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Ibba-gol e il San Teodoro ci crede: «Stiamo crescendo, a dicembre si vedrà se saremo in grado di vincere il campionato»
Poker al Valledoria: L'obiettivo? Farne più di 16

Ibba-gol e il San Teodoro ci crede: «Stiamo crescendo, a dicembre si vedrà se saremo in grado di vincere il campionato»

Christian Ibba è esploso e l'ha fatto in modo deflagrante sul campo del Valledoria. All'ottava giornata il bomber quartese, da tre stagioni al San Teodoro, ha messo a segno quattro gol, l'ultimo dei quali conteso col compagno di squadra Taras. «Ho cercato di prendere il tempo al mio marcatore - spiega il bomber classe 1983 - e ho colpito di testa la palla in anticipo, c'è stata una deviazione contestuale alla mia girata da parte del difensore avversario ma non ho visto se poi la palla sia stata toccata ulteriormente, io infatti ho esultato e i compagni sono venuti ad abbracciarmi». A distanza di 12 anni si ripete il dilemma: «Quattro reti in una partita è la prima volta in assoluto, ai tempi del Sant'Elena (stagione 2003-04) contro la Nuova Monreale segnai tre gol e anche un quarto che non mi venne assegnato». 

 

Christian Ibba (San Teodoro) ha segnato 4 gol a ValledoriaLo score ora dice 6 gol in 8 giornate, qual è l'obiettivo?

«Mi riterrò soddisfatto se migliorerò la cifra dello scorso campionato. Sono arrivato a 16 ma cercherò di farne 18 perché il numero 17 a San Teodoro non bisogna nominarlo, nei panchinari non si usa la maglia numero 17, l'inizio della preparazione ad agosto è stato fatta slittare a martedì 18 agosto. Non so chi sia lo scaramantico per eccellenza ma io mi adeguo volentieri e proverò ad arrivare almeno a 18 gol»

Parliamo della gara di Valledoria, come è nata la vittoria in trasferta per 5-1 così rotonda?

«Di sicuro la squadra di Ventricini è temibile specialmente in casa, non sono stati tanto fortunati perché su 4 occasioni create al primo tempo per 3 volte abbiamo fatto gol. A noi è andata tutto bene, compreso il fatto che sull'1-0 il nostro portiere Iacomino abbia fatto un miracolo mantenendoci in vantaggio. Il nostro terzo gol, con Giorgio Loddo, è arrivato spingendo in rete la palla respinta dalla traversa sulla punizione di Sias. Alla fin fine in campo siamo stati superiori, venivamo dalla sconfitta in casa col Latte Dolce, eravamo avvelenati ed era nell'aria che giocassimo bene, poi se segni ad ogni occasione il punteggio si fa rotondo»

Quarto posto con 16 punti a 3 dalla vetta occupata dall'Atl Uri. Sabato c'è il Selargius e poi in trasferta col Porto Corallo bisogna sfruttare il calendario 

«Se devo essere sincero temo più la gara col Selargius che quando dovevamo giocare contro il Latte Dolce. La squadra di Pier Paolo Piras ha pareggiato 0-0 a Ghilarza rischiando anche di vincere, quando ha perso gli avversari hanno sempre sofferto e vinto di misura, è fastidioso come avversario perché ha giocatori importanti in ogni reparto, noi non dovremo abbassare la guardia perché rischieremmo, questa dev'essere la nostra mentalità»

Anche perché in casa state faticando un po' di più: 7 punti contro i 9 in trasferta e la metà dei gol fatti, 6 contro 12

«Effettivamente i numeri dicono questo, stentiamo a fare gol. Ma questo è riferito alle ultime due gare interne perché abbiamo iniziato battendo il Taloro 2-1 subendo gol all'85' e superato 3-0 il Ghilarza. Col Tergu abbiamo avuto diverse occasioni, ci aspettavamo un avversario più competitivo ma poi abbiamo fatto peggio noi di loro, se avessimo giocato come col Tonara e Valledoria avremmo vinto enon pareggiato 1-1. Col Latte Dolce è stata una gara un po' strana, con poche occasioni da gol fino al loro 1-0 prima dell'intervallo. Nella ripresa la partita si è aperta, abbiamo provato a rimediare senza riuscirvi fino a subire il 2-0 a 4' dal termine»

Invece le ultime due trasferte raccontanto di una doppia cinquina

«Probabilmente fuori casa siamo più cinici, sblocchiamo le gare e sfruttiamo a dovere gli spazi»

Il San Teodoro è nel gruppo di testa sebbene abbiate subito due sconfitte in otto giornate, che livello state raggiungendo? 

