La matricola ha vinto le ultime 4 gare in casa
Il Li Punti sogna il colpaccio, Salis e Silvetti: «Nel nostro campo diamo filo da torcere a tutti, per batterci il Carbonia dovrà sudare»
Ha provato a mettere i bastoni tra le ruote al Castiadas e ora cercherà di farlo al Carbonia perché il Li Punti scende in campo per far punti contro tutti con la differenza che in casa ha un rendimento da squadra da playoff con 6 vittorie, 1 pareggi e 3 sconfitte contro Castiadas (all'andata), Ghilarza e Ossese e nelle ultime quattro uscite interne ha sempre vinto. Il tecnico Cosimo Salis, già prima della sosta, ha messo nel mirino la capolista: «Contro il Carbonia giocheremo per vincere, in casa cerchiamo di far sempre bottino pieno, nel nostro campo diamo filo da torcere a tutti quanti. Il rammarico per la gara di Castiadas è non aver giocato con delle pedine fondamentali come Luiu e Mastinu». Entrambi a disposizione per la sfida di domenica ma mancherà lo squalificato Altea.
La matricola sassarese è settima con 27 punti a +9 dalla zona playout: «Siamo nei binari giusti, il nostro obiettivo è la salvezza e speriamo di conseguirlo prima possibile, poi ci toglieremo qualche soddisfazione più avanti. Non bisogna abbassare la guardia e fino all'ultimo ci sarà da lottare sia in alto che in basso, ma mi conforta il distacco che abbiamo».
Il difensore più esperto del Li Punti, Giuseppe Silvetti, elogia la squadra: «Stiamo disputando il campionato di Eccellenza con la squadra più giovane, sono arrivato a dicembre e ho trovato un gruppo in forma, preparato tatticamente e fisicamente. Col Castiadas siamo stati in campo fino all'ultimo minuto, in casa adesso arriva il Carbonia che dovrà sudare se vorrà vincere. Il Li Punti è una squadra costruita per la salvezza ma nessuno ci vieta di sognare anche i playoff». Il sassarese classe 1985 si sta rilanciando dopo un periodo molto sfortunato: «Dopo due crociati rotti e un campionato di Promozione, sono tornato in Eccellenza perché il Li Punti ha creduto in me. Mi sono rimesso in gioco. non mollando mai e mettendo in campo la mia esperienza essendo il più "vecchio" del gruppo. A quasi 35 anni si cresce sempre, in ogni partita. Gli anni 2016 e 2017 non sono da cancellare ma un segno del passato, io non ho mai mollato e dico che bisogna sempre crederci».