Primi successi per Ossese, Ferrini e Taloro, il Carbonia concede il bis
II Tempio rallenta a Villasimius, la rimonta da urlo della Nuorese vale la vetta in solitaria, il Lanusei vola alto
Un finale di gara dirompente e la Nuorese conserva la vetta vincendo 3-2 a Santa Teresa dopo esser stata in svantaggio di due gol. Barbaricini in vetta con 10 punti dopo quattro turni in Eccellenza. Il Tempio si salva con Malesa nel finale a Villasimius e viene raggiunto a quota 8 dal Lanusei, dopo il 3-1 al Sant'Elena, e dall'Iglesias, che aveva introdotto il programma battendo 3-0 l'Ilva già a -5 dalla vetta. Seconda vittoria di fila per il Carbonia, che rimonta e batte il Buddusò con la doppietta di Porcheddu, e primo successo in stagione per l'Ossese, con Tapparello che piega il Tortolì. Si sbloccano sul piano delle vittorie anche il Taloro, vincente a Calangianus con la punizione di Caddeo, e la Ferrini, che cala il tris all'Atletico Uri.
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Carattere, orgoglio e spirito di chi non molla mai permettono alla Nuorese di ribaltare le sorti del match di Santa Teresa, trasformando la prima sconfitta stagionale nel terzo successo in quattro giornate di campionato. I galluresi di Ciarolu tornano per 80' nella versione di Coppa Italia, compatti e pungenti con Siamparelli autore della doppietta che sembra essere il preludio al primo exploit per lasciare il fondo della classifica. Il centravanti argentino la sblocca dopo 10' e raddoppia all'ora di gioco su assist di Djedje. Ma i barbaricini di Bonomi mettono in piedi un finale rabbioso: dapprima riapre i giochi un colpo di testa di Manca a 10' dal novantesimo sugli sviluppi di un calcio d'angolo, poi il classe 2007 Samuele Todde bagna l'esordio con la rete all'85' con un conclusione dal limite deviata e, in pieno recupero, Carraro completa la clamorosa rimonta con la rete da tre punti con una spizzata su angolo di Cadau. Ora i verdazzurri dovranno difendere in casa il primato dall'assalto dell'Iglesias.
E proprio i minerari avevano aperto la 4ª giornata col risultato a sorpresa non tanto per aver battuto l'Ilvamaddalena quanto nel punteggio. Tre reti alla favorita per il salto in serie D maturate nella ripresa giocata dagli isolani interamente con l'uomo in meno per l'espulsione di Attili qualche secondo prima dell'intervallo. Nel primo tempo match equilibrato, e se Manis nega il gol a Cancilieri togliendo col piede il diagonale ravvicinato a colpo sicuro del brasiliano, i biancocelesti di Acciaro sono pericolosi con la conclusione di Alvarez parata da Riccio e il diagonale a fil di palo di Attili 5' prima del cartellino rosso. Ad inizio ripresa Cancilieri si riscatta e insacca la palla respinta corta da Manis. Poi esce per far spazio a Capellino che raddoppia di testa su calcio d'angolo di Alvarenga. Il tris lo confeziona Salvi Costa con un destro che si infila tra Manis e il primo palo. La squadra di Murru si gode il sabato in vetta che stava per rimanere tale fino al 91' della gara di Santa Teresa.
E anche perché il Tempio non sfonda a Villasimius e l'1-1 finale conferma la forza della compagine sarrabese che, dopo aver colpito il palo con Isaia su assist di Scioni, sblocca la gara al 43' con la rete dello scatenato Cannas, abile nel saltare il diretto marcatore e piazzare la palla nel palo lontano. I galletti di Cantara, che si erano resi pericolosi con il colpo di testa di Lemiechevsky e la doppia occasione con Zirolia e lo stesso attaccante uruguaiano naturalizzato spagnolo (doppia parata di Forzati), inseguono il risultato nella ripresa ben controllati dai gialloblù almeno fino al 37' quando un colpo di testa di Malesa permette agli azzurri di mantenere l'imbattibilità. I galluresi chiudono in dieci per l'espulsione di Caverzan nel recupero per doppia ammonizione.
Primo successo al Lixius per il Lanusei che regola il Sant'Elena restituendo il 3-1 che i quartesi confezionarono agli ogliastrini nello scorso campionato. La squadra di Piras, dopo aver visto sfumato al 96' il prestigioso successo con l'Ilva, parte con il piglio giusto e sbloccano il match al 15' con la prima rete del brasiliano Lusa (bel destro dalla distanza). Poco prima della mezzora Sanna dice no al tentativo di raddoppio di Martins con un destro a pelo d'erba ma, un minuto dopo, capitola sull'incursione di Mereu che segna a porta vuoto dopo uno scontro tra portiere e compagno. La reazione dei biancoverdi di Madau porta al calcio di rigore di D'Agostino che riapre i giochi al quarto d'ora della ripesa. Match in bilico ma quando gioca in casa Mereu si esalta e, nel recupero, firma la seconda doppietta di fila in casa dopo quella rifilata all'Ilva.
