«Pochi rinforzi? Un'impresa tenere lo zoccolo duro»
Ferrini, nuova corsa, Pinna: «Resettato il campionato storico, il livello si è alzato»
Con due pareggi la Ferrini è fuori dalla Coppa Italia. Il 2-2 col Monastir premia quest'ultimo in virtù dell'altro 2-2 contro il Sant'Elena mentre i cagliaritani avevano fatto 0-0 in trasferta coi quartesi. Il tecnico Sebastiano Pinna ha scelto la strada delle rotazioni (panchina per Galasso, Boi, D'Agostino, Podda, tribuna per Matteo Argiolas, Sigismondo e Cuccu) e fatto esordire l'ultimo arrivato, l'ex Arbus Lucas Rostand, che darà qualità e fisicità in mezzo al campo.
«Per noi dilettanti e lavoratori - osserva mister Pinna - partire l'1 agosto è stata un'odissea. A morsi e pugni è stata ricompattata la squadra solo nell'ultima settimana facendo prima un lavoro non di qualità, ora che si gioca sempre e stiamo avendo grandi difficoltà. Faccio però i complimenti ai ragazzi, la gara è stata interpretata bene cogliendo l'opportunità di far giocare chi aveva meno minutaggio. Abbiamo creato più occasioni del Monastir, che ci ha tenuto testa perché è un'ottima squadra guidata da un ottimo allenatore. L'unico neo è che bisogna avere più cattiveria agonostica e cinismo giusto sennò non vinci, queste partite servono a capire velocemente che bisogna entrare dentro il campionato, domenica affronteremo una big come il Carbonia, con giovani di valore e talenti e se non ci faremo trovare pronti dal punto di vista fisico, della concentrazione e attenzione non raccoglieremo punti e faremo una magra figura».
La Ferrini ha esordito in campionato vincendo 3-0 con l'Arbus: «Noi abbiamo resettato il campionato storico dello scorso anno, ora siamo in un'annata nuova completamente diversa, in valori assoluti si è alzato il livello con l'arrivo di piazze importanti e di grande tradizione. Se cogliamo questi segnali allora raggiungeremo il nostro traguardo salvezza. Non nego che avrei voluto rinforzare la squadra con qualche pedina di un certo tipo ma non ci siamo riusciti perché non abbiamo peso economico pur avendo una società che fa miracoli per gareggiare coi giganti. Ma preferisco una società come la nostra, il Monastir e anche altre che sono virtuose e non promettono soldi finti perché ne va della regolarità del torneo. Riconfermare lo zoccolo duro è stata un'impresa, ora è arrivato Rostand che non compensa l'assenza di Alberto Usai perché la sua è una situazione di stallo che speriamo si sblocchi entro una decina di giorni, per noi è un giocatore fondamentale per qualità tecniche e umane».