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Marcello Angheleddu, allenatore, Monastir
«L'andata è da ricordare e non archiviare, ora vanno sfruttati gli episodi»

Il Monastir riprende a correre, Angheleddu: «Nuova compattezza in un altro sistema ma senza l'ossessione del Budoni»

Il Monastir sembra aver ritrovato il passo rapido del girone d'andata, quando segnava, subiva poco e vinceva. L'1-0 di Villasimius e più ancora il 4-0 con la Nuorese sembrano restituire al campionato la matricola capace di laurearsi campione d'Inverno, salvo poi frenare con due punti nelle prime quattro partite del 2025 e andare a -6 dal Budoni.

Il tecnico Marcello Angheleddu (nella foto col portiere Stevanato) ha cercato nuove soluzioni per riprendere la strada maestra: «Non dobbiamo stare ancorati al Monastir del girone d'andata, che non è da archiviare ma da ricordare. La squadra ha poi avuto un lieve cambiamento per questioni tattiche, di assenze e, quindi, di adattamento all'interno della rosa. Stiamo creando alternative a partita in corso e ora subiscono la scelta quei giocatori che all'andata avevano un ruolo nei primi undici. Così facendo stiamo trovando una nuova compattezza in un altro sistema. Il 4-0 alla Nuorese è un risultato particolarmente rotondo ma non è quello che il campo ha espresso. Una gara che è lo specchio del campionato in cui devi essere bravo a sfruttare gli episodi e concedere il meno possibile. Nel girone di ritorno i punti valgono tanto, si ha meno tempo per farne e, anche le squadre sotto in classifica, vendono cara la pelle. Non dobbiamo vivere con l'ossessione del Budoni, per non metterci quella pressione che ancora non siamo capaci di reggere. Tutto deve essere motivo di crescita per il contesto Monastir, per noi che siamo uno staff giovane e per un gruppo tutto nuovo a cui è stata data troppo presto l'etichetta di strafavorita e di corazzata senza conoscere bene gli equilibri all'interno». 

In questo articolo
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2024/2025
Tags:
21ª giornata