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Federico, l'altro Melis del Selargius: «Sogno la A, imparo da Emiliano»
Intervista al 17enne rivelazione dei granata

Federico, l'altro Melis del Selargius: «Sogno la A, imparo da Emiliano»

A 17 anni appena compiuti, l’8 settembre, è già protagonista in serie D. Sarà per le regole che impongono 4 giocatori in campo dall’inizio (1 del 1990, 2 del 1991 e 1 del 1992) e sarà perché è bravo davvero e giocherebbe lo stesso nel Selargius di Virgilio Perra, ma Federico Melis, prodotto del vivaio granata, non è il tipo con la testa per aria dopo aver collezionato 7 presenze su 9 gare, di cui 6 da titolare, e segnato già 2 gol importanti.

Tifa Cagliari e sogna la serie A - Il professionismo è lì vicino, a una categoria di differenza e dà l’illusione di un facile approdo, ma per fare il grande salto ci vogliono gambe forti e cervello fino. Federico è un esterno d’attacco e sente che potrebbe capitargli l’occasionissima così come accade in partita quando si trova dentro l’area avversaria: «Sì, credo che questo possa essere un anno importante per la mia carriera ma penso però che la chiave di tutto sia sempre l'umiltà. Come ci insegnano i più anziani del gruppo, mai montarsi la testa!». Intanto tifa Cagliari («È la mia squadra del cuore») e sogna di giocarci un giorno in serie A anche perché «sognare non costa nulla, poi spero in futuro di poter arrivare così in alto magari con la maglia rossoblù».

 

In squadra c’è un altro Melis, di nome fa Emiliano e ha conosciuto il mondo del professionismo proprio col Cagliari. Che rapporto hai con lui, è davvero di un’altra categoria?

«Ogni allenamento ricevo consigli dal capitano, anche questo mi aiuta a crescere. Lui è senza dubbio un giocatore che potrebbe ancora giocare a livelli altissimi, è un esempio per tutti noi»

Il portiere Mancini, il più “anziano” del gruppo coi suoi 40 anni, ha detto che se continui così potresti avere un grande futuro. Quanto sono importanti, per voi giovani, gli esperti del gruppo?

«Paolo, così come Pierluigi Porcu e lo stesso Emiliano sono davvero fondamentali per la nostra crescita. A volte dimostrano una voglia maggiore di quella di noi giovani, anche nelle cose più banali»

Virgilio Perra ha dimostrato di saper lavorare bene con i giovani e di non aver paura di metterli in campo. In partita e negli allenamenti si arrabbia con voi ma vi incoraggia pure, che allenatore è?

«Di sicuro è una persona sincera, e questo sta alla base di ogni rapporto. Noi giovani poi gli dobbiamo tanto, perché in molti abbiamo fatto il salto dal settore giovanile alla prima squadra grazie a lui. I suoi rimproveri sono utili perché ci aiutano a capire i nostri errori»

Hai già segnato due gol, più un altro in Coppa Italia a Sanluri. Reti importanti, fatte fuori casa e in partite dove avete vinto. A quando il primo gol in casa, magari sabato nel derby col Porto Torres?

«Ho fatto gol all’Aprilia e al Tavolara ma non mi piace pensare se segnerò o meno. A volte questo mi condiziona, allora preferisco liberarmi di ogni pensiero e scendere in campo tranquillo; se poi arriverà anche il gol in casa sarà un'altra emozione unica»

La precedente gara casalinga, contro la Viterbese (GUARDA LE FOTO DELLA GARA), eri assente per squalifica, dovuta ad un’espulsione un po’ curiosa rimediata a Olbia contro il Tavolara. Puoi raccontare che accadde di particolare?

«È successo tutto molto velocemente. Ho sostituito Sanna al 31’ della ripresa e, dopo appena 3’, ho fatto il gol del 3-2 per noi. Nel festeggiare ho assunto un atteggiamento irrispettoso nei confronti di un avversario; mi sono subito pentito del gesto e mi sono scusato con mister e compagni»

Siete reduci dal ko di Zagarolo e cercate il riscatto contro la vice-capolista ancora imbattuta, che partita ti aspetti?

«Sappiamo che il Porto Torres è una buonissima squadra ma stiamo lavorando bene, non sarà facile nemmeno per loro. È un derby, mi aspetto una partita intensa e di certo nessuno tirerà indietro la gamba» Fabio Salis

In questo articolo
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2010/2011
Tags:
10 Andata
Girone G
Intervista