’allontanamento della squadra del paese.
In termini puramente tecnici ed regolamentari a coloro che non sapessero o che fingessero di non sapere, comunichiamo che:
1. L’omologazione del manto in sintetico è ormai scaduta dalla fine stagione 2018/2019;
2. Le misure regolamentari per poter disputare un campionato di semiprofessionismo quale è la serie “D” Nazionale (quarta serie) categoria a cui apparteniamo, sono mt. 105x65; lungo il perimetro del terreno di gioco deve essere prevista una fascia per ragioni di sicurezza fino a mt. 2,5 lungo le linee laterali e fino a mt. 3,5 delle linee di porta (requisiti inesistenti all’attuale struttura esistente);
3. Dall’incontro tra il nostro rappresentante con la Lega Nazionale Dilettanti, in cerca di una soluzione in una località della stessa provincia, è emerso che:
a. L’impianto sportivo di Castiadas non ha i requisiti relativi alle misure regolamentari di cui sopra e che ha già usufruito delle deroghe durante la permanenza della squadra in serie D ed in conseguenza dell’avvenuta retrocessione in Eccellenza, non si è provveduto all’adeguamento delle misure regolamentari, inoltre, la cubatura degli spogliatoi per la predetta categoria, non è a norma;
b. L’impianto sportivo di Villaputzu, deve essere sottoposto a lavori di manutenzione (sostituzione del manto in sintetico) e non poteva essere disponibile per l’inizio del prossimo campionato (inizio Coppa Italia 21 agosto 2022), così come quello di San Vito;
c. Con la Dirigenza del Villasimius non è stato possibile un accordo.
Pertanto, l’unica soluzione adottabile è stata quella del trasferimento in Ogliastra, nella fattispecie nel Comune di Tertenia che ha manifestato enorme entusiasmo alla proposta; tale soluzione è stata possibile anche in virtù di una nuova disposizione della F.I.G.C. con comunicato Ufficiale nr. 278/A
del 30 maggio 2022, che permette il trasferimento in provincia diversa da quella della sede societaria purchè nei limiti dei 20 km di distanza tra i confini dei Comuni (secondo la misurazione effettuata sul portale Sardegnamappe del sito telematico della Regione Autonoma della Sardegna la distanza lineare che intercorre tra il confine amministrativo del Comune di Tertenia e il confine amministrativo del Comune di Muravera è pari a 21 km).
Pertanto, il cambio della sede Sociale è stata obbligatoria e per regolamento FIGC deve permanere almeno 2 stagioni nella stessa (con la speranza di avere un impianto a norma per poter far un presto ritorno a casa); per quanto riguarda invece il cambio della denominazione, è dovuta esclusivamente
ad una situazione relativa a nuove sponsorizzazioni importanti da parte di imprenditori della costa Orientale Sarda che permetteranno un sereno svolgimento dell’attività future ed in segno di riconoscimento da parte della Società è stato coniato il nuovo nominativo, con relativo logo, inserendo l’intera costa Sarrabese ed Ogliastrina.
Per quanto riguarda i nuovi pseudo sostenitori del Muravera Calcio che hanno palesato il loro dissenso alle decisioni intraprese dal Consiglio Direttivo, rispondiamo che: “tutti i movimenti sono stati fatti con i sacri crismi sanciti dall’atto costitutivo e dallo Statuto vigente, che è datato 10 giugno 2019 (non quello in possesso da qualcuno risalente al 1992), siamo pronti ad imparare con umiltà, da chi ne sa di più, ma devono dimostrarcelo; i nomi e cognomi dei dirigenti che hanno permesso “questa vergogna” li conoscono tutti e “questa vergogna” è stata fatta onde evitare il fallimento definitivo del Muravera Calcio e la scomparsa definitiva dallo scenario del calcio che conta; E’ STATA MANTENUTA LA MATRICOLA, L’ANZIANITA’, IL CODICE FISCALE E LA PARTITA IVA DEL MURAVERA CALCIO, in modo che quando torneremo a casa nostra, ricambieremo la sede sociale e torneremo a chiamarci ASD MURAVERA CALCIO 1965; non abbiamo la presunzione di insegnare ad un ex arbitro che ha militato sino alla Can/D, anche se siamo pure noi Dirigenti di Serie D ma forse sarebbe opportuno che questi si aggiornasse un attimino sulle variazioni delle N.O.I.F.; anche per chi suggerisce di fare una denuncia all’Autorità Sportiva, crediamo di aver dato una risposta nel presente comunicato richiamando il C.U. 278 della FIGC;
Per colui che dichiara: “.........la politica societaria è stato un fallimento........ripartirei dalla seconda categoria con il nome Muravera........” suggeriamo vivamente di provvedere ad esaudire questa sua volontà, ricordando però che IL CAMPO NON E’ PRATICABILE IN QUALSIASI CATEGORIA.
Concludiamo dicendo che un gruppo del Consiglio Direttivo, ha rassegnato le proprie dimissioni, per poter costituire una nuova Società con il nome di Muravera Scuola Calcio, con sede in Muravera, onde salvaguardare gli oltre 100 tesserati del settore giovanile e scolastico (dalle categorie “Piccoli Amici ad Allievi”), confidando nella concessione della struttura sportiva da parte dell’Amministrazione Comunale, e con il benestare della F.I.G.C. (che dovrebbe concedere un’ulteriore deroga esclusivamente per il settore giovanile e scolastico),con la quale i nostri dirigenti hanno avuto contatto ed attendono una risposta.
In ultimo ma non per ultimo, ringraziamo tutti quelli che hanno creduto in questo progetto e che ci hanno permesso di NON FALLIRE, vista anche l’apatia degli abitanti del Sarrabus, ultima gara casalinga, nr. 19 biglietti venduti, grazie anche al libero accesso dalla pineta retrostante e da coloro che senza pudore, strappavano la rete posta in sostituzione del muro, per non pagare il biglietto. Un grazie sincero invece va agli abbonati che hanno fatto in modo da non rendere desolante la presenza del pubblico sugli spalti ed anche ai ragazzi speciali che non hanno fatto mancare il loro affetto.
Sperando di essere stati esaustivi ed aver fugato ogni dubbio in merito.
LA DIRIGENZA ASD CALCIO COSTA ORIENTALE SARDA SARRABUS - OGLIASTRA