Mr. Mela: «I nuovi arrivi saranno importanti»
Il Biasì a caccia della svolta
L'importante, nel calcio, non è viaggiare senza problemi dall'inizio della stagione sino alla sua conclusione; molto spesso nel calcio è importantissimo riuscire a risolvere i problemi, prima che la situazione diventi irrecuperabile.
Nella lista delle squadre più in difficoltà del girone H, troviamo sicuramente il Football Biasì: i ragazzi guidati da mister Mela sono stati in gradi di racimolare soltanto un punto nelle ultime sette partite.
Le cause di questo periodo negativo sono molteplici, a cominciare da una rosa non ampissima che si cercherà di rimpolpare nel mercato di riparazione invernale, dove sono già arrivate due pedine fondamentali come Zedde e Sergente.
Mister Mela, per voi non si tratta sicuramente di un momento facile; cosa non sta funzionando nella sua squadra al momento?
Quali sono i problemi più grandi?
«Diciamo che dopo una discreta partenza abbiamo avuto qualche piccolo problema legato all'infortunio di qualche ragazzo; il nostro organico non è molto ampio, le assenze si fanno sentire in maniera particolare.
Abbiamo inoltre il problema del gol: ci sono state delle partite in cui ci siamo espressi piuttosto bene ma, anche a causa della poca esperienza, non abbiamo raccolto quanto speravamo.
Non voglio soffermarmi più di tanto sull'operato degli arbitri, ma in qualche circostanza ci è capitato di essere penalizzati da qualche decisione discutibile.
In questo periodo ci sta girando un po' storto: anche domenica contro il Monte Alma abbiamo offerto una prestazione discreta ma non riusciamo a portare a casa dei punti, eppure nell'ultimo match il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto, secondo me.
Ci mancava una punta, un uomo capace di fare la differenza in area di rigore: il nuovo arrivo, Zedde, in questo senso ci potrà dare una grossissima mano.
Per il resto non so bene neanche io dove sia il problema del Biasì: non stiamo discutendo le prestazioni offerte dalla squadra, il punto è che fatichiamo a raggiungere i risultati, pecchiamo troppo d'ingenuità.
Il nostro gruppo è composto prevalentemente da giovani, il girone, in più, non è sicuramente semplice; la sfida contro il Berchidda primo in classifica, in programma domenica, non ci agevola».
C'è qualcosa che teme in maniera particolare della squadra allenata da Degortes?
«Tutta la squadra, in generale.
Conosco gran parte degli elementi che compongono la loro rosa, hanno un bravo allenatore e puntano senza dubbi al salto di categoria».
Dove dovrà migliorare il Biasì nel girone di ritorno?
C'è qualcosa che avete imparato da queste prima 14 partite e che cercherete di correggere a partire dall'immediato futuro?
«Dobbiamo cercare di parlare di meno e correre di più: gli alibi non ci servono in questo momento, non ci possono aiutare; abbiamo tutte le potenzialità per uscire fuori da questo tunnel. Io mi auguro che la squadra reagisca al più presto».
Alle vostre spalle ci sono quattro squadre: Azzanì, Chiaramonti, Trinità e S. Antonio; quali saranno le avversarie più toste in ottica salvezza?
«Questo girone è diviso in due blocchi: in linea di massima stanno emergendo i valori delle varie squadre.
Per quanto mi riguarda il Biasì avrebbe potuto avere 5 punti in più, giusto limitando la nostra analisi agli episodi chiave.
Ce la dovremmo giocare con tutto il secondo gruppo, nessuno escluso.
Anche il S. Antonio, che al momento è a nove lunghezze da noi, potrebbe rinforzarsi nel mercato di riparazione e risalire in classifica».
Secondo Lei, quale è la ricetta per uscire da questo momento non proprio felicissimo?
«Io spero che arrivi qualche elemento in più, magari a centocampo, che ci aiuti a fare meglio.
Spero che con gli acquisti che la società sta definendo proprio in queste ore la squadra possa cambiare marcia, abbiamo tutte le carte in regola per risolvere questa situazione».