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Serie D
Il tecnico: «Non gioca da un anno ma è pronto»

Hervatin si gode il suo gioiello: «Fini è un valore aggiunto se il Porto Torres sarà bravo a supportarlo»

L'effetto Michele Fini al Porto Torres è di quelli contagianti. L'ex giocatore del Cagliari e Siena ha portato entusiasmo nella società, nella squadra e nella tifoseria rossoblù. Un grandissimo colpo, quasi inaspettato e giunto al termine di un lungo corteggiamento. Il 37enne di Sorso stava valutando la possibilità di strappare un contratto in Lega Pro ma poi ha preferito stare vicino alla famiglia e giocare per una squadra che così male non è. Magari per rientrare nei prof proprio col Porto Torres. «Se ha deciso di venire da noi - osserva il tecnico Gianluca Hervatin - vuol dire che ci reputa una buona squadra e con lui non potremo che diventare ancora più forti anche se vorrei precisare che noi tutti, società, squadra e tifosi, non dobbiamo pensare che Michele Fini risolverà da solo tutti i nostri problemi ma dev'essere la squadra a supportarlo ed aiutarlo per farlo esprimere al meglio, solo così potrà essere un vero valore aggiunto».

 

Mister, cosa vuol dire l'acquisto di Michele Fini?

«Per lo società un po' di prestigio, di blasone, un grande onore per me che lo alleno, i giovani potranno carpire diverse cose da un professionista come lui mentre gli anziani potranno solo che compiacersi nel giocare accanto ad un giocatore del genere»

Cosa può dare alla squadra?

«Tantissimo, è un esempio positivo del calcio sia dentro che fuori dal campo, se l'umiltà ce l'ha lui allora la puoi pretendere da tutti. Appena l'ho visto gli ho detto subito: "Dove vuoi giocare?". A parte le battute, lui conosce bene la squadra, è un centrocampista di qualità che fa bene le due fasi d'attacco e di difesa, sempre valide in tutte le categorie, e lì si vede lo spessore del giocatore che ha una voglia incredibile»

In quali condizioni è?

«A posto nonostante non giochi una gara ufficiale da un anno. Va allenato ma ci darà subito quello che riuscirà a dare, che siano 60' o magari tutti i 90'»

Il suo arrivo può creare scompiglio nel gruppo?

«Se fosse un giocatore normale potrebbe alterare gli equilibri dello spogliatoio ma uno così fa star zitti tutti. Allenare lui è molto più facile, si è presentato a pochi compagni, gli altri li ha abbracciati tutti perché già li conosceva, l'anno scorso si è sempre allenato col Porto Torres»

Poi ha ritrovato un grande amico come Demartis, entrambi classe 1974

«Sì, hanno entrambi 37 anni, sono dei ragazzini. Per come vivono il calcio sono gli stessi atleti di 20 anni fa, si divertono in allenamento e trascinano il gruppo»

Nel frattempo c'è una gara da giocare a Selargius, l'arrivo di Fini ha distolto l'attenzione?

«Non credo ci sia un rilassamento mentale, conosco bene i miei giocatori. Andremo per vincere come in tutte le altre gare che abbiamo disputato anche quando non c'era ancora Fini»

Sorpreso dal risultato del Selargius a Pomigliano?

«Sarebbe offensivo nei loro confronti se lo pensassi. Certo hanno fatto un bel colpo e, probabilmente io non avrei messo 2 in schedina, ma non sto a seguire i giudizi di agosto perché non c'è scritto da nessuna parte che il Pomigliano debba essere più forte del Selargius»

Il vostro esordio vincente contro il Progetto Sant'Elia merito della doppietta del 19enne Manca

«Sono felice per lui perché velocizza il percorso di crescita, Alessandro per me è un gran giocatore ed ha la fortuna di stare accanto ad attaccante di valore, dev'essere bravo ad approfittare di questo vantaggio»

In questo articolo
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2011/2012
Tags:
2 Andata
Girone G
Intervista