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Il Guspini cambia marcia con Pinna: «Il merito è tutto dei giocatori, hanno grandi potenzialità»
Il tecnico: «Ora mi aspetto prova di maturità»

Il Guspini cambia marcia con Pinna: «Il merito è tutto dei giocatori, hanno grandi potenzialità»

Quello tra Sebastiano Pinna e il Guspini sembra un matrimonio perfetto: il tecnico ex Porto Torres è riuscito nell'impresa di cambiare volto, in brevissimo tempo, ad una squadra che in passato, spesso e volentieri, aveva accusato qualche problema di troppo sul piano della personalità, pagando forse più del dovuto lo scotto nell'affrontare una categoria difficile come la Promozione.
Salito in sella al posto di Luca Zurru, l'ex mediano di Cagliari e Torres è riuscito a trasmettere all'ambiente la giusta dose di serenità, mixata sapientemente con la sua grande esperienza: due aspetti fondamentali che stanno già dando i primi, succosissimi frutti, come testimoniano le tre vittorie conquistate in altrettante gare di campionato. L'ultima in ordine cronologico, strappata in casa della Monteponi, rappresenta forse il punto più alto, sia per il grande valore dell'avversario e sia per il modo in cui è arrivata. «Si tratta del successo più importante – conferma il 44enne tecnico  perchè di fronte avevamo una squadra che, per organico, è tra le migliori, indubbiamente, dell'intero girone, assieme a Monastir e Ferrini».

 

Sebastiano Pinna, al Guspini da tre gare e sempre vincenteSiete stati, tra l'altro, i primi a violare il Monteponi in questa stagione: dopo il 2 a 2 dell'andata, il Guspini è diventata probabilmente la bestia nera dei minerari.
«In casa hanno collezionato numeri importanti, sapevamo che non sarebbe stato facile, ma i ragazzi hanno disputato davvero un'ottima partita.
In queste prime tre settimane di lavoro, ho proposto alcune soluzioni, e devo dire che la domenica riescono ad esprimerle in maniera efficace: non mi prendo nessun merito, sia chiaro; gli applausi vanno soltanto ai giocatori, i veri artefici di questa piccola grande svolta, e nell'ultima uscita hanno offerto una prestazione impeccabile, soprattutto nel primo tempo, dove abbiamo creato tanto e proposto un buon calcio».

 

Più che sul piano del gioco, forse c'era bisogno di una sterzata sul piano psicologico, e così è stato.
«Dovevamo riacquistare, nel più breve tempo possibile, autostima e fiducia nei nostri mezzi, tutte cose che vengono un po' a mancare quando navighi in acque poco tranquille.
Attualmente viviamo un bel momento, c'è grande entusiasmo: una componente che ci aiuta a bruciare le tappe in quello che è il nostro percorso di crescita».

 

Soprattutto, cosa che non si può assolutamente sottovalutare, vi regala maggiore determinazione per rincorrere il vostro traguardo.
«Abbiamo nove lunghezze di vantaggio nei confronti della zona calda della classifica, un bel margine, senza dubbio. I punti raccolti domenica sono importantissimi: in testa abbiamo solo un obbiettivo, la salvezza, che è quello che la società mi ha chiesto».

 

Il club, risultati alla mano, sta vincendo la sua scommessa: tra l'allenatore e la squadra si è creato il giusto feeling, anche se le difficoltà, ovviamente, non sono mancate.
«Non è stato semplice calarsi nella realtà di un campionato dilettantistico: i ragazzi lavorano, o sono impegnati con lo studio, quindi la programmazione del lavoro settimanale può subire qualche contrattempo, è normale, ma stanno tutti rispondendo con una dedizione eccezionale. Sono molto contento per loro, i nostri risultati non sono frutti del caso, ma di quanto stiamo seminando».

 

Tra le altre cose, il Guspini ha praticamente blindato la propria difesa, con una rete al passivo nelle ultime tre gare.
«Preferisco concentrarmi però – precisa Pinna – su un'idea più generale di squadra: tra i reparti ci deve essere il giusto equilibrio e compattezza; tutti si devono muovere in maniera armonica, e sotto quest'aspetto stiamo facendo davvero dei passi da gigante».

 

Il tecnico è ovviamente fiducioso in vista del futuro prossimo.
«Inutile nasconderci: questa squadra ha molte carte da giocare, nonostante ci siano evidentemente dei limiti per quanto riguarda l'organico, a livello numerico, soprattutto. Possiamo comunque ancora crescere moltissimo, e non parlo di risultati, quanto della qualità della prestazione.
Dobbiamo imparare poi a non farci condizionare troppo dalle eventuali battute d'arresto e, contemporaneamente, a non esaltarci quando le cose ci girano bene».

 

Il confronto in programma nel prossimo turno contro il Carbonia, ha il sapore della sfida della verità in questo senso:
«Affronteremo una squadra che sta cercando di uscire da un momento non proprio brillantissimo, e la vittoria che hanno conquistato domenica è un chiaro segnale. Io mi aspetto che il mio Guspini continui su questa strada.
Abbiamo il vantaggio di giocare in casa, e soprattutto, due risultati su tre a disposizione: anche in caso di pareggio, infatti, manterremmo il Carbonia alle nostre spalle».

 

Il bottino pieno, allo stesso tempo, rappresenterebbe una seria ipoteca sulla salvezza:
«Ma non sarà facile, anche perchè non potremo contare su Tomasi, una pedina insostituibile, considerando che in pratica è l'unica punta di ruolo.
Cercheremo di studiare un'alternativa, il gruppo è chiamato ad una prova di maturità: dovremo dimostrare sul campo che è la squadra che vince, e non il singolo».

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2014/2015
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Sardegna
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