«Sto vedendo miglioramenti netti di gara in gara, sia dentro lo spogliatoio che in campo e questo mi fa bene sperare. Sopperiamo bene alle assenze per infortunio o squalifica, se non segno io segna sempre un altro, io sto iniziando a credere che possa essere l'anno giusto. Venivamo dal pareggio col Tergu e facciamo 5 gol al Tonara, poi l'inciampo col Latte Dolce ma ne rifiliamo altre 5 al Valledoria, se non sei squadra non fai certi risultati. Sto vedendo pian piano gli avversari, tra quelle di testa ci mancano La Palma, Calangianus e Atletico Uri che incontreremo nelle ultime quattro giornate del girone d'andata, ora dobbiamo fare più punti possibile per arrivare con una buona classifica negli scontri diretti, lì si vedrà se siamo in grado di vincere il campionato oppure no»

Un campionato che fatica ancora ad eleggere una regina assoluta sebbene l'Atletico Uri stia provando a dare il primo strappo 

«Ancora non si capisce quale sia il gruppo definitivo che possa lottare per i palyoff e vincere il campionato, ci sono 8 squadre raccolte in 6 punti ed è ancora presto per capire, a dicembre avremo tutti le idee un po' più chiare»

A Tonara mister Tatti ha detto: "Christian ha fatto una grande gara, quella che potrebbe sbloccarlo". È stato così?

«Lì ho segnato su rigore ma non mi ha soddisfatto perché avrei preferito far gol su azione, si dice che dal dischetto sia l'occasione più semplice da sfruttare. Quando un attaccante segna acquista più fiducia ma io esco dal campo soddisfatto se gioco bene, se aiuto i compagni a far gol o a difendere. A Tonara ho fatto due assist per i gol di Raimo e Cocco ed ero contento come quando segno. Domenica realizzandone quattro in una gara ho recuperato tutto ciò che non avevo fatto in precedenza»

Rispetto ad altre stagioni sembra abbiate un livello di fuoriquota superiore e avete ringiovanito l'età media dei senior

«È vero, coi fuoriquota la società ha lavorato prima che nel prendere i "grandi", confermando i più bravi (Cocco, Giorgio Loddo e Filigheddu, ndr) e poi trovando quelli giusti nei ruoli più utili, sono arrivati Guberti dall'Arzachena, Frisciata dal Porto Rotondo, poi Antonio Loddo, Taras, Muresu e Riehle dall'Olbia. Sul parco giovani la differenza c'è dagli altri anni e come "anziani" superiamo i trenta io, Farina, Corsi e Sias un po' meno rispetto all'anno scorso. È arrivato Varrucciu che già incontrai nell'Olbia quand'ero al Sant'Elia, è un classe '92 che ha tanti campionati di Eccellenza e serie D alle spalle, mi sta impressionando molto per carattere e per la foga che ci mette. Raimo è al primo anno da non fuoriquota ma arriva da 4 campionati di serie D fatti»

Del Soldato è un altro giocatore rispetto a quello della prima parte della scorsa stagione e Sias sta facendo la differenza

«Leo era arrivato a stagione iniziata, non conosceva nessuno e nemmeno il mister, è poi andato a Calangianus e ha fatto benissimo. È un ottimo giocatore e un bravo ragazzo, nel gruppo si è integrato benissimo, peccato per l'infortunio perché stava andando alla grande ma sta recuperando. Sias è uno che fa la differenza, inizialmente ci dovevamo conoscere, piano piano ci stiamo trovando, è un giocatore fondamentale, carismatico e di carattere, non sarà l'attaccante da 20 gol ma ne fa fare tanti chi capisce di calcio non deve guardare il numero di gol fatti ma anche quanti ne fa fare, se lui ha mercato e lo vogliono in tanti vuol dire che è forte»

Non ci si aspettava un San Teodoro così forte dopo aver trascorso un'estate di incertezza

«Attorno alla società c'era molto silenzio, non si sapeva niente sull'iscrizione e chi doveva essere il presidente. Poi a fine luglio è arrivata una nuova dirigenza, che ha preso a cuore la situazione, rilevato tutto e nel giro di dieci giorni si è creata la squadra che, seppur in fretta e in ritardo, è stata costruita bene»

Con tante squadre sarde in serie D "tira" ancora l'Eccellenza? 

«Certo che sì, anche perché rispetto ad altre stagioni noto un cambiamento. Prima si facevano le cose senza un progetto ma in base ai soldi, in estate si creavano gli squadroni che a dicembre venivano smantellati, quest'anno ci sono più squadre che hanno mantenuto lo stesso organico, con rose competitive e con giovani bravi, fatte coi propri mezzi, senza strafare. Non credo infatti che ci saranno stravolgimenti nel mercato di dicembre»

In questo articolo
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2015/2016
Tags:
Sardegna
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