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Arborea
Il Siliqua si fa bello con Cacciuto; Piras e Atzeni mettono le ali all'Arborea, l'Idolo passa all'ultimo

Doppio Boi, Sant'Elena ko ed il Seulo non molla la vetta; la San Marco risponde con Fanni e Farci e mantiene il primo posto nel mirino; al Carloforte basta Sanna; il Gonnos imbriglia l'Arbus

Giornata all'insegna della vittoria per le prime tre della classe, a cominciare dalla capolista Seulo che in casa si aggiudica il confronto con il Sant'Elena con un secco 2 a 0 e sale a quota 19 punti; alle spalle della compagine guidata da mister Floris c'è ancora la San Marco di Assemini, che passa sul difficile campo del Quartu 2000 di misura, 2 a 1 il finale, e mantiene un punto di vantaggio sul Carloforte che non sbaglia nel match-clou di giornata contro il La Palma. Chi invece perde il ritmo è l'Arbus di mister Agus, che in casa si deve accontentare soltanto di un punticino nella sfida contro un ostico Gonnosfanadiga, con i ragazzi di Zaccolo che tornano a casa indenni da uno degli impegni più difficili della stagione. Il Siliqua cala il poker e non sbaglia di fronte al proprio pubblico, travolgendo il fanalino di coda Andromeda. Ennesima vittoria per l'Arborea di Firinu che inizia a brillare e scavalca il Selargius in classifica, volando a quota 12. Colpo grosso, in chiave salevezza, per l'Idolo, che nel finale serve un'amarissima doccia fredda al Vecchio Borgo.

Il Seulo non si distrae e mette in cassaforte la vittoria numero sei in stagione, battendo in casa il Sant'Elena per 2 a 0: tre punti pesantissimi per la capolista che conferma, una volta in più, di avere tutte le credenziali per disputare un torneo da assoluta protagonista, nonostante la grande concorrenza e l'altissimo valore delle rivali. Mister Floris può proseguire in tutta tranquillità con il suo lavoro, perchè la squadra dimostra di seguire alla perfezione i dettami tattici proposti dal tecnico ed è pronta ora per tentare il salto di qualità che in tanti si aspettano; morale decisamente opposto per i bianco-verdi, soltanto due punti all'attivo nelle ultime cinque gare e una vittoria che manca ormai dalla quarta giornata. Eppure a partire meglio sono proprio gli ospiti guidati da Piras, che si fanno vivi dalle parti di Pili con Cossu, che chiama l'estremo difensore avversario agli straordinari. I locali replicano con Murgia, che per poco non trasforma in gol l'assist di Melis, ma la sua deviazione di testa termina sul fondo. Il Seulo ci prova ancora con il solito Tore Boi, che innescato da Murgia non trova la deviazione vincente da pochi metri, ma l'appuntamento con il gol è soltanto rimandato: l'azione si sviluppa brillantemente sull'asse Atzeni – Tocco, servizio per Boi che non ci pensa due volte e lascia partire un siluro che non lascia scampo ad Atzeni.
Il Seulo continua a spingere forte a caccia del raddoppio: al 25' Tocco ci prova direttamente su punizione ma Atzeni si salva grazie all'aiuto del palo; il secondo gol però non tarda ad arrivare: siamo alla fine della prima frazione quando lo scatenato Tocco disegna il tracciante giusto per Boi che si fa trovare prontissimo all'appuntamento, trova lo spazio per il tiro liberandosi della marcatura di un avversario e insacca. Nella ripresa al Sant'Elena spetta il difficilissimo compito di riaprire il discorso, ma Pili è un muro e chiude la saracinesca su Ligas, che ci prova subito dopo ma senza fortuna. Nel finale, il palo nega la gioa del punto della bandiera agli ospiti, su conclusione di Mulas.