Prepotente risalita in classifica del Carbonia che, dopo essersi sbloccata nel match di Settimo contro il Sant'Elena, concede il bis contro il Buddusò per il primo successo in casa (si fa per dire visto che i biancoblù sono costretti a giocare a Narcao per l'indisponibilità dello Zoboli). Scoppiettante avvio con il palo colpito da Balde con un destro da posizione favorevole e la traversa centrata da Porcheddu direttamente dalla bandierina. Per la terza trasferta di fila la matricola di Terrosu si porta in vantaggio questa volta grazie all'esordiente Brailly, dopo 26' su calcio d'angolo, per il più classico dei gol dell'ex. Ma. come contro Tempio e Nuorese, gli azzurri si fanno rimontare. Passano 10' e Porcheddu sale in cattedra firmando il pareggio sull'assist di Melis con un preciso mancino. Ad inizio ripresa Pavone calcia addosso a Faralli la palla del sorpasso, all'ora di gioco ci pensa capitan Porcheddu a procurarsi il calcio di rigore che trasforma per la personale doppietta da tre punti. E questo perché Floris salva su una palla rimpalla in area e perché Pavone non la chiude nel finale con il tocco ravvicinato su Faralli.
Si sblocca Tapparello e l'Ossese ottiene il primo successo stagionale tra Coppa Italia e campionato. L'argentino riscatta l'errore dal dischetto di Uri e piega un coriaceo Tortolì che ha retto bene il campo prima di capitolare ad un quarto d'ora dal novantesimo. La gara non inizia bene per i bianconeri perché, oltre all'infortunato portiere Carboni e allo squalificato Femia, mister Demartis deve rinunciare al centrocampista Cittadini dopo appena 4' di gioco. Il neoentrato Alvarez fallisce l'occasione al 9' calciando al volo e fuori misura l'assist di Tapparello. Mascia potrebbe sbloccarla all'11' ma Larach salva sulla linea. Gli ogliastrini si vedono al 24' con la bordata di Piroddi disinnescata da Antonio Sechi. Nel finale gran botta di Saba a fil di palo e occasione per Alvarez che salta il portiere Daga ma viene chiuso prima della conclusione a rete. Ad inizio ripresa Daga manda in angolo una palla calciata da Saba e deviata a campanile da un compagno. Il portiere ex Castiadas si ripete sul colpo di testa di Nurra respingendo coi piedi. Ancora Daga sugli scudi quando smanaccia l'incornata di Saba. I rossoblù di Mereu provano a colpire in contropiede con Nieddu ma Sechi fa buona guardia. Il match si decide al 33' con lo spunto di Mascia in fascia e l'assist per la girata mancina di prima intenzione di Tapparello.
Il Taloro si traveste da corsaro e affonda il Calangianus sul suo campo conquistando la prima vittoria stagionale tra campionato e Coppa Italia. I giallorossi contano molto sul rendimento del Signora Chiara ma vanno sotto al 25' grazie alla punizione dalla distanza di Caddeo deviata da Secci che mette fuori causa Congiunti. Nella ripresa la squadra di Marini pressa alla ricerca del pari, rischia sulla traversa colpita da Navarrete e nel finale cerca il ribaltone già visto con la Ferrini dopo che i gavoesi sono costretti a giocare in doppia inferiorità numerica, dapprima per l'espulsione del portiere Fadda per fallo da ultimo uomo e poi nei minuti conclusivi anche quella di Sau.
La Ferrini si sblocca e a farne le spese è l'Atletico Uri fermato in modo netto, almeno nel punteggio, nella sua rincorsa ai piani alti della classifica dopo l'esordio negativo contro il Lanusei. Il forte vento condiziona la gara che, per i cagliaritani, si mette sui binari giusti grazie all'eurogol di Zedda: l'esterno entra in area, si porta la palla sul sinistro e la scarica sul palo opposto. I giallorossi di Paba reagiscono ma trovano pochi spazi contro l'attenta difesa di casa e, quando pensano di poter sfruttare il vento nella ripresa, ecco che vengono puniti dal colpo di testa di Vitale sulla punizione di Melis. L'ex Vinci chiude i conti alla mezzora con un bel sinistro angolato su assist di Argiolas. Nel finale si esalta Arrus che non concede il gol della bandiera agli avversari. Vittoria-aggancio a quota 4 per la squadra di Manunza dopo il bel pareggio di Iglesias.