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Fabio Piras, allenatore, Cortoghiana
«Villamassargia e Selargius ko con prove importanti»

Il Cortoghiana nei piani alti, Piras: «I ragazzi non mollano mai, tolte 4-5 squadre si gioca per la salvezza»

Il Cortoghiana archivia rapidamente, e nel migliore dei modi, il brutto ko rimediato nella trasferta contro la quotata Pro Sigma e riparte di slancio, battendo in casa il Selargius tra i confronti più attesi della quarta giornata di campionato del Girone A. Mister Fabio Piras analizza il momento attraversato dei suoi, con la classifica che vede i rosso-blu a quota sei, subito a ridosso delle compagini più forti del torneo, con Iesu e soci che ora sono attesi dalla delicatissima trasferta di Orroli.

«Quella contro il Selargius si è rivelata una partita difficilissima per noi — ammette mister Fabio Piras — come ci aspettavamo, del resto. I nostri avversari hanno giocato piuttosto bene, chiudendo tutti gli spazi nel tentativo di bloccare sul nascere le nostre manovre; si sono difesi con grande ordine tattico e in più cercavano di colpire con rapidissime ripartenza, anche se a dire il vero abbiamo concesso giusto un'occasione da gol nell'arco dei novanta minuti».

Il Cortoghiana con il passare dei minuti ha preso in mano il pallino del gioco. «Dopo tre azioni importanti, al quarto tentativo siamo riusciti a fare centro. I ragazzi ci hanno creduto sino alla fine, credo proprio che a fare la differenza sia stata la nostra grande voglia, la fame di vincere, la determinazione che ci sta contraddistinguendo in questo avvio, anche se le cose da migliorare non mancano di certo. Comunque, credo che la vittoria sia assolutamente meritata, per quanto fatto vedere in campo».
Il tecnico applaude i suoi. «Alleno un gruppo che ha molti pregi e alcuni difetti che si possono comunque limare. Ciò che mi piace di più di questi ragazzi è che danno sempre il massimo e non mollano mai. Ho a disposizione una buona rosa, un mix di giocatori esperti e ragazzi più giovani: l'80% sono under 23, nati tra il 2001 e il 2004. I senior, per così dire, sono giusto tre: Loddo, che è rientrato proprio in questi ultimi giorni, e Cro e Marteddu, che però non sono ancora disponibili. La cosa che mi rende più felice è che durante la settimana si allenano bene, con grande concentrazione».

I rosso-blu hanno messo le mani sulla seconda vittoria interna dall'inizio del torneo. Per la prima volta, poi, la difesa è rimasta imbattuta.
«In casa riusciamo a dare qualcosa in più, credo che sia normale come cosa. Siamo gli unici, credo, a giocare su una superficie in terra battuta e le squadre avversarie probabilmente si trovano un po' spiazzate, proprio perché non sono abituate, e magari si trovano ad affrontare qualche difficoltà in più. Tra le mura amiche i ragazzi riescono ad esprimersi con maggiore serenità e tranquillità, mentre in trasferta pecchiamo un po' di personalità».
Il tecnico applaude i suoi. «Le due vittorie sono figlie di prestazioni importanti: tanta corsa, tanto spirito di sacrificio e di attaccamento a questa maglia; i ragazzi si sono aiutati tra di oro dal primo all'ultimo minuto, credo che questo sia uno degli aspetti più importanti da sottolineare. Usciamo sempre dal campo a testa alta, a prescindere dal risultato finale».

In trasferta però, almeno sino a questo momento, la musica è stata leggermente diversa.
«Il Villasimius all'esordio si è confermato una corazzata; la Sigma è, comunque sia, una delle tre-quattro squadre più forti e competitive dell'intero girone».
Nel match contro i cagliaritani, i rosso-blu non sono riusciti ad essere particolarmente incisivi.
«Soprattutto nel secondo tempo, perché nel primo tempo, comunque sia, abbiamo tenuto bene il campo, chiudendo tutti gli spazi. Loro hanno trovato il gol del vantaggio al primo tiro in porta, poco prima del riposo, poi è arrivato anche il raddoppio e per noi le cose si sono messe in salita».
Poi aggiunge: «Sono una squadra ben organizzata sul piano tattico e possono contare sul contributo di giocatori molto forti. È stata comunque la partita più brutta di tutta la stagione, soprattutto per quanto riguarda i secondi 45', ma è una cosa che ci può stare, almeno per una squadra giovane come la nostra: non riusciamo ancora a gestire alcune situazioni di gioco, ad uscire fuori dalle difficoltà».