La San Marco Assemini continua il suo inseguimento alla vetta grazie al 2 a 1 esterno raccolto sul campo del Quartu 2000: la seconda forza del torneo mette in mostra tutte le grandi potenzialità a livello tecnico e tattico, offre 45' ad altissimo livello ma dimostra anche, in un finale incandescente, di saper soffrire e tirare fuori gli attributi morali. I rosso blu dovevano dimenticare in fretta il pari di otto giorni fa rimediato contro il Vecchio Borgo, in tanti dunque si aspettavano dei segnali importanti sul piano dell'atteggiamento, e questi sono puntualmente arrivati. I padroni di casa, dal canto loro, non ci stanno a passare per vittima designata e partono con buon piglio, impegnando Muccione, in avvio, con una punizione battuta da Delogu. La San Marco quando accelera può far male: ci prova Farci, in contropiede, con la sua conclusione che termina di poco fuori. All'8', gli ospiti passano: Mura impegna Mainas con una punizione dalla distanza, il portiere respinge come può, sulla sfera si avventa come un falco Fanni che da pochi passi non perdona. Sbloccato il punteggio, gli ospiti continuano a spingere sulle ali dell'entusiasmo: serve ancora un grande intervento di Mainas su Farci per evitare il peggio ai quartesi, sul proseguo dell'azione Meloni non è fortunato al momento del tap-in. Al 20' però, il raddoppio della San Marco è cosa fatta: Corda pesca Farci che in acrobazia trafigge Mainas. Il finale di tempo è tutto di marca rosso-blu, con Mura, su punizione, Fanni e Farci che vanno vicini al terzo gol. Nella ripresa ci si aspetta un Quartu 2000 più determinato in avanti, eppure il pallino del gioco è sempre in mano degli ospiti, che creano altre nitide palle gol con Farci e Mura; non va meglio a Meloni, che colpisce una clamorosa traversa sempre da calcio piazzato. Al 25', il Quartu 2000 si affaccia dalle parti di Muccione con Sanna, bella la sua conclusione di prima intenzione che esalta i riflessi dell'estremo difensore ospite. A cinque dal termine però, i quartesi trovano la forza per riaprire clamorosamente il match grazie alla perla di Serra che trova l'incrocio dei pali. Nel finale la San Marco perde Farci per rosso diretto, ma i ragazzi di Ledda non commettono errori e conducono in porto il successo.

C'era grande attesa per la sfida d'alta classifica tra il Carloforte di Comparetti e il La Palma: la sfida si chiude con il punteggio di 1 a 0, vittoria con minimo scarto per i tabarchini che però hanno dovuto sudare, e non poco, per avere la meglio sugli uomini allenati da Madau, che si sono disimpegnati piuttosto bene, senza però trovare la combinazione per scardinare la guardia dell'attentissima difesa dei locali. I cagliaritani giocano bene ma rimbalzano contro il muro messo in piedi da Comparetti; il Carloforte dal canto suo quando accelera da sempre la sensazione di poter fare male all'avversario, come quando Curreli trova lo spazio per battere a rete dal limite tra un nugolo di avversari e per poco non fa centro. L'attaccante del Carloforte è scatenato e ci riprova poco dopo, ancora una grande conclusione per lui che termina la sua corsa sul palo, con Mascia che si salva. Dopo un avvio spumeggiante, i toni si ammorbidiscono: Sanna spara alto, dall'altra parte Sarigu non riesce a concludere efficacemente, in acrobazia.
Ad inizio ripresa però gli equilibri si spezzano: Sanna apre per Curreli che penetra in area di rigore e viene messo giù da Murgia; dal dischetto Sanna non sbaglia. Il La Palma a questo punto è costretto a rischiare il tutto per tutto e guadagna metri, mettendo sotto pressione il pacchetto difensivo arretrato: ci prova Littera, poi ancora una buona occasione per Sarigu che si presenta con un attimo di ritardo all'appuntamento con il gol. Lo stesso Sarigu è sfortunatissimo poco dopo, quando colpisce la traversa sugli sviluppi di un colpo di testa. Ancora Littera, dalla distanza, tiene in angoscia la difesa dei padroni di casa che però non concede nulla e regge sino alla fine.

