L'Uefa smentisce la deadline: «Nessuna scadenza al 3 agosto»
Figc, Gravina lancia un'altra ipotesi: «La serie A fino a settembre-ottobre sarebbe una modalità per evitare di compromettere le due stagioni»
Ogni giorno che passa è un'accavallarsi di ipotesi per quanto riguarda la ripresa del campionato di serie A di calcio. Il presidente federale Gabriele Gravina è stato oggi intervistato per la Domenica Sportiva e la Rai ha concesso qualche estratto: «La Serie A fino a settembre-ottobre è un'ipotesi. Così è una modalità per evitare di compromettere non solo la stagione 2019-20, ma anche la stagione 2020-21. L'unico modo serio di gestire un'emergenza seria di questo tipo è quello che dobbiamo comunque chiudere le competizioni della stagione 2019-20 in questo anno. Stiamo lavorando su tutta una serie di ipotesi per gestire al meglio questa situazione. Una data ipotizzata per ripartire è quella del 17 maggio ma sappiamo, e lo sottolineo ancora una volta, che è una ipotesi».
Gravina, dunque, ribadisce la necessità di chiudere la stagione anche andando a settembre-ottobre dopo la smentita da parte della UEFA su una conclusione dei campionati e delle coppe europee entro il 3 agosto, data emersa nell'intervista del presidente Ceferin all'emittente tedesca ZDF e rimbalzata in tutta europa: «Non c'è alcuna data fissata entro cui portare a termine la stagione. È stato riferito che il presidente Aleksander Ceferin ha dichiarato che la Champions League dovrà terminare entro il 3 agosto. Questo non è vero. Il presidente è stato molto chiaro nel non fissare date precise per la fine della stagione. La UEFA sta attualmente analizzando tutte le opzioni per completare le stagioni nazionali ed europee con l’ECA e l’European Leagues nel gruppo di lavoro istituito il 17 marzo. La priorità principale di tutti i membri del gruppo di lavoro è preservare la salute pubblica. A seguito di ciò l'obiettivo è quello di trovare soluzioni sul calendario per completare tutte le competizioni. Attualmente sono al vaglio opzioni per giocare partite a luglio e ad agosto, se necessario, a seconda delle date di ripresa e dell’autorizzazione delle autorità nazionali».