Il mister: «Merito di società, giocatori e tifosi»
Cossu, il sogno diventà realtà: «Stagione eccezionale, il Porto Corallo andrà in Eccellenza»
Il calcio si interroga da sempre per capire quanto incida l’allenatore in una squadra. Nils Liedholm diceva che è il materiale umano a fare grande un tecnico ma se fosse solo così non si spiegherebbero i flop o le vittorie di grandi squadre con rose identiche e diversi allenatori. Marco Cossu ha avuto senz’altro la sua enorme parte di meriti nei successi del Porto Corallo, giunto primo nel Triangolare playoff e in odore di Eccellenza; il tecnico giallonero è riuscito a costruire un grande gruppo in corsa, ha dato alla squadra un gioco efficace, spesso spettacolare, rendendo partecipi tutti i giocatori, anche quelli che inevitabilmente sono stati utilizzati meno. Dopo aver battuto 4-2 il Tortolì, mister Cossu ha tolto le luci della ribalta puntate su di sé e le ha rivolte a chi gli ha permesso di tornare a vincere due anni dopo l’esonero di Sanluri alla guida di una squadra prima in classifica. «Dedico il raggiungimento di questo bellissimo traguardo – dice il tecnico – al pubblico che ci ha seguito numeroso, alla società che è composta di persone perbene e leali ma, soprattutto, ai ragazzi, un gruppo di giocatori fantastici»
Mister, con la retrocessione del Sanluri dalla serie D la vostra vittoria del Triangolare non si è potuta concretizzare con l’immediato approdo in Eccellenza
«Noi abbiamo fatto festa in ogni caso. È stata una domenica fantastica a coronamento di una stagione eccezionale, siamo sicuri che un posto in Eccellenza comunque ci sarà o direttamente attraverso la Torres che vince i playoff nazionali o con i ripescaggi con la Torres stessa»
Cosa prova un allenatore nel vedere la propria squadra giocare una grande gara nell’appuntamento più importante della stagione?
«Una soddisfazione enorme perché vuol dire che si è lavorato bene e che si è avuto a che fare con un gruppo di ragazzi molto disponibile di grande qualità tecnica e morale. A parte la gara contro l’Usinese nella quale abbiamo risentito della lunga sosta di quasi un mese, a Dorgali e contro il Tortolì la squadra si è espressa ad alti livelli mostrando una grande personalità»
Soprattutto si è vista una squadra che ha corso fino al 90’ nonostante il gran caldo di questo fine maggio
«Merito di chi la prepara atleticamente e di tutto lo staff. A tal proposito vorrei ringraziare i miei collaboratori Emanuele Taberlet, preparatore atletico, Gianni Pau, preparatore dei portieri, e Ignazio Cabras, massaggiatore. Poi è chiaro che il resto l'hanno fatto i ragazzi, tutti fantastici, un gruppo straordinario di cui andare orgogliosi che, fino alla fine, ha giocato per la maglia che indossa e per deliziare il pubblico fino all’ultima giocata»
Nella gara contro il Tortolì, un primo tempo gioco benissimo ma tante occasioni sprecate, ha temuto il peggio?
«Ho pensato che bisognava stare tranquilli e aspettare il momento opportuno perché comunque era facile innervosirsi credendo che fosse una gara stregata. Invece, siamo rimasti sereni perché sapevamo che prima o poi il gol sarebbe arrivato e le tante occasioni create erano il frutto di una prestazione sicuramente positiva»
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Una tranquillità evidente mostrata dalla squadra ogni qual volta il Tortolì si rifaceva sotto ad ogni gol subito
«Quando sei consapevole della tua forza sei capace di superare i momenti negativi poi è chiaro che in queste gare gli episodi possono essere condizionanti per cui era un attimo sbagliare il tipo di partita; questo non è successo per la bravura dei ragazzi che non si sono fatti prendere dalla fretta»
Poi non c’è miglior epilogo che festeggiare il raggiungimento di un traguardo così prestigioso di fronte al proprio pubblico
«Non cambierei questo momento con nessun altro, è stato veramente il modo migliore per chiudere un campionato coronato da tutti in maniera eccezionale»
In attesa che l’Eccellenza diventi realtà, si può dire che Marco Cossu rimarrà al Porto Corallo?
«In questo momento la cosa più bella è godersi questi momenti di festa, poi ci sarà il tempo per tutti di pensare al futuro»
Fabio Salis