Chi perde il passo rispetto alle dirette rivali per il salto di categoria è l'Arbus di mister Agus, che impatta per 1 a 1 contro un ottimo Gonnosfanadiga che vende a carissimo prezzo la propria pelle in un derby ad altissima tensione: i padroni di casa sono ancora convalescenti dopo il brusco stop incassato a Carbonia, ma c'è da dire che gli ospiti hanno offerto la classica partita perfetta, soprattutto sul piano della grinta. Niente timori reverenziali, nonostante il divario tra le due squadre in classifica, per gli ospiti che creano due buone occasioni con Pinna e Tomasi, ma Toro e soci si salvano. Archiviato lo spavento iniziale, i locali passano in vantaggio, alla mezz'ora, con Flumini che trova la rasoiata letale. Il Gonnos potrebbe pareggiare poco prima del riposo, ma Ulargiu spara alto da buona posizione. Ad inizio ripresa però, il Gonnos perviene al pareggo: punizione di Vaccargiu, battuta con forza e precisione, e Toro si deve arrendere. La partita si accende, con le due squadre che si affrontano a viso aperto nel tentativo di superarsi: il Gonnos ci prova con Pinna e Vaccargiu, l'Arbus invece non riesce ad essere incisivo come al solito: tanta buona volontà per Festa e Flumini, ma a mancare è il guizzo da tre punti. Nemmeno la superiorità numerica, Gonnos in 10 uomini negli ultimi cinque minuti per l'espulsione rimediata da Murgia, aiuta l'Arbus a compiere il sorpasso, con la vetta della classifica che ora è lontana tre lunghezze.