Piras fotografa le forze in campo nel girone A. «Monteponi e Villasimius hanno tutte le carte in regola per fare un campionato a parte; subito dopo viene la Sigma, che si giocherà il terzo posto con Villamassargia e Atletico Cagliari. Tutte le altre dovranno lottare per non rimanere impantanate nelle zone di bassa classifica: con un torneo composto da sole quattordici squadre, i margini d'errore sono minimi, devi sempre stare attento se non vuoi essere risucchiato dalla zona calda, contando che le ultime due retrocedono direttamente in Prima e altre due si giocano la permanenza in Promozione attraverso lo spareggio play-out. Il nostro obiettivo è quello di raggiungere la salvezza il prima possibile».

All'esordio contro il Villasimius, il Cortoghiana ha mandato in play una prestazione di carattere.
«Siamo riusciti a partire molto bene, abbiamo avuto le nostre occasioni ma poi loro ci hanno inflitto un uno-due quasi letale; a quel punto ci siamo un po' disuniti. Nonostante tutto, i ragazzi sono stati bravi a trovare il due a uno e per tutto il secondo tempo hanno tenuto bene il campo; a dieci dalla fine è arrivato pure il terzo gol, ma noi abbiamo accorciato ancora le distanze, tenendo aperto il confronto sino all'ultimo secondo».
Piras non fa drammi, anzi. «I valori in campo erano evidenti: la compagine allenata da Prastaro è davvero fortissima, non soltanto per quanto riguarda i titolari ma anche e soprattutto per gli elementi che partono dalla panchina e che possono subentrare a partita in corso. Sono una squadra molto esperta, che sa interpretare alla perfezione le varie fase della partita. Si giocheranno il salto di categoria assieme alla Monteponi, un testa a testa che rischia di risolversi solamente all'ultimo».


Per domenica prossima è in programma la sfida in trasferta contro l'Orrolese, staccata in classifica di una lunghezza: si tratta, di sicuro, di un bel banco di prova per i sulcitani.
«Si tratta di un campo storicamente ostico e difficile: conosciamo molto bene gran parte dei loro giocatori, discorso che vale anche per i fuori quota. Sono una delle compagini più esperte  del girone, un'ottima squadra, ma per il resto sappiamo anche che ogni partita per noi sarà una battaglia».
Il tecnico avvisa i suoi: «Una delle cose più importanti per me è l'approccio alla gara; chiederò ai miei di esprimersi con quel pizzico di personalità in più che sino ad ora in trasferta ci è venuto un po' a mancare. Ci faremo trovare pronti e concentrati, con la consapevolezza che i nostri avversari possono colpirci in qualsiasi momento».

Anche il Cortoghiana ha comunque diverse frecce al suo arco, come Iesu e Muscas.
«Sono due ragazzi che arrivano dal settore giovanile del Carbonia, li conosco da tempo e li ho voluti personalmente anche per questa avventura. Iesu l'anno scorso ha trovato poco spazio, aveva bisogno di rilanciarsi e io credo che abbia delle ottime potenzialità; stesso discorso vale per Muscas, reduce da un campionato difficile come quello di Serie D: ha soltanto 19 anni e dunque tanta voglia di giocare. Hanno ampi margini di crescita, questo è poco ma sicuro, e si sono inseriti piuttosto bene con il resto del gruppo. Grazie alla società, che non ci fa mancare nulla, ci sono tutte le premesse per lavorare al meglio e per crescere, settimana dopo settimana».

In questo articolo
Squadre:
Allenatori:
Campionato:
Stagione:
2021/2022
Tags:
Promozione
Girone A