Seconda vittoria di fila per il Siliqua di mister Titti Podda che in casa non sbaglia e batte con un sontuoso 4 a 2 l'Andromeda: un risultato pesante per la classifica dei campidanesi, che si prendono il quarto posto e mantengono il passo con il trenino di testa, grazie alla prestazione esagerata di bomber Cacciuto. Il primo squillo della partita parte dai piedi di Dessì, ma per sbloccare il punteggio serve un incursione del solito Cacciuto che prima impegna severamente Cardia e poi lo punisce sulla ribattuta successiva portando in avanti i suoi. L'Andromeda non ci sta e nel finale di tempo impatta con un guizzo del solito Olla. Nella ripresa però, il Siliqua ripristina le distanze: Dessì mette in mezzo direttamente da fallo laterale, con Munzittu che trova il tempo giusto per battere in mischia Cardia. Bastano meno di dieci minuti a Cacciuto per trovare il nuovo allungo: il bomber parte in fuga verso la porta avversaria, salta Cardia e deposita in fondo al sacco. L'Andromeda però replica, in maniera epica, colpo su colpo: Casti si conquista un calcio di rigore, dal dischetto Olla riapre ancora la contesa. Il Siliqua però non barcolla e si affida ancora al suo uomo più in forma: ci pensa ancora Cacciuto a risolvere i problemi dei suoi, con un bolide che non lascia nessuno scampo a Cardia.
Continua a volare l'Arborea, che dopo un avvio difficile sembra aver trovato il passo giusto, soprattutto di fronte al proprio pubblico, con il secondo successo casalingo di fila rifilato ai danni del Selargius: i ragazzi di Maricca tengono ottimamente il campo e si affacciano con pericolosità dalle parti di Carta, che si salva con un pizzico di fortuna e l'aiuto della traversa sul bolide di Carboni. Sull'altro fronte, occasioni per Fogliana, che tenta la deviazione di fino, poi ci prova Paolo Atzeni con una staffilata dal limite ma Dessalvi è attento. Nella ripresa l'Arborea cerca di aumentare il suo peso in avanti, il Selargius inizia a cedere, soprattutto sugli sviluppi dei calci da fermo. E' proprio da un corner battuto da Atzeni che Cicu si trova la palla gol per il vantaggio, ma la sua conclusione dal limite sbatte sulla traversa. La pressione dell'Arborea aumenta: Cicu serve una buona palla in area, Marzo Atzeni stacca di testa ma la traversa salva Dessalvi, sulla ribattuta ancora Atzeni, sempre di testa, con Dessalvi che vola per sventare il pericolo. Al 38' però il Selargius si arrende: Piras sfodera una conclusione di prima intenzione sul corner battuto da Atzeni. Il raddoppio arriva a tempo scaduto: Atzeni brucia sul tempo l'intero pacchetto arretrato difensivo, si difende dal ritorno degli avversari e calcia in rete con un preciso diagonale.
Termina in parità, a reti bianche, il confronto tra il Carbonia e il Bari Sardo, con i locali che ritornano a “Circillai” e ricevono nuovamente l'abbraccio del proprio pubblico, ripagato con una grande prestazione, di spessore, sul piano del cuore e della grinta, ma anche sul piano dell'intensità del gioco, con i minerari che comunque si disimpegnano bene: l'equilibrio del match è una conseguenza ovvia, viste le premesse. Il Carbonia prova a mettere sotto pressione la retroguardia avversaria con il pressing insistito di Lintas e De Gradi, con la difesa di casa che si salva con qualche affanno di troppo, gli ospiti reclamano un calcio di rigore per un intervento di Fanni; il Bari Sardo vive sulle improvvise accelerazioni di Magari e Piroddi, ma Bove fa sempre buona guardia e trasmette grande sicurezza ai suoi. Nella ripresa il Bari Sardo retrocede il proprio baricentro: ci prova Lintas, per i minerari, ma senza esisto; dall'altra parte Pistis sfiora il bersaglio grosso di testa.
Il finale di gara vede gli ogliastrini a difesa di un punto che potrebbe risultare pesantissimo in chiave salvezza; il Carbonia torna a casa indenne dopo una trasferta decisamente impegnativa.

Colpo grosso per l'Idolo, che centra la seconda vittoria stagionale battendo sul filo di lana il Vecchio Borgo Sant'Elia, beffato ancora sul filo di lana: tanta sfortuna e molto rammarico per mister Murgia, costretto ad ingoiare l'ennesimo boccone amaro di una avvio di stagione non proprio fortunato. Gli ospiti partono forte nel tentativo di sorprendere la retroguardia di casa: ci prova Cannas, da fuori, ma il pericolo maggiore arriva da Caredda, che pesca Giolitti in area di rigore, ma Ferraraccio chiude in extremis evitando il peggio ai suoi. Altro pericolo per i cagliaritani su una delle solite incursioni di Lancioni, che mette più di un brivido a Berosi. Scampato il pericolo, il Sant'Elia si riorganizza: bella combinazione tra Nessi e Lampis, quest'ultimo finta l'intervento e lascia scorrere per Murgia che da buona posizione alza troppo la mira. Le due squadre provano a superarsi, ma il punteggio si sblocca soltanto nella ripresa: dopo un nuovo avvio veemente dell'Idolo con Giolitti e Lancioni, si sveglia Mameli, che su punizione pesca il jolly e batte Berosi per il meritato vantaggio ospite. L'Idolo ha addirittura la palla gol del raddoppio, ma Lancioni non è fortunato; sull'altro fronte Pibiri trova una staffilata da applausi dal limite che beffa Salis e vale per il momentaneo pareggio. L'incontro diventa infuocato: Pibiri serve Floris che non trova la rete per una questione di centimetri; va decisamente meglio a Giolitti, a tempo quasi scaduto, che trova la zampata da tre punti.

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Stagione:
2017/2018
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Promozione
Girone A